giovedì, Dicembre 26, 2024

Studenti vagabondi: parte male la DADA a Forio. La De Vita «vo fa l’american …o a furian?»

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L’avvocato Ambrogio Del Deo attacca la preside di I.C. Forio 1: “si sottolinea che in seno al Consiglio di Istituto si è sempre parlato di DADA nel mentre nelle varie circolari (e solo in quelle) si legge DADAs (che parrebbe essere l’acronimo inglese della DADA in versione foriana e quindi più come dire smart) cosa mai autorizzata in quanto trattasi di un mix tra la modalità precedente ed una inizio di parvenza di DADA adattata.”

Non c’era alcun dubbio che la gestione De Vita a Forio esplodesse. Dopo le denunce archiviate contro la precedente dirigente, dopo la vicenda mensa gestita male dalla scuola e il susseguente infame scaricabarile sulla ditta, dopo aver costretto i ragazzi delle medie a sopportare il freddo per la pessima gestione ordinare, dopo i ricorsi al TAR e la bacchettate dello stesso tribunale, arriva la bomba DADA.

Una bomba che si preannuncia deflagrante e che manderà in tilt l’intera gestione della scuola di Forio. Tra poco leggeremo una dura presa di posizione assunta dall’avvocato Ambrogio Del Deo, ma è opportuno illustrare ai lettori cosa sta per accadere in quel di Forio.
La DADA è un’americanizzazione della scuola italiana. In poche parole, non sono più i professori a girare per le aule, ma sono gli studenti a vagabondare per i plessi in cerca dell’aula del professore. Questa è l’estrema sintesi di una rivoluzione scolastica che, tuttavia, potrebbe anche funzionare sempre che ci si renda conto dei contesti, delle abitudini e delle consuetudini.

Dal 15 aprile, però, a Forio si cambia anche se tutto non è organizzato. Mancano gli armadietti per i ragazzi, mancano i “lucchetti” per chiuderli, mancano regole chiare e, soprattutto, manca quella pace e quella concordia tra le varie componenti della scuola che potrebbero consentire ad una rivoluzione così copernicana di poter andare a buon fine.

Per comprendere la dimensione del fenomeno, c’è da considerare che alle medie gli studenti affrontano 13 materie. La DADA, in questo senso, prevede che ci sia un’aula per ogni materia. Considerando che alle medie, appunto, ne servono 13. E tante ne occorrerebbero per ogni classe. Una follia generalizzata che si aggiunge a quella delle condizioni reali dei plessi e della loro fatiscenza anche in vista della tanto attesa ricostruzione. Già immaginiamo le scene della “transumanza” di centinaia di ragazzi che vanno, ad ogni ora, avanti e indietro per i plessi.
Mentre in paese circolano voci di proteste vibranti e di genitori sul piede di guerra, passiamo alla “guerra” che è già scoppiata tra la dirigente, i membri del consiglio di Istituto e il Comitato dei Genitori.

LA DIFFIDA DI DEL DEO ALLA DE VITA
Il sottoscritto Avv. Ambrogio Del Deo nella sua qualità a voi note sia quale membro del Consiglio di Istituto sia quale Presidente del Comitato Genitori tenuto conto quanto accaduto nell’ultima settimana e rilevato che: in data 09.04.2024 circolava un messaggio tra i genitori dell’IC Forio 1 plesso Santa Caterina da Siena nel quale si scriveva: “Per l’imminente sperimentazione Dada, che partirà lunedì 15 aprile, ciascun alunno è tenuto alla cura e all’ordine del proprio armadietto e deve dotarsi di un lucchetto (sezione max 6 mm. /ampiezza dell’arco >= 13 mm.) sacca zainetto come da foto. Una copia delle chiavi del lucchetto con relativa etichetta con nominativo e classe dell’alunno dovrà essere consegnata al coordinatore di classe.”
In data 09.04.2024 alle ore 16:20 il sottoscritto scriveva sulla chat WhatsApp (chat istituzionalizzata dallo stesso Consiglio) che girava il predetto messaggio;
che sempre nella medesima chat stigmatizzava il tipo di comunicazione non ufficiale ed in ogni caso anticipava la volontà di presentare – alla riunione del Consiglio di Istituto a tenersi il giorno seguente – una mozione volta a procrastinare l’inizio della DADA stante le molteplici problematiche esistenti ed i malumori dei genitori in merito alla tempistica della sua attivazione;
inopinatamente sulla medesima chat alle ore 17:16 (quindi ben oltre mezz’ora dopo la presentazione della mozione il Dirigente Dott.ssa De Vita pubblicava link in cui si comunicava ufficialmente inizio data per il 15 aprile e ciò senza tenere in alcun conto la mozione presentata ufficialmente sulla chat istituzionalizzata (già diverse volte si è proceduto ad anticipare temi e sottoporre a votazioni problematiche inerenti l’IC Forio 1 sulla predetta Chat);
rilevato che la DADA è stata si autorizzata dal Consiglio senza però prevedere alcuna data di inizio in quanto si dovevano prima affrontare le problematiche connesse;
che a seguito della già menzionata presa di posizione della Dirigente il sottoscritto comunicava che non avrebbe preso parte alla riunione;
che nella medesima riunione si doveva inoltre esaminare il regolamento DADA senza che però il predetto documento fosse mai stato depositato agli atti del Consiglio a tenersi ed infatti veniva dapprima inviato a mezzo mail alle 16:41 del 10 aprile (con consiglio di istituto indetto per il 10 aprile ore 17:45) senza però allegare alcun File e quindi inviato sulla predetta chat dove nel frattempo il sottoscritto non era più presente in quanto nella foga aveva erroneamente premuto un tasto sbagliato e ne era fuoriuscito;
che quindi in ogni caso l’adozione del regolamento è illegittima in quanto lo stesso è stato depositato solo successivamente e comunque oltre qualsivoglia termine riservato ai partecipanti per poterlo leggere e studiarlo onde chiedere eventuali variazioni;

