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The marvellous Apple Vision Pro |#4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 12 maggio 2024

Quella che sto per scriverVi non vuol essere una semplice recensione, ma la cronaca di un’autentica emozione. Perché anche un’immersione nella sana tecnologia più sfrenata può emozionare, specialmente per uno come me che ha a che fare con i computer da quando aveva appena quattordici anni e che da allora li vive come parte integrante della propria vita personale e lavorativa.

All’Apple Store sulla Lincoln di Miami Beach era possibile prenotare una demo del nuovissimo “Apple Vision Pro” e, naturalmente, non mi sono fatto sfuggire l’occasione.

Di cosa si tratta? Io stesso non avevo ancora prestato attenzione a questa grande novità della casa di Cupertino: a vederla, sembra di avere a che fare con un super evoluto paio di occhiali da sci. Prima di indossarli, è necessario calibrare il proprio sguardo in tutte le direzioni, facendo sì che il sistema acquisisca per ben due volte i movimenti dei nostri occhi verso i quattro punti cardinali; e se si portano occhiali da vista, vanno applicate due lenti tarate in store duplicando quelle che abbiamo già sul naso.
Ciò fatto, in compagnia dell’operatore italo-americano Sebastiano, eccomi al cospetto di un autentico miracolo di tecnologia: dopo aver settato anche la lettura di entrambe le mani nel display, l’azione di ben dodici telecamere mi porta in una realtà avanzata dalla visione a oltre duecento gradi, laddove all’interno del nostro spazio di vita vi è la proiezione -ambientata o estraniata- dello schermo virtuale di un vero e proprio computer. E come si accede alle varie funzioni o applicazioni? Semplice, con lo sguardo si punta l’oggetto da utilizzare e con un contatto tra pollice e indice di una delle due mani si esegue il cosiddetto click su di esso. Agendo, invece, con entrambe le mani, è possibile espandere o restringere lo schermo oppure zoomare la singola immagine. Sorprendente la possibilità di realizzare immagini panoramiche interamente godibili e tuffarvisi letteralmente all’interno, oppure girare incredibili filmati in 3D e visualizzarli in una risoluzione molto più che eccellente. E per scrivere un testo, ecco comparire anche una tastiera virtuale o, per chi proprio non ci riesce, va acquistata un’apposita tastiera “fisica”.

Unico limite per questo “giocattolo” figlio di un futuro già fin troppo presente, che al momento parte dalla versione base da 3500 dollari con 128gb di memoria, è la scarsissima tenuta della batteria: solo due ore, indipendentemente dalla versione acquistata. Un problema alquanto gravoso da risolvere, unitamente allo scetticismo di chi non è mai solito acquistare una novità nella sua prima versione.

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