venerdì, Ottobre 18, 2024

Domenico De Siano: «Pascale aumenta la tassa NU e paga per servizi non resi da anni»

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Se Forio piange, Lacco Ameno non ride. Gli altri comuni, invece, vivono un loro, lunghissimo, periodo di stanca e mancanza di confronto amministrativo. Con il sentore Domenico De Siano proviamo a capire quello che sta succedendo nel Comune amministrato da Giacomo Pascale, ovviamente con il taglio di chi siede sugli scranni dell’opposizione consiliare.

Senatore, nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza ha approvato il nuovo capitolato per la tassa sulla nettezza urbana. Abbiamo letto che per fortuna ci sono 150.000€ che arrivano dal contributo sisma e che il Comune investe la tassa di soggiorno per pagare la nettezza urbana altrimenti i lacchesi avrebbero avuto una mazzata. Ci aiuta a capirne di più?
“Alcuni giorni fa si è tenuta l’ultima riunione del Consiglio comunale, dove per l’ennesima volta, nel corso di questi ultimi anni, il Consiglio comunale è stato chiamato a esaminare e approvare dei debiti fuori bilancio. Infatti, il 90% delle deliberazioni che vengono portate in Consiglio comunale hanno all’ordine del giorno l’approvazione di debiti fuori bilancio. Dopo questo argomento, che precedeva l’approvazione dei debiti fuori bilancio, c’era l’approvazione delle nuove tariffe della TARI per l’anno corrente. Per quanto riguarda il servizio di smaltimento rifiuti solidi urbani, c’è stato un ulteriore aumento, in parte compensato con i proventi che vengono al Comune dalla tassa di soggiorno e con un punto e mezzo percentuale con fondi comunali o fondi che verranno dal contributo sisma.

La domanda che io mi pongo e pongo a chi ci sta leggendo ora è la seguente: ma a fronte di un Paese che è ridotto a causa dell’evento sismico del 2017, con una parte del nostro Paese che non c’è più, la zona Fango, che non c’è più per quanto riguarda le attività commerciali, le attività alberghiere e le abitazioni civili, quindi una zona desertificata dove non viene fatto nessun tipo di servizio, come si fa ad aumentare i costi a carico dei cittadini di Lacco Ameno e ad avere un servizio che è obsoleto, vecchio e scadente, che non corrisponde affatto a quelli che sono e a quelli che dovrebbero essere i canoni di un Paese che si definisce turistico? Ma voglio portare a conoscenza di chi ci sta leggendo anche un altro elemento, che ho più volte denunciato in Consiglio comunale e più volte detto di persona al Segretario comunale, di provvedere al responsabile del servizio.

Che cosa succede? A fronte di un capitolato che prevede l’erogazione di determinati servizi con un determinato numero di personale, questo capitolato non viene rispettato da mesi, da anni. Noi abbiamo denunciato più volte in Consiglio comunale, l’abbiamo denunciato più volte al segretario comunale. Mi spiego meglio: di dodici unità a tempo indeterminato, più sei unità a tempo indeterminato per il periodo dal primo di aprile al 30 di ottobre, mi riferisco solamente al personale, alla forza lavoro, bene, queste dodici più sei non ci sono, non ci sono mai state, non ci saranno. Io mi domando perché, e perché a fronte di questa mancanza di rispetto del capitolato il Comune di Lacco Ameno continua a pagare il canone normale, non decurtando nulla al gestore del servizio. Io mi chiedo perché c’è tutta questa connivenza tra chi gestisce il servizio dei rifiuti solidi urbani a Lacco Ameno e gli amministratori di Lacco Ameno, perché sono così uniti, così amici? E la domanda che mi pongo io, e che si dovrebbero porre tutti i cittadini, e gli stessi amministratori, perché credo che stiano esagerando”.