tale atteggiamento oltreché illegittimo ha causato anche molto malumore nella classe genitoriale che si è riunita il 12 aprile in sessione plenaria del Comitato Genitori.
Nella predetta riunione (il cui verbale è stato subito inviato all’IC Forio 1 per le quanto di competenza) i genitori hanno sollevato serie perplessità sia per la tempistica (oramai manca un mese alla chiusura delle scuole e le terze si avviano all’esame e invece di stare lì a cercare le aule e gli armadietti dovrebbero studiare) sia per l’organizzazione in genere in quanto parrebbe che vi siano una serie rilevanti di problemi;
in particolare nel leggere il regolamento si sono espresse serie perplessità circa eventuali questioni dallo stesso regolamentate.

In primo luogo, si rileva come il regolamento sia arrivato in consiglio solo due ore prima dello stesso non permettendo la lettura degli atti all’atto della convocazione del consiglio.
In ogni caso vi sono delle evidenti anomalie nei risvolti del regolamento Dada in particolare si prevede un’entrata anticipata alle 8:05 quando il Consiglio stesso ad inizio anno ha previsto e deliberato l’entrata delle secondarie alle 8:10.

Leggendo bene tra le righe dello stesso regolamento poi si evince come si sia passata ad una gestione a 51 minuti delle ore della classe e quindi poi a 41 minuti per la gestione delle ore a 50 minuti e ciò in palese contrasto con il deliberato di inizio anno del consiglio stesso. (nel leggere il regolamento vi è la previsione della fine lezione 5 minuti prima il suono della campanella, alla campanella poi partono i 4 minuti per raggiungere la nuova classe e quindi di fatto è di tutta evidenza come ci si trovi di fronte ad un orario ridotto rispetto a quello preventivamente deliberato). Il tutto in palese contrasto con le delibere già adottate dal Consiglio e non modificate direttamente ed espressamente.
Nel regolamento, inoltre si minacciano sanzione ai chi non si attiene a determinati comportamenti senza però sapere quali possano essere i comportamenti sanzionabili ma di fatto si lascia al libera arbitrio del docente o ata di turno.

L’istituzione di un singolo alunno capofila e di un singolo alunna chiudifila contrasta con la parità tra tutti gli alunni tenuto conto anche dei particolari compiti di cui i predetti sono assegnatari. E quindi bisognava indicare la modalità della turnazione.
Non vi è alcuna indicazione anche sommaria di ciò che si intende per comportamento non corretto e ciò espone l’alunno ad incappare a sanzioni non comprensibili in quanto non stratificate e chiare.
Non vi è il minimo accenno a dove dovrebbero essere riposti gli strumenti musicali sia delle classi musicali che degli alunni che nello specifico giorno fanno musica con lo strumento. Si è rivolta tale domanda a membri del Consiglio, i quali uno ha risposto nell’aula di musica ed uno nell’armadietto.
Orbene la seconda questione appare inverosimile in quanto una chitarra ha difficoltà ad entrare nell’armadietto, mentre la prima risposta rasenta l’assurdo in quanto non vi è una costante e puntuale sorveglianza dell’aula di musica ed inoltre nel medesimo regolamento i genitori sono gli unici responsabili della sparizione degli oggetti.
Inoltre nei giorni dove vi sono lezioni di disegno e tecnica i cui attrezzi sono contenuti in cartelline molto voluminose non vi è alcuna indicazione in merito lasciando i ragazzi in balia del nulla cosmico.

