Geppino Cuomo| Inizia con notevole, superficiale ritardo che l’importanza dell’evento non meriterebbe. Manca il sindaco! Enzo Ferrandino capisce al volo la situazione e cerca di alleggerire l’atmosfera sostenendo che aveva chiesto di iniziare anche senza di lui. Evidente che i responsabili non se la sono sentita. Inizia la presentazione alla buona, senza preamboli facendo introdurre l’argomento direttamente al primo cittadino. Di certo al sindaco non manca la parola e a braccio illustra quello che già si sapeva, tirando in ballo un po’ la tradizione della Festa che gli viene incontro, visto che anche nel ristorante Cocò arriva la pioggia che all’esterno sta scatenando una delle famose scossure di Sant’Anna.
A guardarsi intorno, in pratica ci sono solo addetti ai lavori, giovanissimi studenti tirati in ballo per nuovi progetti scolastici con la realizzazione di bozzetti ipotetici e forse mai realizzabili in un evento che forse fino ad un mese fa nemmeno sapevano cosa fosse, qualche volenteroso insegnante a sostenerli e Salvatore Ronga che poi ne spiegherà gli sforzi e la finalizzazione, che da come ne ha parlato crede fermamente in questa iniziativa. Ci sono i costruttori delle barche, i cui pensieri vanno più alle zattere in mare che corrono rischi seri per il mare mosso che alla presentazione dell’evento. E poi giornalisti piuttosto annoiati ma doverosamente presenti. La signora Elena Mazzella coordina, ma si limita a passare la parola al sindaco, il sindaco la passa all’ormai veterano della manifestazione Di Vaia e quest’ultimo si defila facendo parlare Carmen Cuomo.
Quale sia la funzione di Carmen la si intuisce, perché nessuno lo dice. Evidentemente è la conduttrice della prossima Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna. Evidentemente è così, visto che illustra tutto lei, dai bozzetti degli studenti agli ospiti che vi saranno durante la manifestazione. Dalla Star Bruno Barbieri, sempre più lontano dai fornelli e sempre più presente sul piccolo schermo, chiamato a dare lustro all’evento, alla piccola (ma Carmen dice che è già una grande) quindicenne Marta Viola, che intratterrà col canto negli intervalli della sfilata. Dà un senso ad un filo conduttore proiettato verso un aspetto culturale Salvatore Ronga.Un progetto scolastico in cui è stato inserito un percorso per la rinascita della Festa. Non si spera in riscontri immediati, ma almeno si è iniziato a promuovere l’iniziativa che potrebbe anche dare un risvolto positivo se seguito e curato con entusiasmo.
SOLO QUATTRO BARCHE
Le Barche in gara sono solamente quattro. Vengono presentate come se fossero il numero giusto, ma sappiamo tutti che per la Festa di Sant’Anna è un numero insufficiente, il minimo indispensabile per giustificare lo spettacolo che si promette. Saranno all’altezza della tradizione? Difficile dirlo, dai bozzetti presentati non sembra essere una delle edizioni da far passare alla storia, ma chi conosce le difficoltà intrinseche, sa che anche solamente quattro barche di questi tempi rappresentano un miracolo. La Festa nella sua essenza è praticamente “fatta” dalla sfilata delle barche, dall’incendio del Castello e dai fuochi. Bene, alla presentazione dell’evento si è parlato solo delle barche, del resto niente, tutto dato per scontato.
Qualche parola probabilmente andava detta sulla formula del concorso di quest’anno, per quanto riguarda i premi alla prima classificata. Invece si è detto solo dei premi presenti come negli ultimi tempi, ovvero il premio Nerone, il premio Funiciello, il premio Domenico Di Meglio, il premio Andrea Di Massa, il premio Mario Mazzella e le modalità canoniche di assegnazione. Dei fuochi nemmeno un accenno. Di chi presenta la manifestazione neppure. Si è resa nota la giuria, composta da persone certamente di gran lustro, ma che conosciuta in anticipo dà sempre adito ad essere avvicinata per la solita raccomandazione. Ma queste erano prudenze adottate nel tempo che fu, nella nostra contemporaneità chi volete che abbia voglia di corrompere una giuria per una barca allegorica.
ASSENZE E DIMENTICANZE
Pare che sia stata tolta dal palinsesto la voce per eccellenza della manifestazione. Una certezza, come la colonna sonora dell’incendio del Castello. Non ascolteremo la voce calda e possente di Beppi Banfi e non usufruiremo della sua esperienza trentennale, ma nella vita tutto cambia. Cambierà qualcosa anche nell’allestimento, almeno sotto l’aspetto sentimentale, visto che non ci sarà più l’esperto Angelo Banfi che ci ha lasciati definitivamente pochi giorni fa, almeno lui una citazione l’avrebbe meritata. Chi è la ditta che allieterà con i fuochi la Festa? Non si sa, è sfuggito agli organizzatori farne menzione, ma crediamo che comunque si faranno.
Non è Sant’Anna senza polemiche, ebbene in piazza non ce ne sono, forse la gente non ha tempo di pensare alla Festa di Sant’Anna e di polemizzare, le preoccupazioni della vita evidentemente sono altre. L’occasione in questi giorni l’ha fornita il collega Antonio Lubrano di Ischiamondo che, da suoi personalissimi studi, ha dedotto che non si tratta della 92esima edizione, come tutti sostengono per un naturale copia e incolla, ma solamente dell’80esima.Lubrano si sbraccia e si dimena, ma nessuno presta orecchie ed attenzione alla sua “verità”. Nessun accenno sull’argomento, anzi i più attenti hanno sentito il sindaco parlare di novantaduesimo compleanno della festa. Nemmeno questa, come polemica ha preso la scena.