martedì, Gennaio 21, 2025

Sant’Anna più “zattere” che barche… Fuochi salvati last minute, assenze e polemiche…

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11 zattere non autorizzate hanno messo a rischio i fuochi pirotecnici. I fuochi sparati dal pontile salvati last minute: oltre alle sei autorizzate erano state piazzate altre 11 zattere “abusive”. L’assenza del gruppo di Gianluca Trani e la polemica della quarta classificata...

I giorni dopo Sant’Anna sono sempre quelli più caldi. Quelli della polemica, dello scaricabarile, delle “zelle” che emergono. La 92a edizione della Festa di Sant’Anna ne ha riservata diverse.
Partiamo dalla prima, quella più politica. Non è passata inosservata ai più la mancanza del gruppo di Gianluca Trani alla sera del 26 luglio. Mentre erano tutti in prima fila, come sempre, tra l’altro, al concerto di Alex Britti, per la maggioranza di Enzo Ferrandino non c’è stata la foto di gruppo sotto al Castello Aragonese.

Un’assenza, quella del gruppo di Trani che lascia molto pensare. Ufficialmente abbiamo ricevuto una giustificazione in pieno stile democristiano che non regge al confronto. Una pezza a colori di piccolissima dimensione rispetto allo squarcio del vestito. Niente “storia”, niente intervista, niente foto con il Castello. Il motivo? Sarà figlio dell’ultima riunione di maggioranza sul destino delle Terme? Sulle nomine per il Nucleo di Valutazione? Sulle nomine degli ausiliari del traffico o, invece, sul futuro del vecchio mercato di Via Buonocore? Lo scopriremo presto.

Veniamo alla festa. Come vi abbiamo raccontato nell’editoriale di domenica mattina, alle 20.30 tutta la zona del Castello Aragonese che fa riferimento a Giovanni Mattera non era ancora pronta per l’incendio del Castello Aragonese. Un ritardo? Un problema con i controlli? La verità è venuta a galla (per restare in tema).

La Capitaneria di Porto di Ischia, nell’ambito dell’ordinanza numero 96 con riferimento alla “92ª Edizione “Festa a Mare agli Scogli di S. Anna” – Spettacoli pirotecnici nello specchio acqueo a ponente rispetto l’istmo del Castello Aragonese” aveva preso nota dell’istanza presentata dalla ditta PSC FIREWORKS SRLS intesa ad ottenere l’emanazione dei provvedimenti di competenza per l’effettuazione di uno spettacolo piro-musicale in mare per i giorni 26 e 27 Luglio 2024. La stessa ditta, la PSC FIREWORKS Srls richiedeva ed otteneva l’autorizzazione al posizionamento di ancoraggi di n° 6 (sei) zattere galleggianti a 200 mt. a ponente del pontile aragonese con boe di segnalazione rosse per il giorno 25/07/2024 con rimozione il giorno 27/07/2024.

Dai controlli, però, verso le 18.00 i mezzi a mare impegnati nelle attività di controllo della sicurezza della manifestazione (tra l’altro eseguiti nel migliore dei modi con un’ottima intesa tra i mezzi della Guardia Costiera e della Polizia di Stato, presente anche con diverse moto d’acqua) hanno ritrovato posizionate a mare ben 11 zattere non omologate e non autorizzate con tanto di materiale pirotecnico installato e pronto per essere sparato. Da quel momento sono iniziati i dolori di pancia per gli organizzatori. Se ci fosse stato uno speaker avrebbe intonato la famosissima hit (per noi boomer) “c’è da spostare da …una zattera”. Nelle ore concitate dei controlli e del pre-festa, tuttavia, si è riusciti ad formulare un’autorizzazione diversa e last minute. Le 11 zattere “abusive” sono state fatte rientrare a terra e il materiale pirotecnico è stato installato sul pontile. Piccola storia triste di chi prova ad improvvisare durante un evento come quello che dovrebbe essere la Festa di Sant’Anna.

LE ACCUSE DEL PIDA
Il 2024 non è il 2022. In giunta non c’è più Paolo Ferrandino e la barca realizzata dall’Associazione PIDA termina quarta su quattro. Senza voler indugiare troppo sul cambio in giunta, ecco le accuse dell’associazione ad altri membri dell’organizzazione di Sant’Anna.

“L’errata e colpevole (chi c’era alla guida ed in base a quale regole ha deciso?) gestione della gara da parte della regia. Hanno dato il via quando eravamo ancora a terra mentre agli altri hanno dato tempo di posizionarsi e soprattutto, visto il problema dell’ancora, non ci hanno fatto ripartite mentre al vulcano l’hanno concesso. Quasi metà della rappresentazione è stata negata agli spettatori, la barca è stata ferma e lontana da tutti per 8-9 minuti facendo annoiare lo spettatore che non vedeva e capiva. È ingiusto e ci ha penalizzato enormemente. Dopo è stata una corsa contro il tempo (oltre che contro le avversità elettriche).

“I due incidenti, il primo non dipeso noi, ovvero la mancata liberazione dall’ancora (prima di salpare avevamo fatto notare a chi gestiva il traino le cime che avremmo liberato); Per il secondo invece abbiamo il dubbio della colpa, all’accensione dei gonfiatori delle sfere il gruppo di continuità ha ceduto (forse) per eccessivo assorbimento (ma forse per una spina in corto) e mandato in tilt tutta l’elettronica della gestione luci facendo saltare un sacco di effetti. Nominalmente il gruppo era sovradimensionato di 1KW di picco rispetto al necessario”.
L’ultima stoccata è alla giuria: “Per la votazione della giuria principale saremmo curiosi di sapere come è andato il punteggio e quali i driver (motivazioni). Non ne comprendiamo il risultato, sarà un nostro limite.”

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