Ferve l’attività per concretizzare la gestione del porto turistico da parte del Comune di Lacco Ameno, dopo la revoca del sequestro penale da parte del gip Comella e l’accoglimento del ricorso civile. Una piena funzionalità per l’accoglienza alle imbarcazioni da diporto e all’utenza prevede però, alla luce delle normative vigenti, che l’Ente si doti di un piano di sicurezza ed evacuazione dell’approdo. Il rup, il responsabile del III Settore Lavori Pubblici arch. Vincenzo D’Andrea, nel ribadire l’intenzione dell’Amministrazione di internalizzare la gestione del porto, evidenzia appunto la necessaria predisposizione del piano. E alla luce dell’imminente inizio della stagione estiva e dunque della necessità «di procedere celermente agli atti per riattivare l’approdo turistico», ha dovuto nominare un professionista per la redazione. Alla luce dell’importo e in ossequio al nuovo Codice degli appalti, D’Andrea è ricorso all’affidamento diretto sull’importo base netto di 2.500 euro. L’incarico è stato affidato all’ing. Arnaldo Surolli con studio a Barano, che ha offerto 2.450 euro, e dunque per una spesa totale di 3.108,56 euro.