Con tanta tristezza al cuore, dedico l’incipit di questo 4WARD a Mario Terzuoli: una persona rispettata e rispettosa, di un’educazione disarmante, che ha fatto del lavoro a scuola la sua vita e la sua seconda casa, spesso anteponendola alla prima. Con la sua improvvisa scomparsa ho perso un amico. E Ischia l’ennesima persona perbene!
Con l’inizio dell’estate torniamo a prendere atto di quanto Enzo Ferrandino e i suoi abbandonino letteralmente a sé stesso il territorio, anche nel momento in cui le classiche politiche per figli e figliastri dovrebbero lasciare il posto al bene comune e, soprattutto, all’immagine del Paese regalata ai turisti che seppure in forte decremento, continuano a degnarlo della loro presenza.
Il mio amico e vicino di casa, Rino Di Palo, seccato della totale incuria in cui versa la strada di casa sua (che è poi anche la mia, Via Antonio De Luca, tratto dall’Hotel Noris all’uscita verso Cartaromana), ha ben pensato di pagare di tasca sua una coppia di giardinieri professionisti che armati di decespugliatore hanno liberato la zona in modo eccellente da erbacce e sterpaglie. Un compito, questo, come lo spazzamento, che in un paese cosiddetto civile è svolto dalla manutenzione pubblica ma che in questa strada, evidentemente abitata da pochi appartenenti al “bottone”, sono una vera chimera. Chiaramente non dobbiamo dimenticare che con la chiusura al traffico di Ischia Ponte, sia mattutina che pomeridiana, è cominciata la sosta selvaggia dei ciclomotori e motocicli in Via De Luca; e già verso le undici del mattino, entrare e uscire da casa propria con un’autovettura significa scendere dall’auto e spostare alla meglio qualche “due ruote”, sempre che a farlo sia un automobilista sufficientemente forzuto e non una gentile signora o una persona anziana, che in tal caso vi resterebbe inevitabilmente imbottigliata. Per non parlare, ovviamente, della spasmodica attesa delle ore 13.00 con le auto che tappano impunite l’ingresso del centro storico e della stessa Via De Luca per potersi tuffare verso il Castello non appena il varco si disattiva. Roba da terzo mondo! E i Vigili?
Ultimo solo cronologicamente, il deposito selvaggio serale dei sacchetti della “munnezza”. E non solo in Via Leonardo Mazzella, ma anche in pieno centro: il martedì sera, fuori all’Unicredit di Via Alfredo De Luca (queste vie De Luca sono veramente sfortunate), la quantità di indifferenziata in grandi sacchi neri è veramente ingente e fa bella mostra di sé per tutti i turisti che vi passano. E che dire del perdurante stato di incuria e abbandono del parcheggio “Jolly”?
Vai, Enzo. Continua così! Ce la puoi fare.