La presentazione dei primi cinque progetti della “nuova” Casamicciola da parte dello studio Fuksas rappresenta sicuramente un momento importante per la nostra ricostruzione. Un processo complesso e complicato che lo stesso Ministro Musumeci con tutto il mondo della Protezione Civile Nazionale, prova a ridisegnare con la redazione del nuovo “testo unico” della Ricostruzione. La ricostruzione post calamità naturale e, in particolare, dopo due calamità naturali com’è il nostro, vive una fase di riscrittura e Casamicciola rappresenta una palestra anche per lo stesso Stato.
Se non si comprende che il processo di ricostruzione deve essere unito a quello della rigenerazione urbana diventa complicato comprenderne i passi che si compiono. Tuttavia ci dobbiamo anche dire che l’unione di questi due elementi è in progress e che il “Cantiere Ischia” potrebbe essere il primo ad essere realizzato.
I progetti e le idee dello studio Fuksas servono a scrivere la prima pagina di questa storia. Il loro dettaglio, ancora molto in scala, sarà la scommessa sulla quale puntare tutte le nostre fiches.
Secondo il Commissario Giovanni Legnini: “Questi progetti rappresentano l’anima della ricostruzione e la loro finalità ultima è di una rigenerazione per troppo tempo attesa”. Poi aggiunge: “Su questi programmi e su questi progetti il Comune vaglierà nella sua piena autonomia”. È questo il passaggio che ci serve per leggere, nel migliore dei modi, i rendering presentati. Sono idee, sono visioni. Sarà nostra cura e compito renderli adatti alle nostre esigenze.
Il commissario delegato alle nostre calamità naturali chiarisce anche che “a questi seguirà il Piano della Ricostruzione che la Regione Campania deve definire e ci saranno novità nei prossimi giorni anche su questo aspetto.
Dopo esserci muniti del piano relativo alla messa in sicurezza del territorio, bisognerà solo progettare, aprire i cantieri e andare avanti con fiducia”. Ovvero la parte della sfida che dobbiamo cogliere noi come isola e come Casamicciola.
“Sicurezza e rigenerazione – aggiunge ancora il Commissario – costituiscono un binomio inscindibile. La sicurezza non è fine a sé stessa, ma è orientata alla possibilità di far rivivere questi luoghi, di tornare ad abitarci, a fare attività di impresa”.
I QUATTRO PILASTRI DELLA CURA LEGNINI
“Il processo di ricostruzione e messa in sicurezza di Ischia – ripete il Commissario -, per complessità e difficoltà, è indiscutibilmente fra i più difficili a livello nazionale e poggia su quattro pilastri. Il primo è quello del programma di opere pubbliche, orientato per lo più alla messa in sicurezza del territorio. Il secondo è quello della ricostruzione del patrimonio edilizio privato: fino ad oggi abbiamo approvato circa 90 progetti registrando nelle ultime settimane finalmente una certa vivacità anche in vista della scadenza di fine luglio, quando ci aspettiamo un numero di progetti rilevanti”.
Il terzo pilastro – chiarisce ancora Legnini – è il piano della ricostruzione della Regione Campania: “Ci sarà un leggero sforamento rispetto alla scadenza del 30 giugno, ma nei prossimi giorni sarà definito un cronoprogramma preciso”. Il quarto pilastro –conclude il Commissario – è quello della rigenerazione urbana. Il contributo dello studio Fuksas, che ringrazio in maniera particolare, è un elemento costitutivo di un processo che è segnato da questo binomio inscindibile fra la sicurezza e la ricostruzione-rigenerazione”.
Dopo 7 anni dal terremoto gioite per i 4 pilastri della ricostruzione e l approvazione di 90 progetti?
L Italia è fallita ! Lo state dicendo voi a chiare lettere.
Aspettiamo la regione x il piano di ricostruzione? E che commissario straordinario è lei …. Lei dovrebbe avere potere speciali che oltrepassino le norme ordinarie, in caso contrario lei ha solo poteri ordinaria e la sua presenza è del tutto inutile. Tutto qua!