Esprimere il dissenso in un comune che ha permesso alla sola coalizione del sindaco Ferrandino di governare il paese, non è difficile, non è inutile ma certamente richiede un impegno e un’attenzione che non poggiano su un più ampio confronto. Ma il dissenso va espresso anche per rompere il silenzio omertoso e complice di quanti evitano di schierarsi. E’ questo il primo motivo per il quale bisogna intervenire, far sentire la propria voce, uscire dal branco.
Su uno degli ultimi numeri de “il dispari” si comunica che il Palazzo, nel recepire la voce “degli abitanti” dello Stradone, è orientato a chiudere questa strada costiera di Ischia Ponte, al traffico, per renderla completamente pedonale. La scelta dimostra che questa amministrazione, ancora una volta, governa a macchia di leopardo, per rispondere alle istanze che le vengono rivolte da questo o quel gruppo di elettori, da chi ha un certo peso economico. Un modo di procedere che non è certo quello di un governo popolare, pronto ad ascoltare le masse. Siamo ben lontani da questi livelli.
Molti si chiedono: ma chi sono gli abitanti dello Stradone che vogliono pedonalizzare la strada? Sono quelli che abitano realmente la zona o i ristoratori che hanno messo quelle radici che si espandono progressivamente al punto da ostacolare perfino, il transito dei mezzi di Ischia Ambiente e delle autoambulanze? Molti sono convinti che la richiesta di riservare ai pedoni il transito sulla strada in questione provenga proprio dai ristoratori, visto l’andazzo che impera in tutto il comune, dove non c’è una regola seria che coniughi il diritto dell’operatore economico di lavorare e del cittadino di usufruire degli spazi comuni. E sono in tanti quelli che nel fare questa riflessione, rivolgono lo sguardo a quanto accade sul Corso, all’altezza della Dolce Sosta, un esempio per tutti. A poca distanza si nota che lo stesso ponte aragonese non è riservato ai soli pedoni, ma è attraversato da furgoni e taxi-bus. In generale, siamo d’accordo non tanto per una pedonalizzazione selvaggia o esasperata del comune, quanto per una regolamentazione della viabilità che tenga conto delle varie esigenze, delle caratteristiche di alcune zone, delle strade che appartengono al centro storico e di quelle arterie destinate ad accogliere il traffico. Non mi pare che si sia riunita o si abbia l’abitudine di riunire una specifica commissione che coadiuvi l’assessore ai trasporti o alla viabilità per discutere le problematiche generali. Non conosciamo per esempio, l’opinione di questa amministrazione sulle scelte da adottare per regolamentare il traffico di Via Pontano e il primo tratto di Via Vittoria Colonna. E sarebbe opportuno avere un interlocutore responsabile.
Non è possibile che questo affollato tratto di Centro Storico, sia la camera a gas del Comune, il suo sfogatoio che vede transitare tutti gli automobilisti che non possono proseguire per Ischia ponte e sono costretti a tornare indietro. Come fare?
Le proposte sono vecchie e sono state presentate già da anni, sottoscritte inutilmente da centinaia di cittadini (molti dei quali purtroppo, anche elettori della giunta Ferrandino, ormai “caro leader”): invertire il senso di marcia per Via Pontano, entrando da via Francesco Sogliuzzo così da snellire il traffico inviando al Ponte quelli che intendono dirigersi per Ischia ponte e alla Mandra quelli che puntano a raggiungere Via Pontano. Niente da fare. Perché? Motivazioni stupide e spiegazioni inconsistenti.
Altra richiesta: se viene mantenuto questo senso di marcia, si garantisca innanzitutto, l’informazione opportuna e completa, sin da Piazza degli Eroi, sulla chiusura al traffico di Ischia con l’indicazione dell’orario e si recuperi un provvedimento di vecchia data: risistemare una sbarra all’altezza non del costruendo parcheggio della Siena ma subito dopo il parcheggio Marzio, per far accedere alla Mandra solo i residenti della zona. Quali sono gli ostacoli che impedirebbero soluzioni come quelle prospettate? E’ possibile avere una risposta? Non si pretende il confronto col sindaco o col suo delegato, ma risponda almeno l’ufficio stampa del sindaco (c’è?) e si abbia comunque il buon senso civico di rispondere ai cittadini.
Via Nuova Cartaromana: è possibile lasciare le auto in sosta su un lato e autorizzare il doppio senso con difficoltà e pericoli per il transito di auto condannate a infrangere specchietti o rovinare comunque la carrozzeria. Quali ostacoli impediscono il divieto del parcheggio o del doppio senso? Via dell’Amicizia: oltre i giusti limiti imposti dall’apertura del nuovo asilo nido di Nando Esposito, quali sono i motivi che impediscono di disporre, per l’intera giornata, un senso unico su una strada di ridotte dimensioni?
E ci fermiamo qui, anche perché non siamo i responsabili competenti della questione.
Bellissimo articolo che mi convince ancora di più della giusta scelta che ho fatto di lasciare l’isola ed in particolare il comune di Ischia …vivere qui sarà sempre peggio…lo si vede ogni giorno in che stato abbiamo ridotto la nostra isola..peggio del peggiore dei sobborghi di Napoli…ormai dell’isola non ci rimane più nulla..siamo una città che galleggia…per fortuna i ragazzi lo stanno capendo ed in massa stanno andando via…certo tutto ciò è triste ma non ci sono alternative….un vero peccato….