Il Comune di Barano d’Ischia ha approvato e attivato un progetto di telelavoro domiciliare per i dipendenti che ne facciano richiesta in base ai requisiti previsti. Il progetto della durata di due mesi al momento vede come destinataria la responsabile del Settore V arch. Agnese Cianciarelli. Nella determina adottata la responsabile del Settore II – Servizi Demografici dott.ssa Iolanda Chiara Buono fa riferimento alla normativa di riferimento sul lavoro agile e alle linee guida «finalizzate a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti». Dopo la fine della pandemia – che aveva costretto ad adottare il cosiddetto “smartworking” -, il ministro per la Pubblica Amministrazione ha comunque confermato tale possibilità per motivi di salute, personali e familiari.
Il Comune di Barano si è adeguato procedendo «ad una regolamentazione del lavoro agile (in precedenza “smartworking”) e del lavoro da remoto (in precedenza “telelavoro”), al fine di adeguarne il contenuto alle suindicate nuove disposizioni». E la Giunta ha approvato il Regolamento della “Disciplina del Lavoro a distanza”. L’arch. Cianciarelli per motivi personali ha fatto richiesta di attivazione del progetto di lavoro da remoto per due mesi, che prevede la prestazione lavorativa a distanza per 4 giorni a settimana ed un giorno di lavoro in presenza.
Il progetto in futuro potrà essere attivato ovviamente anche per altri dipendenti che ne facciano motivata richiesta. In via generale, infatti, tra le finalità viene indicato che «alla base del presente progetto vi sono oggettive esigenze funzionali del Comune di Barano d’Ischia». Aggiungendo: «Il punto centrale è che il telelavoro è comunque vantaggioso per la Comune di Barano d’Ischia poiché consente ad essa di avvalersi a tempo pieno di questi lavoratori, recuperando preziosa forza lavoro. La possibilità di lavorare a domicilio inoltre consente al lavoratore di salvaguardare un adeguato livello di informazione, partecipazione e di crescita professionale e di sviluppare alcune competenze professionali, come l’iniziativa e il problemsolving».
Tra gli obiettivi dei progetti di telelavoro vengono ancora indicati: «Mantenere in servizio lavoratori esperti nei periodi in cui avrebbero diritto a periodi di congedo parentale o a periodi di aspettativa/congedo per motivi personali o di famiglia, oppure dare soluzione a problemi logistici; Ridurre gli spostamenti fisici di alcuni dipendenti migliorando la situazione generale del traffico e dell’inquinamento; Migliorare gli standard qualitativi di vita dei dipendenti, consentendo pari opportunità di lavoro tra soggetti diversi e maggiore possibilità di presidio familiare». Al termine della durata prevista, «si valuterà l’opportunità di procedere a eventuali modifiche e integrazioni anche tenendo conto della valutazione dei risultati raggiunti».