Ha incontrato una serie di ostacoli la demolizione di un immobile in via Nizzola a Casamicciola gravemente danneggiato dal terremoto del 21 agosto 2017. L’ordinanza adottata a febbraio dal sindaco Giosi Ferrandino non è stata ottemperata e ora, per la esecuzione a cura della Struttura Commissariale, si è resa necessaria una integrazione per consentire la necessaria occupazione del fondo adiacente. L’ordinanza contingibile ed urgente adottata ora per motivi di incolumità pubblica integra appunto la n. 5 del 21 febbraio scorso «per esecuzione di lavori di demolizione manufatti gravemente danneggiati alla via Nizzola», essendo diversi i fabbricati in condizioni precarie.
In particolare era stato ordinato «ai proprietari dell’immobile sito alla via Nizzola, identificato catastalmente al foglio 11, p.lla 2087, “… di procedere ad horas, nel tempo massimo di giorni 7 (sette) dalla notifica del presente atto, alla demolizione dell’immobile danneggiato dal sisma di cui trattasi. Constatata l’inottemperanza di quanto richiesto, il Commissario straordinario provvederà in danno agli interventi edilizi di demolizione dell’immobile situato alla Via Nizzola…. Il tutto finalizzato a tutelare l’incolumità, la sicurezza urbana e la salute pubblica nonché la speditezza dei lavori di ricostruzione».
Il 15 marzo la Polizia Municipale constatava che l’immobile non era stato ancora demolito e veniva richiesto l’annunciato intervento della Struttura commissariale. Due giorni prima Legnini, con il decreto del 13 marzo, aveva nominato l’arch. Marco Raia, già in comando presso la Struttura Commissariale, rupper gli interventi di demolizione, «così come individuati nei programmi in via di definizione», in applicazione dell’ordinanza commissariale n. 24/2023.
INIZIO DEI LAVORI IL 31 MAGGIO
Il successivo decreto dell’8 aprile prendeva atto dell’inottemperanza da parte dei privati all’ordinanza sindacale di febbraio e nel contempo approvava il progetto “Interventi di demolizione manufatti gravemente danneggiati alla Via Nizzola” per la demolizione del fabbricato ancora non abbattuto. Il rup Raia si attivava, ma con la nota del 31 maggio comunicava che «facendo seguito all’inizio dei lavori in oggetto avvenuto in data odierna, si è rilevata la necessità di accedere al fondo adiacente il fabbricato oggetto di demolizione, al fine di procedere alla esecuzione dei predetti lavori in condizioni di sicurezza. Rilevata l’indisponibilità dei proprietari a concedere l’accesso al suddetto fondo, trattandosi di lavori conseguenti ad ordinanza sindacale per motivi contingibili e urgenti, si chiede di emettere ordinanza di cui all’art. 54, comma 4, del D. Lgs. 267/2000 anche per l’occupazione temporanea dell’area».
La mancata collaborazione anche in questo caso da parte dei privati ha dunque costretto il sindaco ad adottare un nuovo provvedimento, «considerato l’urgenza e l’indifferibilità di interventi finalizzati a scongiurare ulteriori futuri eventi che possano minacciare la pubblica e privata incolumità, nonché la sicurezza urbana, e che possano consentire il ritorno dei cittadini attualmente evacuati, in piena sicurezza, alle proprie abitazioni».
OCCUPAZIONE CON EFFETTO IMMEDIATO
Giosi evidenzia anche che «tali interventi di demolizione dell’immobile di Via Nizzola non sono ulteriormente procrastinabili al fine di un avvio concreto delle opere di ricostruzione, nonché di messa in sicurezza del territorio».
Necessaria dunque l’integrazione diretta ai proprietari del terreno limitrofo «al fine di consentire alla Struttura commissariale, nella persona del Commissario Straordinario, del RUP e dei dirigenti competenti, di predisporre gli atti necessari per la rapida attuazione degli interventi, tra cui quelli per l’occupazione temporanea del fondo di cui trattasi».
Pertanto ordina «per le ragioni ampiamente esposte nelle premesse, di integrare l’Ordinanza del Sindaco di Casamicciola Terme n. 5 del 21.02.2024 ad oggetto “Ordinanza contingibile ed urgente per motivi concernenti l’incolumità pubblica per esecuzione di lavori di demolizione manufatti gravemente danneggiati alla via Nizzola” aggiungendo alla fine del dispositivo il seguente punto: “La Struttura commissariale, nella persona del Commissario Straordinario, del RUP e dei dirigenti competenti, occupi con effetto immediato, in uso ed in via temporanea, per l’intera durata dei lavori di demolizione previsti, il fondo adiacente il fabbricato oggetto di demolizione, identificato catastalmente al Fg. 11 P.lle 398-399-400, al fine di procedere alla esecuzione dei predetti lavori in condizioni di sicurezza.
Si ordina, pertanto, di predisporre gli eventuali e/o ulteriori atti necessari per la rapida attuazione degli interventi, al fine di procedere celermente alle operazioni di demolizione in massima sicurezza, prevenendo il verificarsi di eventuali situazioni di pericolo che possano minacciare l’incolumità pubblica e privata. Dovranno altresì essere adottate tutte le opportune attenzioni necessarie a non arrecare alcun danno alle predette proprietà durante le operazioni di demolizione che, se accertate, dovranno essere risarcite». Ordinanza ovviamente notificata anche ai proprietari “recalcitranti” del terreno.
Interventi urgenti e indifferibili
«… considerato l’urgenza e l’indifferibilità di interventi finalizzati a scongiurare ulteriori futuri eventi che possano minacciare la pubblica e privata incolumità, nonché la sicurezza urbana, e che possano consentire il ritorno dei cittadini attualmente evacuati, in piena sicurezza, alle proprie abitazioni»