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Il Napoli di quest’anno | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 17 luglio 2024

Il ritiro di Dimaro e Castel di Sangro durerà ancora a lungo, così come chiacchiere e fatti legati al calciomercato e, soprattutto, alla società e al rispetto dei ruoli che i nuovi ingaggiati insieme al tecnico Antonio Conte dovrebbero svolgere in santa pace senza troppe ingerenze da parte dei DeLa, mentre uno di essi (Edo, senza far nomi) quest’anno in ritiro non si è visto ancora. Un chiaro segnale, o solo una concomitanza con il matrimonio?

Tutti sembrano entusiasti del metodo di lavoro del nuovo allenatore, che sta letteralmente “schiattando in corpo” i suoi ragazzi (quelli già presenti) con sedute durissime di gran fondo, perché secondo il suo criterio “per avere a lungo i novanta minuti nelle gambe ci devi dar dentro di brutto”. Una versione elegante del suo super studiato “Amma faticà!”, già ampiamente diventato il tormentone della stagione per i tifosi azzurri.

Quanto ad acquisti e cessioni, non si fa in tempo a definire una situazione che già si parla concretamente di un’altra. E questo tenuto conto che finora è già stata rivoluzionata l’intera difesa, al punto da porre in uscita almeno tre dei componenti il reparto dello scorso anno. E in alcuni momenti, prima che si riprendesse a parlare con una certa insistenza del PSG, è anche sembrato che Osimhen potesse rientrare nei piani di Conte e restare, in barba ai potenziali centotrenta milioni che ballerebbero tra le casse dello sceicco Al Thani e quelle di AdL.

Sullo stadio, è vero, non ci si vede ancora chiarissimo, essendo tornati all’ipotesi di una concessione novantennale del “Maradona” alla SSC Napoli, che a quel punto dovrebbe investirvi cifre piuttosto ragguardevoli per farne uscire una struttura all’altezza dei migliori standard europei. Ma il fatto stesso di poterne parlare senza i soliti voli pindarici a cui eravamo abituati è già di per sé un traguardo importantissimo.
Inoltre, lavorare senza l’incubo di essere favoriti o campioni uscenti, specialmente dopo l’ultimo disastroso campionato, è tutt’altro che poca cosa, forse più che essere rimasti fuori dalle coppe europee e potersi concentrare solo su serie A e Coppa Italia. E non ditemi che Conte predilige questo tipo di situazioni nell’esordire in una piazza, perché a prescindere dal rischio-manfrina stile Ancelotti che per me è ancora da confutare, il tecnico leccese sa benissimo che Napoli è calcisticamente fin troppo esigente.

Ciononostante, non mi pronuncio ancora! E non lo farò prima dell’inizio del campionato. Perché mi sembra tutto così incredibile, così impossibile che sia vero. E proprio perché mi sono scottato già troppe volte, lasciatemi continuare ad osservare in silenzio!

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