Non sono stati edotti i ragazzi sulle nuove prove di evacuazione, cosa gravissima che li mette a serio rischio ed inoltre il chiudifila viene responsabilizzato oltremodo dovendo portare seco il fascicolo per le prove di evacuazione oltre al suo zaino (si pensi cosa succederà al povero ragazzo quando dovrà anche fermarsi a recuperare i libri per le ore successive alla terza).
Non è indicato quando e come faranno la pausa gli studenti presenti nei laboratori a cui la predetta pausa è posticipata sine die. (presumibilmente faranno merenda dalle 11:14 (termine pausa 11:10 e ulteriori 4 minuti di cambio aula) alle ore 11:24 e quindi si perderanno ulteriori minuti preziosi di lezione.

Vi è una evidente anomalia nell’assegnazione degli armadietti in quanto non ci sono per tutti e i ragazzi assegnatari di un armadietto in comunanza con altro studente saranno trattati in modo difforme da chi ha un armadietto solo per lui. Inoltre appare irrisorio il termine di quattro minuti lì dove vi sono doppi utilizzatori.
Inoltre si rilevano ulteriori anomalie che forse sarebbero state facilmente superabili e risolvibili se si fosse anticipato il tutti a mezzo di riunioni coi genitori al fine di informarli e tenerli pronti.
A questo punto viste le anomalie di orario rispetto alle precedenti delibere ad oggi mai revocate o modificate si appalese evidente un contrasto tra le delibere e le normative che difficilmente potrebbe essere superato senza passare nuovamente per il Consiglio stesso.

In tal senso si rammenda che fu detto proprio in consiglio dalla Dirigente che prevedere tutte le ore da cinquanta minuti non era possibile salvo predisporre adeguati piani di recupero, cosa che il consiglio non approvò, ebbene nel caso di specie ci si trova di nuovo di fronte ad ore da 50 minuti e non si dica che formalmente le ore sono di sessanta minuti in quanto in modo chiaro nel regolamento si invitano i docenti a terminare la lezione cinque minuti prima e dopo il suono della campanella, si concedono quattro minuti agli studenti per accedere nell’aula del corso successivo.
Appare inoltre assurdo che eventuali improvvise scomparse di attrezzature e/o oggetti degli studenti debbano essere ripagate dall’intera platea genitoriale senza un minimo di responsabilità nella causazione dell’evento e liberando di fatto i dipendenti tutti della IC Forio 1 dagli obblighi connessi.
Va infine segnalato che informalmente al sottoscritto è stato riferito che la DADA partità solo in via sperimentale e per un massimo di tre giorni. Ebbene tale scelta appare ancora più assurda lì dove vi sono degli studenti che Lunedì debbono sottoporsi alle prove invalsi (saltante precedentemente a causa della disfunzione connesse alla rete internet del plesso Santa Caterina da Siena e non per assenza degli studenti come subdolamente si afferma nella comunicazione oggi arrivata) e che poi dovrebbero prepararsi per gli esami finali e quindi non andrebbero di certo distolti con prove varie.

Le stesse ben potrebbero essere fatte o a fine anno o addirittura ad inizio anno rappresentandovi che la platea genitoriale (che lungi dal condannare la DADA in quanto tale) si dichiara propensa anche ad anticipare l’entrata a scuola nel prossimo settembre con qualche giorno di anticipo per sistemare la nuova modalità didattica con ciò senza causare alcun disservizio nel momento cruciale dell’anno scolastico.

Tutto ciò premesso stante le evidenti anomalie e problematiche segnalate si invita e diffida gli organi in indirizzo a sospendere immediatamente la sperimentazione della DADA almeno sino al ripristino di un minimo di rispetto delle normative/delibere e della completa definizione delle sviste contenute nel regolamento, o quantomeno all’immediata sua interruzione al termine dei paventati tre giorni di prova, rappresentandovi che la questione in caso di esito negativo della presente sarà portato all’attenzione della giustizia amministrativa onde far valutare le doglianze sin ora evidenziate oltre alle altre che dovessero emergere a seguito dell’acquisizione documentale già proposta.

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