Questo era l’aspetto della nettezza urbana e mi sembra che sia stato abbastanza chiaro. L’altro aspetto che volevo in qualche modo volevo commentare con lei
“Mi imbarazzi se mi dai del Lei, dammi del tu perché, insomma, noi nella vita quotidiana e diamo del tu, non mi mettere in imbarazzo”

Mi sembra esista questa situazione di imbarazzo tra il comando vigili e l’Amministrazione. Abbiamo letto di questa prova slittata per il nuovo concorso dei vigili urbani che assume toni che trovo del tutto surreale
“Alcune settimane fa ho letto sul quotidiano locale il Golfo delle dichiarazioni del nostro Sindaco, che faceva una serie di allusioni. A quel punto, trovandole ingiuste, insieme con i consiglieri comunali che con me svolgono il ruolo di opposizione, abbiamo mandato una nota al sindaco e al segretario e gli abbiamo chiesto: “ma è vero?”, “Ci sono state delle minacce nei confronti di coloro che svolgono un determinato ruolo all’interno del nostro Comune?”. Se tutto questo corrisponde al vero, ci fate sapere di che cosa si tratta, perché io credo che sia legittimo e lecito da parte di un’amministrazione stabilire un percorso amministrativo che ritengono più opportuno, ma devono rispettare le norme, la legge e soprattutto le persone. Non si possono utilizzare le persone quando servono e buttarle via quando non servono più o quando si ritiene che queste persone non possano servire. Perché la forza lavoro in forza del Comune di Lacco Ameno non è la forza lavoro del Sindaco o dell’amministrazione, perché l’amministrazione e il Sindaco sono pro tempore. La forza lavoro rimane a tempo indeterminato a servizio dei cittadini di Lacco Ameno”.

Lacco Ameno è al centro di diverse procedure per l’assunzione di nuovo personale, qualcuna anche finita sotto la lente di ingrandimento della magistratura amministrativa. Questa necessità di assunzioni, però, non trova corrispondenza in un comune che non riesce a mettere una sola pietra a terra di quella che è la ricostruzione post sisma e post frana. Mi sembra che a Casamicciola si muova qualcosa e in altri comuni si concludono operazioni di edilizia pubblica molto più velocemente. Lacco Ameno, però, sembra non riuscire a venir fuori da questa situazione di stallo
“Forse è vero, ma alla fine si opera, anche per quanto riguarda il regime delle assunzioni, per le istituzioni post sisma e quant’altro, esclusivamente per una questione elettoralistica. Cioè, non si vedono i bisogni delle persone, non si vedono le necessità della nostra comunità, quelle che sono le emergenze del nostro territorio, quella che dovrebbe essere la programmazione, quello che dovrebbe essere il Paese oggi e come dovrebbe essere domani, quello che dobbiamo fare. Ma si fa tutto in funzione elettoralistica, della preferenza, del voto. Purtroppo, questo ci penalizza tantissimo nei confronti non solo della nostra isola, perché ormai noi siamo il fanalino di coda, siamo il lumicino della nostra isola. Siamo diventati talmente ridicoli, insomma, un luogo comune. Lacco Ameno è diventato un luogo dove le persone vanno a dormire, poi vanno a lavorare altrove, vanno a fare le proprie cose altrove, vanno a fare i propri diletti altrove e vengono a dormire. Purtroppo, a questo siamo ridotti. Io mi auguro, e di questo ne sono certo, che i nostri concittadini, al momento opportuno, sapranno premiare o punire coloro che sono artefici di questa situazione”.

Vero quello che dici, ma anche tu hai fatto assunzioni elettorali. Sei stato sindaco di Lacco Ameno e non sei un che arriva oggi sul palcoscenico della politica…
“Quando io sono stato Sindaco per dieci anni in questo Comune, c’era un tecnico comunale con un ragioniere, c’era un tecnico comunale e un geometra che erano già presenti prima del mio mandato e che si occupavano degli appalti, delle opere pubbliche e della gestione corrente della materia tecnica all’interno del nostro Comune. C’era anche un ragioniere che si occupava dei tributi e della Ragioneria e una persona che si interessava delle questioni amministrative e commerciali. Erano pochissime persone, ma erano persone che io avevo ereditato, erano già dipendenti del Comune. Sì, qualche assunzione a livello numerico, che si contano sulla punta di una mano, l’abbiamo fatta nel corso di dieci anni. Oggi, solamente per quanto riguarda i tecnici, ci sono più persone di quelle che ci sono negli uffici e non ci sono sedie sufficienti. Io vedo che ci sono più tecnici qui che in un Comune come Salerno o in un Comune di 100.000 abitanti. È notizia di qualche giorno fa che c’è un nuovo piano per l’assunzione a tempo determinato di altre due unità. Giudicate voi”.

