La sesta edizione del Festival STORIÆ si è conclusa con un evento poetico-musicale indimenticabile presso la Torre del Molino, offrendo al pubblico un’esperienza culturale straordinaria che ha intrecciato mito e attualità.
Dove infine si posa la neve: poesia estone e musica dai tesori restituiti dal mare. La serata conclusiva ha visto la partecipazione della rinomata poetessa estone Kristiina Ehin, una delle voci più rilevanti della poesia estone contemporanea, che ha presentato il suo libro “Dove infine si posa la neve”. La poetessa, conosciuta per la sua capacità di trasformare i dettagli quotidiani in versi vivaci ed epici, ha regalato al pubblico un’esperienza unica, accompagnata dal talentuoso musicista Silver Sepp. I testi, recitati con la delicata voce della poetessa Kristiina Ehin, sono stati poi tradotti da Franco Sorvillo, aggiungendo ulteriore profondità all’evento e suggellando con le sue parole un’esperienza davvero memorabile. Le poesie di Ehin, intrise di temi come la conservazione della natura e il folklore, traggono spunto dalla mitologia e dall’opposizione tra la leggerezza dei sogni e la pesantezza del mondo terreno. Questo dualismo tra città e campagna è rintracciabile in tutto il suo lavoro, sia in poesia che in prosa, conferendo ai suoi testi una qualità unica e affascinante.
Musica dai tesori del mare: L’arte di Silver Sepp
Prima del concerto, l’artista Silver Sepp ha passeggiato sulla spiaggia di Ischia, raccogliendo vari oggetti restituiti dal mare e trasformandoli in strumenti musicali unici. Tra questi oggetti, un semplice pezzo di legno è stato arricchito con chiodi presi da un ferramenta locale, diventando uno degli strumenti utilizzati durante la performance. Questa straordinaria creatività ha conferito un tocco di magia alla serata, dimostrando come la musica possa emergere anche dagli elementi più umili e inaspettati. Sepp ha saputo trasformare materiali di recupero in strumenti capaci di produrre suoni suggestivi, aggiungendo un livello di meraviglia e originalità che ha incantato il pubblico, sottolineando il legame profondo tra l’ambiente naturale e l’arte. Il suo approccio non solo valorizza l’importanza del riutilizzo e della sostenibilità, ma esalta anche la bellezza intrinseca degli oggetti trovati, trasformandoli in veicoli di espressione artistica e riconnettendo gli spettatori con la natura e le sue risorse
Riflessioni sulla sesta edizione del Festival STORIÆ
Negli ultimi giorni, il pubblico ha avuto modo di esplorare una vasta gamma di temi culturali, storici e sociali. Organizzato dal CEiC – Centro Etnografico Campano/Istituto di studi storici e antropologici e ideato dall’archeologa Alessandra Vuoso, il festival si è svolto sull’isola di Ischia, creando un ricco panorama di eventi che hanno coinvolto un ricco parterre di partecipanti.
Gli eventi hanno spaziato dalle visite agli scavi subacquei di Aenaria, dove i partecipanti hanno esplorato i resti sommersi dell’antico insediamento romano nella Baia di Cartaromana, ai laboratori creativi per bambini come “Gelatiamo Kres” e “La storia sulle dita”, che hanno stimolato la creatività dei più piccoli attraverso il riciclo creativo e la costruzione di burattini. Senza dimenticare le tipiche serate in cantina con il duo Denis Trani e Agostino Iacono, che hanno narrato e cantato antiche storie e canzoni dell’isola, creando un’atmosfera intima e conviviale.
Il festival ha inoltre offerto momenti di riflessione storica e sociale, come l’omaggio a Franco Basaglia al Dipartimento di Salute Mentale di Ischia e la presentazione del libro e documentario sul disastro ferroviario di Balvano, curata dal prof. Vincenzo Esposito, senza dimenticare poi gli approfondimenti Durante questi incontri, il pubblico ha avuto l’opportunità di esplorare tematiche profonde e attuali attraverso le parole degli esperti e degli autori presenti. Paolo Giulierini ha affascinato i partecipanti con il suo libro “L’Italia prima di Roma – Sulle tracce degli antichi popoli Italici”, offrendo una visione dettagliata della storia degli Italici e del loro impatto sulla cultura italiana.
La professoressa Maria Rosaria Pagnani ha illustrato la vita e le opere di Isabella Morra, evidenziando il ruolo delle donne nel Rinascimento e sottolineando l’importanza della riscoperta di figure femminili spesso dimenticate. Pierfranco Bruni ha esplorato le opere di Franz Kafka, presentando il suo libro “Kafka. La verità tragica”. Bruni ha parlato delle tematiche ancora attuali dei testi di Kafka, come il senso di colpa e la ricerca di identità, mettendo in luce la rilevanza dello scrittore nel contesto contemporaneo.
L’Ambasciatore Domenico Vecchioni ha discusso le crescenti minacce nucleari, tracciando un parallelismo tra il passato e il presente, e ricordando l’importanza di una de-escalation globale. La sua presentazione ha incluso riflessioni sulla storia militare partendo dalle vicende del D-Day della Seconda Guerra Mondiale, offrendo un quadro complesso e dettagliato della situazione attuale. Questi eventi, insieme alle altre attività del festival, hanno contribuito a creare un ricco panorama culturale, intrecciando storie, arte e attualità, e offrendo al pubblico spunti di riflessione su temi fondamentali per la nostra società. Il Festival STORIÆ ha dimostrato ancora una volta di essere un punto di riferimento culturale, capace di coinvolgere il pubblico in una narrazione continua tra passato e presente, tra mito e realtà, celebrando la ricchezza della nostra storia e della nostra cultura.