L’Ischia Calcio fa il suo debutto con una vittoria in rimonta contro l’Acerrana, a Casalnuovo esultano i ragazzi di Enrico Buonocore che accedono ai trentaduesimi di finale della Coppa Italia di Serie D. Ora la testa va alla sfida di campionato, al Fanuzzi di Brindisi.
Zandri 6.5 – È la prima gara tra i grandi, ma non può assaporare il clima del Mazzella. Si presenta con una grandissima parata sulla conclusione da posizione ravvicinata di Ndiaye, poi non è impeccabile sul destro dalla distanza dell’esterno granata che vale il momentaneo vantaggio. Nel complesso buona prestazione per il classe 2006, protagonista anche nel finale con una serie di parate salva-risultato.
Florio 6.5 – Non è una domenica semplice per il terzino ischitano che deve fare i conti con un’ala dalla notevole qualità tecnica, oltre ai soliti numeri di fantasia (Laringe, ndr). Eppure il laterale gialloblù, al netto di qualche passaggio a vuoto, complice una condizione fisica non ottimale, tiene bene e concede relativamente poco dalle sue parti. In fase offensiva replica quanto visto lo scorso anno, con accelerazioni sulla fascia e ingressi costanti per vie centrali.
Pastore 6 – Una domenica non semplice per il colosso, chiamato a limitare le giocate di Samb. Soffre la fisicità del centravanti ospite, con il tempo riesce a trovare la chiave giusta per anticiparlo o per limitargli lo spazio. L’ammonizione complica il match, ma è attento e pulito negli interventi successivi. Quando l’Acerrana si muove tra le linee qualche problema lo crea, sui palloni aerei è dominante.
Mattera Giu. 7 – Un ritorno in grande stile per il centrale isolano, subito in campo per l’esordio stagionale. È il migliore per quanto riguarda il reparto arretrato isolano, guida i compagni con esperienza e leadership. Si fa sentire altresì sugli avversari, mordendo le caviglie e andando a fermare le iniziative al limite dell’area. Lampi di solidità, è l’innesto giusto che consente alla squadra di fare l’upgrade.
Mattera Gio. 6 – La scorsa stagione è stata difficile a causa dei diversi infortuni. Quest’anno parte nel roster dei titolari, ma si nota una condizione non ancora al top. E dalle sue parti si muove uno degli esterni più forti dell’ultimo campionato di Eccellenza, Ndiaye. Commette una sola leggerezza attorno al quarto d’ora di gioco con una lettura non perfetta sulla sventagliata dello scatenato Laringe. Poi personalità e caparbietà per il jolly di Buonocore.
Giacomarro 6.5 – La sua conferma è uno dei colpi dell’estate dell’Ischia. Dai suoi piedi partono le azioni migliori, si incarica della battuta dei calci piazzati ed è un valore aggiunto in proiezione offensiva. Non fa mancare il suo contributo in copertura, dunque è un elemento imprescindibile e che svolge un ruolo da collante tra i vari reparti. Lascia il campo nel finale, stremato ma con una prima prova di grande cuore (90’ Chiariello s.v.).
Maiorano 6 – Importante pure la permanenza del mediano, prezioso per l’equilibrio dei gialloblù. Il primo tentativo verso la porta di Rendina è proprio il suo, ma l’esecuzione è da rivedere. Lotta in mezzo al terreno di gioco e fa da filtro, dopo l’affondo iniziale la formazione granata è obbligata a provarci dalla distanza (46’ Trofa 7.5 – Quali altre parole spendere per il capitano? Giocatore totale. Sembra un giovanissimo con la voglia di emergere. Eppure può vantare una carriera straordinaria. Non si accontenta, corre e pressa. Si inventa un gol spettacolare dal limite dell’area con una parabola che sorprende il portiere. Poco dopo dribbla i difensori e sfiora la doppietta. Strepitoso).
Quirino 6 – Completa il pacchetto di centrocampisti isolani. Gioca da mezzala sinistra, si propone in aiuto degli attaccanti e ripiega quando l’azione lo richiede. La lucidità lo tradisce in alcune circostanze, la brillantezza non è delle migliori. Da una sua iniziativa nasce la rete del pari. Si accomoda in panchina a metà ripresa (69’ Arcamone 6 – Torna dopo la parentesi al Taranto e trova subito minuti preziosi).
Battista 7.5 – È l’esterno d’attacco scelto dal direttore sportivo Lubrano per potenziare il reparto offensivo di mister Buonocore. In poche parole deve raccogliere la pesante eredità lasciata da Baldassi. Come si presenta? Con una botta terrificante che vale l’1-1 e con l’assist al capitano nel secondo tempo. Il suo mancino a fine prima frazione è un qualcosa di spettacolare per coordinazione, precisione e forza.
Favetta 6 – È un attaccante di categoria, ne era consapevole il club al momento del suo acquisto. Bravo tecnicamente, fisicamente strutturato, sempre nel vivo della manovra, il nuovo centravanti dell’Ischia – non ancora in una condizione super – costruisce diverse occasioni e spreca qualche opportunità. Il suo apporto è comunque totale (78’ Talamo 6 – Una staffetta che conferma le qualità offensive della squadra, però ha pochi minuti a disposizione per poter incidere).
Gadaleta 6 – Deve integrarsi nei meccanismi, ma la sua è una prestazione positiva. Dialoga con l’amico Quirino, cerca di innescare i colleghi di reparto e tenta pure un paio di spunti personali. Con lavoro e tempo diventerà un elemento utilissimo nelle idee e nei concetti dello staff (69’ D’Anna 6 – Buon impatto con la gara e una ripartenza, sfumata, che mette in affanno gli ospiti).
Buonocore-Corino 6.5 – La squadra è solo alla prima uscita ufficiale, dal punto di vista atletico necessita di altre settimane di preparazione. Eppure con applicazione e qualità l’Ischia riesce a ribaltare l’Acerrana e a conquistare l’accesso alla fase successiva di Coppa Italia di Serie D. La vittoria arriva anche con i cambi dalla panchina.