sabato, Gennaio 11, 2025

Quando il “privato” e il “pubblico”… | #4WD

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Nello scorso weekend è stato finalmente inaugurato il nuovissimo punto vendita Grifo210 al Corso Vittoria Colonna di Ischia. A mio personalissimo giudizio, si tratta di un evento particolarmente importante, perché con un investimento “mica da ridere” la famiglia Grifo ha riportato al centro di quel che resta dell’ex cuore pulsante dello shopping dell’intera Isola un negozio di rara bellezza ed originalità architettonica, difficilissimo da trovare anche in località ben più e meglio frequentate di quanto lo sia attualmente Ischia, unitamente a marchi di rilevante importanza che per noi si erano fermati all’epoca della mitica “Caprese” di Ernesto Federico.

I Grifo, dopo alcune esperienze negative, hanno avuto il coraggio di puntare direttamente al meglio del meglio quanto al p.o.p. design, ingaggiando e pagando profumatamente uno studio d’architettura specializzato nel settore e raccogliendo a piene mani i frutti di questa scelta, ottenendo un risultato a dir poco eccezionale che, come ogni cosa, potrà piacere di più o di meno secondo i gusti, ma che di certo è unico nel suo genere e si rivolge a un pubblico e a un target estremamente qualificato che per la nostra Isola è tutto da ritrovare.

Dobbiamo quindi essere grati ai Grifo per questo bel regalo fatto all’immagine e alla sostanza del Corso Colonna nonché all’offerta commerciale di casa nostra, ma anche per farci comprendere -ammesso ce ne fosse bisogno- quanto la loro lungimiranza, il loro buon gusto e il loro coraggio imprenditoriale da “privato” cozzi contro la sciattezza, la negligenza e l’incompetenza del “pubblico” che ci riguarda. Non a caso, al nuovo pdv Grifo fa eco stridente l’info point della DMO del Comune di Ischia in Piazzetta San Girolamo, di cui a quanto pare si sta occupando Daniela Scotti(del cui ruolo in seno alla DMO non è dato conoscere altro, se non la presenza di sua figlia Paola, firmataria di gentili missive agli operatori locali), che su Facebook lo ha autocelebrato quale apprezzatissimo dai turisti per “lo stile del progetto, la location e l’accurata assistenza”. In realtà, al di là di qualche improbabile quadro alle pareti, un paio di piante ornamentali e due scrivanie di contatto, non saprei come poter meglio definire, anche esteticamente, questo ulteriore piatto vuoto dell’amministrazione Ferrandino, che pure in questo caso ha deciso di rinunciare a veri specialisti del settore per accontentare e zittire una piuttosto suscettibile e ingombrante ex candidata di lista. Come se turismo, accoglienza e ospitalità fossero una semplice ricetta gastronomica fatta in casa…

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