Ho scritto ieri mattina una vicenda che si ricollega alla ricostruzione che volevo commentare con lei
“Mi metti in imbarazzo, dammi del tu”

Va bene, ci provo. La rescissione contrattuale per la progettazione del Liceo è un fatto grave. Abbiamo letto atti che doveva essere consegnata il 2 ottobre 2023 e la rescissione è arrivata a luglio 2024. Ma non c’è l’urgenza di mettere in sicurezza quella scuola?
“Per l’amministrazione il problema della scuola non è assolutamente una priorità. Dal 2017 non abbiamo più la scuola elementare, in cui sono stati realizzati lavori faraonici che sono costati e continuano a costare centinaia di migliaia di euro ai concittadini. Le esigenze scolastiche sono trascurate. I doppi turni, le assenze, le carenze strutturali non sono considerati un problema, perché per l’attuale amministrazione ci sono altre urgenze. Poi, un bel giorno, fra qualche anno, forse ci sarà l’inaugurazione in pompa magna dell’edificio scolastico Principe di Piemonte, che verrà presentato come un gioiello. Dimenticando però una cosa fondamentale: che il Principe di Piemonte è stato costruito durante il ventennio e che bastava una semplice tinteggiata subito dopo il sisma per renderlo funzionale. Tutto il resto sono chiacchiere e canzoni. Il sindaco poi è imbattibile su questo. Infatti, quando ero in amministrazione anni fa, e i rapporti non erano quelli attuali, ho anche pensato di proporgli di entrare in qualche compagnia teatrale napoletana, perché credo che il suo ruolo ideale sia quello di attore commediante”.

Una domanda che non può prescindere da questa intervista è sicuramente una riflessione sugli accadimenti che hanno visto protagonista il porto di Lacco Ameno, Il sequestro, il dissequestro, la nascita dell’azienda partecipata. Tuttavia mi sembra di capire che c’è poco alla luce…
“Ho realizzato il porto insieme alla mia amministrazione e alla comunità che mi ha sostenuto. Con la portualità e il servizio che abbiamo organizzato, abbiamo portato ricchezza al nostro comune. I miei avversari, invece, hanno speculato e mentito, accusandomi di avere interessi economici personali nel porto. Questo lo hanno scritto sui social e sui giornali. Io ho preferito tacere e lasciare che i fatti parlassero.

E i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Ovunque le aziende pubbliche che gestiscono i servizi pubblici si stanno privatizzando. Vedi Casamicciola, dove si dice che l’amministrazione voglia cedere il 51% delle quote della società che gestisce il porto a privati, cambiando così l’assetto pubblico. A Lacco Ameno, invece, facciamo il contrario, torniamo indietro di 30 anni, non alla partecipata che realizzammo negli anni duemila, forse, ritorneremo alla gestione del porto di quando c’era Giannino Monti. Poi, ci renderemo conto che dovremo ripartire da zero, ma ormai sarà tardi”.

Si sono da poco svolte le elezioni europee. Non ti abbiamo sentito, non sei intervenuto. E’ andata bene, non è andata bene…
“Ho iniziato da ragazzo con la Democrazia Cristiana e, quando questa è scomparsa, mi sono iscritto a Forza Italia. Ho fatto tutta la mia carriera politica fino a oggi, che sono consigliere comunale nel mio comune dove vivo e dove sono nato, ma a livello politico partitico non ho nessun tipo di ruolo. Che cosa ho fatto durante la campagna? Io ho votato Forza Italia, e ho consigliato di votare Forza Italia a qualche persona che me l’ha chiesto. Ho creduto in quelli che erano i valori di Forza Italia, quelli che erano gli ideali che sosteneva il Presidente Berlusconi, quello che era il programma che sosteneva Forza Italia e ci ho creduto. Sarei un incoerente se non votassi per quello che credo. Sì, ho avuto ruoli di primo piano all’interno di Forza Italia a livello nazionale, ho avuto un rapporto privilegiato con il Presidente Berlusconi e ne sono orgoglioso. Ma voto Forza Italia anche adesso che non ho nessun ruolo e che non sono stato contattato da nessuno dei vertici nazionali. Lo faccio perché mi sento di farlo, perché ci credo in quello che faccio”.

