Alla ditta esecutrice dei lavori all’alveo La Rita a Casamicciola nell’ambito degli interventi post alluvione è stato ordinato lo sgombero immediato del parcheggio “Anas”. L’ordinanza dirigenziale del 26 giugno a firma del responsabile dell’Area Tecnica ing. Gaetano Grasso riporta infatti che «a seguito dei “Lavori di manutenzione idraulica e sistemazione del bacino dell’alveo La Rita Casamicciola Terme e Lacco”, la ditta I.G.C. srl con sede in Maletto (Ct) ha provveduto ad occupare una porzione dell’area del parcheggio “ANAS” sito alla via Tommaso Morgera (ex. SS270) con elementi prefabbricati in calcestruzzo precompresso di grossa dimensione di difficile rimozione».
Una occupazione ora ritenuta pericolosa alla luce delle sopravvenienze. Grasso richiama il Piano di Protezione Civile del Comune di Casamicciola Terme e monitoraggio degli interventi approvato a dicembre scorso dal Consiglio Comunale, nonché l’aggiornamento previsto in funzione del piano intercomunale dall’Ordinanza n. 18 del 27 febbraio 2024 di Legnini. Ebbene, «l’area del parcheggio ANAS secondo il Piano di Protezione Civile Intercomunale è stata individuata come area strategica cioè “Luogo di convergenza ove ammassare le forze d’intervento (uomini materiali e mezzi), da utilizzare ed eventualmente smistare successivamente” in caso di calamità naturali». Di qui la necessità di liberare subito l’area di parcheggio per le attività urgenti e ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità «ed in attuazione del richiamato Piano di Protezione Civile Intercomunale».
Pertanto l’ing. Grasso ordina a Giuseppe Capizzi, amministratore della società I.G.C., «di rimuovere ad horas gli elementi prefabbricati di grossa dimensione e di liberare l’area occupata dalla ditta I.G.C. srl all’interno del parcheggio ANAS sito in Casamicciola Terme alla Via Tommaso Morgera (ex. SS270) per destinarla ad area strategica del Piano di Protezione Civile, preavvertendo che decorsi inutilmente il tempo di 24 ore, dalla notifica della presente, senza aver adempiuto, si provvederà in danno». I prefabbricati dovranno essere collocati altrove dalla ditta catanese.