domenica, Ottobre 6, 2024

Locali tecnici dell’Evi, Pascale si auto concede l’occupazione dopo il sequestro e la denuncia penale a Mario Basentini

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La tardiva soluzione del sindaco di Lacco Ameno dopo il sequestro e la denuncia penale a carico di Mario Basentini per quella porzione di demanio occupata senza titolo. Possesso anticipato per ragioni di urgenza e di pubblico interesse

Dopo quella per le aiuole al Capitello, a Lacco Ameno arriva un’altra occupazione anticipata di area demaniale in capo al Comune, autorizzata dal responsabile del Demanio arch. Vincenzo D’Andrea nelle more del rilascio della concessione. Si tratta in questo caso dell’area dove insistono i locali tecnici dell’Evi a servizio del porto turistico e che pure era stata oggetto di sequestro. La “soluzione” tardiva del sindaco arriva dopo che l’ennesima poco edificante vicenda lacchese aveva messo nei guai Mario Basentini. Il presidente del CdA dell’Evi si è infatti beccato una denuncia penale in quanto quella porzione di demanio marittimo era risultata occupata senza titolo.

Dopo anni di inerzia, solo adesso, per risolvere la questione Giacomo Pascale ha presentato all’Ufficio Demanio istanza di concessione demaniale marittima con contestuale richiesta di «anticipata occupazione ai sensi dell’att. 38 del Codice della Navigazione per ragioni di pubblico interesse per la comunità di Lacco Ameno».

Nell’autorizzazione prontamente rilasciata e trasmessa all’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia D’Andrea richiama la relazione del tecnico incaricato geom. Nicola Fiorentino che descrive l’area oggetto della concessione e della occupazione ubicata alla località Capitello: «Il fabbricato, adibito a cabina di trasformazione elettrica, occupa una superficie di mq. 13,17, è composto dalla cabina elettrica e da un piccolo locale adiacente adibito a quadro generale.Il fabbricato è da ritenersi opera di facile rimozione essendo appoggiato al suolo e costituito da blocco prefabbricato in calcestruzzo».Il totale della superficie demaniale occupata è appunto di mq. 13,17.

Il responsabile del Demanio, in relazione alla richiesta di concessione in itinere, attesta che «nulla osta al rilascio della richiesta concessione, il cui iter procedurale è già avviato». E che come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa, «l’anticipata occupazione dell’area demaniale quando sia necessario essere immessi nel possesso immediato del bene demaniale, è un autonomo provvedimento le cui vicende sono distinte e separate dalle sorti del procedimento concessorio parallelamente attivato dall’interessato e in pendenza del quale viene disposta la anticipata occupazione».

Anche l’art. 38 del Codice della Navigazione prevede che «qualora ne riconosca l’urgenza, l’autorità marittima può, su richiesta dell’interessato, consentire, previa cauzione, l’immediata occupazione e l’uso di beni del demanio marittimo, nonché l’esecuzione dei lavori all’uopo necessari, a rischio del richiedente, purché questo si obblighi ad osservare le condizioni che saranno stabilite nell’atto di concessione».

D’Andrea, dunque, ritenuto «che sussistono validi motivi d’urgenza di cui all’art. 38 cod. nav. cit., giustificativi dell’anticipata occupazione, necessaria per ragioni di pubblico interesse per la comunità di Lacco Ameno», autorizza l’anticipata occupazione in favore del Comune di Lacco Ameno dell’area comprensiva delle opere sovrastanti, «ai soli fini della occupazione di suolo demaniale marittimo relativo alla cabina elettrica in servizio per la collettività». Una “autoconcessione” tardiva è la ricetta di Pascale per sciogliere uno dei tanti nodi porto…

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