giovedì, Novembre 28, 2024

Giancarlo Ciarlone

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LE STORIE DI SANDRA MALATESTA | Sono particolarmente emozionata nel ricordare Giancarlo, un uomo nato per caso a Caserta, vissuto a Napoli e arrivato a Ischia con una bella e dolce moglie e man mano con i suoi tre adorati figli maschi, Mario, Marco, Massimo il più piccolo dei tre, che purtroppo non c’è più. Giancarlo che in realtà si chiama solo Carlo nacque a Caserta il 13 marzo 1943 da una famiglia benestante. Suo padre era un commerciante di pellami e in quegli anni tanti vendevano e lavoravano pelli di ogni tipo. Cresceva come tutti i giovani di buona famiglia di allora nel centro di Napoli con la passione di giocare a Calcio. Era anche molto bravo e tecnicamente perfetto, quando notò una giovane e bella ragazza Maria Vilone di cui si innamorò ricambiato.

L’allenatore, il nostro amato Petisso Pesaola amico del suo papà, era severo e gli disse di scegliere se continuare, e quindi stare spesso lontano dalla sua fidanzata o smettere. Giancarlo non ci pensò due volte e lasciò il calcio. Nel frattempo gli affari del padre non andavano più bene e lui, ormai sposato, capì che doveva darsi da fare. Successe che un suo cognato gli offrì di poter aprire una sub agenzia della Riello fabbrica per caldaie a Pomigliano D’Arco e lì, da fresco sposo, cominciò sia a lavorare che a formare la sua famiglia con la nascita del primo figlio Mario e dopo tre anni nel ’74 del secondo Marco. Poi nel 1975 ci fu l’opportunità di aprire un agenzia sempre della Riello a Ischia e da quel momento i Ciarlone ci sono rimasti per sempre.

I primi tempi furono duri per ambientarsi, avendo sempre vissuto nel cuore di Napoli dove c’erano famiglia e amici, sia per farsi conoscere come rappresentante della Riello con il suo negozio a Via Roma dalle parti del Bar Grottino, per poi trasferirsi a Via dello Stadio dove lavorò molto bene fino a che per motivi particolari non dipendenti da lui dovette chiudere. Intanto nel 1979 nacque a Napoli come anche Mario e Massimo, il terzo figlio Massimo. Nel frattempo i tre ragazzi crescevano a Ischia benvoluti da tutti e sentendosi ischitani e Giancarlo tentò una nuova avventura aprendo un ristorante IL FAUNO alla Riva destra, che poi divenne Pub.

Dopo quattro anni, gli affari non andarono bene e anche lì dovette chiudere. Intanto Giancarlo si era fatto conoscere per quella sua signorilità, per essere di poche parole ma sempre dolce, e insieme a sua moglie aveva tante amicizie che li aiutarono a sentirsi di casa a Ischia. Giancarlo non ha avuto una vita facile, nascendo benestante passando momenti duri, ricominciando ogni volta con nuovi lavori, fino a fare il pendolare lavorando a Sarno per vent’anni nell’azienda acquedottistica in cui lo aiutò ad entrare un suo cugino che era quasi un fratello per lui. Nel 2009 si ammalò di tumore e anche questa volta riuscì a farcela e guarire, ma il suo cuore non resse più e nel 2011 un infarto lo portò via per sempre. Al suo funerale la chiesa era gremita di gente a dimostrare che Giancarlo era stato stimato e amato da tutti.

La famiglia Ciarlone si sente ormai ischitana con figli, nuore, e nipoti, nati sull’isola e tanti di noi vogliamo bene a tutti loro. Conobbi a scuola Giancarlo e sua moglie quando ebbi Marco per alunno, e ci piacemmo subito. Mario, Marco e Massimo tre nomi che iniziano con la M e tre ragazzi dal cuore grande dai visi belli come quelli dei genitori anche se Marco somiglia di più a suo padre. Quello che mi piaceva di Giancarlo era il suo ascoltare in silenzio per poi dire poco e in modo giusto, quel suo ascoltare quasi come se fosse distratto e quel suo essere sempre di una gentilezza rara. E invece non era distratto, era solo uno che lasciava spazio agli altri per poi intervenire ma sempre in modo delicato. So che tra noi ci sono da sempre persone speciali, e so che non essere tutti uguali ci fa bene nel reagire e adattarci, e se penso a questo, mi dico che Giancarlo Ciarlone è stato un uomo da voler bene e stimare. E che cosa bella vedere sempre lui e Maria dagli occhi belli, insieme.

Se non lavorava usciva con sua moglie, a scuola ai colloqui erano sempre presenti entrambi e sono così contenta che Marco ha un figlio che porta il nome di Giancarlo, così ci sarà ancora questo nome e cognome in giro per la nostra. Ringrazio Marco Ciarlone per le foto e per aver collaborato con me

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