ALESSANDRO MOLLO| Di esperienza ne ha da vendere, eppure, probabilmente, una stagione così particolare non gli era mai capitata in carriera. Poco importa. Mister Carlo Sanchez ha raggiunto ancora una volta l’obiettivo prefissato. Arrivato a Forio nello scorso mese di Febbraio, il tecnico campano ha condotto la compagine biancoverde alla salvezza conseguita ai Play Out la scorsa domenica. Dopo alcune ore dalla decisiva sfida, mister Sanchez si è raccontato a cuore aperto, soffermandosi sui mesi trascorsi sull’isola di Ischia e su un amore immediatamente sbocciato con la piazza foriana. Senza dimenticare un sogno nel cassetto…
A distanza di qualche giorno dalla sfida Play Out, che sapore ha per Lei la salvezza raggiunta con il Real Forio 2014? “Ha un sapore buonissimo, anche se è stato necessario giocare i Play Out. Mi auguravo, come spesso ho dichiarato, di raggiungere l’obiettivo salvezza senza alcuno spareggio, ma alcune difficoltà ed un campionato che definirei particolare ci hanno condotto a tanto. Poco importa, ha ugualmente un sapore buonissimo questa salvezza proprio per le tante difficoltà affrontate durante l’anno, non è un caso se è stata festeggiata come una impresa”. Il Salvatore Calise domenica era impressionante. Nonostante la difficile stagione, il Real Forio 2014 di mister Sanchez è riuscito a riaccendere la passione nella piazza biancoverde.
“Ho ricevuto affetto dal popolo foriano sin da quando sono arrivato. I nostri tifosi sono stati fantastici e ci hanno supportato in tutto l’arco della stagione. E’ normale che quando i risultati non sono positivi ed in linea con le aspettative della piazza ci possa essere qualche critica. I nostri supporters però sono sempre stati molto corretti e ci hanno dato un grande sostegno. Ne abbiamo avuto dimostrazione anche domenica, in occasione della gara Play Out, quando in tanti erano al “Salvatore Calise” per starci vicini in un momento così importante e per mostrarci tutto il loro amore per il Real Forio. E’ proprio per loro che mi auguro un futuro migliore per i colori biancoverdi: una tifoseria così appassionata e rispettosa merita tante soddisfazioni”.
Arrivato a metà febbraio, quali sono state le note più liete e quali le maggiori difficoltà incontrate nella sua esperienza in biancoverde? “Di positivo c’ è tanto. Senza dubbio i tre mesi di lavoro intenso svolto unitamente al mio staff, il vice De Matteo, il collaboratore tecnico Volo, il mister dei portieri Franco Verde, il collaboratore Vitaliano Raimondo ai quali rivolgo un grande ringraziamento. Un grazie va anche al Responsabile Real Forio Lab Attilio Valerio, al Team Manager Antonio Boria. Ho ricevuto grande sostegno dai direttori Milanese e Manna, dal Vicepresidente Luigi Esposito, il segretario Allegretti e la società ci è stata sempre accanto. Se non avessi avuto accanto le persone che ho appena nominato, difficilmente avrei ottenuto soddisfazioni, per questo ribadisco nei confronti di tutti un grande ringraziamento. Di positivo c’ è anche il legame creato con i giocatori, divenendo, settimana dopo settimana, un gruppo. L’esperienza maturata negli anni mi ha permesso di dare un valido contributo sul piano psicologico ai miei ragazzi.
Spesso ci focalizziamo sugli schemi e sui numeri, dimenticando che il calcio è anche concentrazione, voglia di primeggiare sull’avversario. Ci sono tante emozioni che ruotano attorno a questo meraviglioso sport e che coinvolgono i calciatori, che sono i protagonisti principali, ma anche tutte le persone attorno a noi ed i tifosi. Noi facciamo calcio per le persone e non dobbiamo dimenticarlo. Di negativo probabilmente si è registrato qualche risultato e qualche prestazione non in linea con il valore dell’organico. Può accadere in una annata particolare. Eravamo partiti bene, ottenendo due risultati positivi con Nola ed Albanova, poi abbiamo incontrato qualche difficoltà, ma ci siamo subito ripresi. Il percorso compiuto ci ha permesso di diventare squadra, Al di là dei valori tecnici, se non si diviene squadra difficilmente si possono raggiungere gli obiettivi”
A chi dedica la salvezza conquistata? “Dedico la salvezza ad una persona incredibile come Luigi Amato. In tanti anni in questo mondo non mi era mai capitato un Presidente come lui, e se lo avessi conosciuto in passato forse oggi non allenerei ancora nei Dilettanti. E’ una persona fantastica che merita tutta la mia stima. E poi dedico la salvezza a me stesso per l’impegno profuso. Sono un passionale, ho sempre dato tutto anche quando allenavo, 23 anni fa, in seconda categoria”. Al triplice fischio della sfida Play Out con il Pomigliano si dice che prima di raggiungere i suoi ragazzi si sia diretto nella vicina spiaggia a bere una birra. “Sì, mi piaceva lasciare le luci dei riflettori sui miei ragazzi che sono i veri protagonisti. Io avevo una specie di scommessa con me stesso: ero squalificato e, al triplice fischio, mi sono diretto alla spiaggia della Chiaia, un posto meraviglioso dove ho vissuto tre mesi, e ho bevuto una birra con le persone incontrate lì”
Ci ha ricordato più volte nei mesi scorsi di essere un uomo di mare. Nel futuro di mister Sanchez ci sarà ancora il mare che bagna il territorio foriano? “Con il Real Forio 2014 c’ è una grande sintonia. Ci siamo presi alcuni giorni di riposo prima di programmare la prossima stagione. Se ci saranno margini per un nuovo fidanzamento sarò ben contento di proseguire la mia avventura in biancoverde. Non nascondo che ci sono stati momenti in cui ho pensato di lasciare l’Italia e dedicarmi ad altre attività. Dopo la gara col Pomigliano di campionato, sono rimasto molto deluso, a livello personale, da alcune cose. In alcuni momenti fatico ad immaginarmi ancora in questo mondo, soprattutto in Campania. La vittoria nel Play Out mi ha ridato però fiducia e riacceso la mia passione”. Ha un sogno? “Guidare un giorno un progetto importante con mio fratello Luigi. Lui è molto bravo in alcune cose, io in altre, insieme ci completiamo”.