lunedì, Novembre 25, 2024

Casamicciola, altro grosso guaio per la vasca di colmata!

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La cooperativa “Progetto Verde” incaricata per la verifica di assoggettabilità a VIA e VINCA ha prodotto una documentazione incompleta. Rischiando di vanificare la soluzione individuata per ridurre le integrazioni richieste dalla Regione. La proroga dei termini concessa dall’ufficio regionale scade il 22 luglio e per evitare il rigetto dell’istanza Grasso ha conferito un nuovo incarico

Il Comune di Casamicciola ha dovuto fronteggiare l’ennesimo grave ostacolo nella realizzazione del progetto per la “Realizzazione di una vasca di colmata da riempire con materiale di risulta e realizzazione a mare dell’estensione dell’alveo tombato denominato Pio Monte della Misericordia con relativi adeguamenti urbanistici”. Dopo il superamento del “blocco” deciso dalla Regione per criticità nel rilascio di VIA e VincAcon l’ordinanza sindacale per gli interventi urgenti e dopo la sostituzione del geologo dimissionario, il rup ing. Gaetano Grasso si è trovato di fronte a una ulteriore “emergenza”, proprio relativa all’iter per VIA e VINCA, dovendo revocare l’incarico in precedenza affidato e conferirne altro ex novo.

A marzo scorso il responsabile dell’Area Tecnica aveva appunto affidato alla “Progetto Verde Coop.” Di Napoli il servizio di redazione della verifica di assoggettabilità a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) e VINCA(Valutazione di Incidenza Ambientale), «al fine di procedere con il proseguo delle attività progettuali e del relativo iter approvativo». Il 28 marzo la cooperativa comunicava «l’avvenuta presentazione dell’istanza n. 325 – VALPREL per via telematica sul portale “Servizi pubblici digitali di Regione Campania”».

RISCHIO ARCHIVIAZIONE

Sta di fatto che il 3 aprile l’Ufficio Speciale Valutazioni Ambientali della Regione a sua volta comunicava che l’istanza trasmessa «è irricevibile in quanto la domanda è stata prodotta attraverso il sistema digitale per le procedure ai sensi dell’art. 6, comma 9 del D.lgs. n. 152/2006 e ss. mm. ii., per il rilascio, quindi, del parere di Valutazione Preliminare della procedura da avviare ma gli allegati inviati a corredo della stessa, attengono alla procedura di Verifica di Assoggettabilità alla VIA disciplinata dall’art. 19 del D. Lgs. n. 152/2006. Pertanto, si comunica che la stessa non può essere presa in carico dallo scrivente attraverso il predetto sistema digitale ed è quindi archiviata». Un errore della società affidataria che il 9 aprile comunicava al Comune «l’avvenuta consegna di “n. 3 CD – Documentazione amministrativa, Studio preliminare ambientale”, presentata in data 08.04.2024 all’Ufficio Speciale Valutazioni Ambientali della Giunta Regionale della Campania».

Al che la Regione richiedeva integrazioni. A questo punto l’11 aprile Grasso invitava la “Progetto Verde Coop.” «a provvedere quanto prima agli adempimenti richiesti in quanto i termini previsti, al punto 4 del Decreto n. 1909 del 7 marzo 2024 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione nei territori dell’isola d’Ischia interessati dal sisma del 21 agosto 2017, sono già scaduti». E il 17 aprile la coop consegnava le integrazioni dello studio preliminare ambientale integrato con valutazione d’incidenza integrata. La Regione, dopo aver interpellato anche l’Amp Regno di Nettuno, ha continuato a richiedere integrazioni «relative a diversi aspetti del progetto».