Il ruolo di Tajani dopo la morte di Silvio Berlusconi?
“Tajani è il deus ex machina del partito, controlla il 100% del partito e decide tutto lui e la sua squadra di fedelissimi. Ma credo che questo sia il sistema partitico a livello nazionale e credo che sia anche legittimo, visto che lui è il leader designato. I risultati gli danno ragione perché un partito che, con la morte del Presidente Berlusconi, molti ritenevano che scomparisse, invece cresce e si afferma. Si è ritagliato all’interno del centrodestra un ruolo ben preciso”

Ti vedremo candidato alle regionali.
“Assolutamente no”

Alle comunali?
“Il mio interesse è di lavorare con il gruppo dei miei amici per far ripartire questo paese. Lo dico con tranquillità: sono una persona che ha avuto la fortuna di ricoprire molti ruoli a livello nazionale, anche importanti, e di conoscere un mondo che altri non hanno avuto la possibilità di vivere. Sono estremamente soddisfatto e sereno da questo punto di vista e non ho nessun rimpianto, se non quello di lavorare con la mia squadra per far ripartire la nostra comunità. Io voglio bene a questo paese, e gli voglio bene davvero, non per fare teatro. Credo nelle potenzialità di questo paese, dove vivo con la mia famiglia e dove voglio continuare a stare. E voglio, con i miei amici, lavorare per mandare a casa questa amministrazione e sostituirla con un’amministrazione che possa finalmente far ripartire e sviluppare le reali potenzialità di questo territorio”.

La tua famiglia ha diversi hotel di lusso, molti ad Ischia ed uno ad Amalfi. Come va la stagione turistica?
“Il problema di fondo è che la nostra isola si trascina dietro da decenni una serie di problemi che non riesce a risolvere. Questo è il tema fondamentale che ci differenzia da altre destinazioni turistiche, a cui non abbiamo nulla da invidiare, anzi siamo molto meglio perché uniamo le caratteristiche di una destinazione turistica che offre mare, benessere e anche montagna. All’interno della nostra isola abbiamo una serie di potenzialità enormi che purtroppo si scontrano con una serie di problemi che le amministrazioni pubbliche, e in questo mi ci metto anche io, non sono mai riuscite a risolvere e a porre un serio rimedio.

Qualche anno fa si parlava del Comune unico come una soluzione a cui ho creduto all’epoca e a cui credo ancora oggi. Noi potremmo fare il salto di qualità solo con una modifica dell’assetto organizzativo della pubblica amministrazione sulla nostra isola, con una regia unica che elevi la qualità dei servizi. Credo che questo potrebbe essere una risposta concreta a una miriade di problemi che sono decenni che non riusciamo a risolvere e che, risolvendoli, ci permetterebbero di ritornare a essere veramente protagonisti anche dal punto di vista turistico, in quella che è l’economia non solo regionale ma anche nazionale. Noi ci scontriamo, e questo è un dramma, con una serie di vincoli che non ci consentono di crescere, anzi ci fanno decrescere. Questo è il dramma. Anche l’organizzazione della politica ricettiva sulla nostra isola avrebbe bisogno di una regia unica, che è vero che dovrebbe essere privata e non pubblica, ma il pubblico deve dettare le linee e le regole perché il privato possa esercitare la professione. E tutto questo non avviene e non ci consente di poter crescere, di poter reggere il passo con altre località turistiche sia campane sia nazionali che europee. Questo è il tema vero da affrontare”.

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