Mister Paba, l’allenatore dell’Atletico Uri. Uscite sconfitti dal match negli ultimi secondi per il calcio di rigore segnato da Nicola Talamo che vi ha levato, quantomeno, un punto per la bella partita che aveva fatto e meritato.
“Andiamo via subendo l’ennesima ingiustizia di questo campionato. È sempre per una decisione arbitrale. Però, adesso ci siamo veramente stancati e ogni domenica dobbiamo commentare sconfitte, torti e ingiustizie. Non so cosa ci sia dietro, non so che cosa ci stia capitando quest’anno, però la situazione è veramente imbarazzante. Oggi è stata una cosa assurda con un rigore ad un metro dalla linea dell’area. Tutti abbiamo visto, lui no. Non può essere solo un errore. Francamente vedo qualcosa di molto, molto strano. Mi dispiace per la società e per tutti i nostri ragazzi. Stiamo facendo sacrifici immani per poter mantenere questa categoria, però stiamo subendo delle ingiustizie clamorose. Viene difficile, veramente, commentare e incoraggiare i ragazzi per dargli la forza per poter continuare. Ogni domenica stiamo vedendo cose pazzesche. Nel primo tempo c’erano dei contatti in area incredibili ed ha sorvolato. Ha fatto l’arrogante e alla prima occasione in una partita che abbiamo gestito con grande semplicità, non abbiamo mai rischiato, nel senso che la gestisce bene, poi vedi sfumare la possibilità di portare a casa un risultato positivo che per i ragazzi era importantissimo. Questo è veramente difficile da buttar giù”.
Mister, però va detto che avete disputato quasi 70 minuti in superiorità numerica. Forse avrete anche gestito bene la partita, ma sicuramente non avete sfruttato questo particolare. “Noi abbiamo creato tanto. Se poi c’è solo il contatto in area e il rigore non ci viene concesso, non vuol dire che non l’abbiamo sfruttata, vuol dire che l’arbitro che non ha dato un rigore. Noi abbiamo gestito la partita, è vero, in superiorità numerica, ma contro una squadra molto, molto forte, senza mai rischiare e creando occasioni e quindi il nostro dovere l’abbiamo fatto appieno. I ragazzi hanno appieno quello che dovevano. Poi, ripeto, questa è la decisione finale, è un qualcosa di veramente difficile”. Una partita sicuramente maschia in campo, con molto nervosismo, gestito sicuramente con un metro di giudizio che non è il solito arbitraggio che vediamo. “Io ho visto un arbitro in difficoltà in tutta la partita. Lei sa benissimo che, se tu non hai autorità e autorevolezza, soprattutto nel saperti proporre con i ragazzi, sei tu arbitro che devi indirizzare la gara sui binari della correttezza. Invece lui ha innervosito i ragazzi e poi è venuta fuori una partita maschia, per alcuni versi anche sopra le righe. Come ho detto è demerito dell’arbitro. Le squadre hanno dato battaglia come è giusto che sia. Erano due squadre che volevano fare risultato con obiettivi diversi, ma con la stessa voglia di fare risultato”