PROGETTO “IN DIMINUTIO”

Nel frattempo con decreto del 15 maggio il Commissario Legnini «ha decretato “di abrogare le disposizioni contenute nel comma 3 del decreto n. 1909 del 7 marzo 2024 per le fasi procedimentali da completare e di disporre che la procedura venga conclusa entro i termini ordinari previsti dall’art. 19, commi 4 e 6, del D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006, fatte salve le procedure già espletate per l’acquisizione del parere di Verifica di assoggettabilità a VIA integrata con la VINCA».

Grasso a questo punto richiama «i diversi incontri, sia in presenza che da remoto, finalizzati a redigere soluzioni progettuali condivise». Alla fine «è stato prodotto un progetto modificato “in diminutio”, in modo da rendere non necessarie alcune integrazioni richieste» e a fine maggio «con il supporto degli approfondimenti effettuati dal Prof. Pianese, è stata elaborata una soluzione idonea» a superare l’impasse. Tutto risolto? Niente affatto! Il 6 giugno il Comune ha richiesto la sospensione dei termini per un periodo di 45 giorni, per consentire la presentazione delle integrazioni e dei chiarimenti richiesti. Gli elaborati per il progetto “in diminutio” sono stati trasmessi alla Regione, al Commissario e alla cooperativa incaricata.

La proroga richiesta è stata concessa dalla Regione, ma avvertendo che «qualora entro il termine stabilito della sospensione concessa ovvero entro il giorno 22/07/2024, il proponente non depositi la documentazione integrativa, l’istanza si intenderà respinta e ne sarà data comunicazione a codesto proponente e a tutti gli enti e le amministrazioni interessate, fermo restando che l’archiviazione avrà effetto dalla decorrenza del termine stabilito per la trasmissione delle integrazioni e sarà irrevocabile».

REVOCA DELL’INCARICO

A fronte dell’“ultimatum” regionale, il 27 giugno la “Progetto Verde” ha comunicato al Comune che «tre criticità rendono difficile la relazione e aggiornamento dello studio preliminare con la VINCA, pertanto, se non si risolvono nel breve periodo (sette giorni da oggi) mi trovo costretto a rimettere il mio mandato». E l’11 luglio la stessa cooperativa ha richiesto nuovamente l’invio degli elaborati già trasmessi il 20 giugno!

Solo dopo diversi solleciti da parte di Grasso, «visti l’imminente scadenza, in data 11/07/2024 la Progetto Verde Coop. ar.l. ha trasmesso una bozza della valutazione di incidenza richiesta», riferisce il rup. E dopo la verifica della bozza, ha ritenuto di revocare l’incarico alla cooperativa napoletana «fermo il reciproco riconoscimento dei rispettivi diritti, visto “le imprecise e superficiali informazioni fornite, nonché l’incompletezza della documentazione che potrebbero comportare l’improcedibilità dell’istanza e di conseguenza il rallentamento dell’iter dell’appalto e un notevole danno arrecato all’Ente”». Un guaio grosso, appunto.

Infatti risulta palese, evidenzia sempre Grasso, che la coop incaricata non potrà rispettare il termine perentorio del 22 luglio (in realtà in determina ha riportato 22/04/2024, ma i ripetuti intoppi hanno evidentemente causato un errore da confusione…). La revoca era dunque inevitabile per evitare la decadenza dell’istanza. Per cercare di rispettare quel termine, il responsabile dell’Area Tecnica ha celermente affidato ad un nuovo professionista specializzato lo studio relativo alla verifica di assoggettabilità a VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale) nell’ambito progetto “in diminutio”. La scelta è caduta sullo Studio Tecnico Dottore Agronomo Pietro Santarpia di Pompei. Si riuscirà ad evitare ancora una volta lo stop regionale all’importante progetto per il waterfront di Casamicciola? I tempi sono ora veramente strettissimi.

Danno grave

«… le imprecise e superficiali informazioni fornite, nonché l’incompletezza della documentazione che potrebbero comportare l’improcedibilità dell’istanza e di conseguenza il rallentamento dell’iter dell’appalto e un notevole danno arrecato all’Ente»

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