I muri della Biblioteca Antoniana potrebbero nascondere antichi affreschi. Una scoperta avvenuta casualmente ha indotto l’Amministrazione comunale di Ischia ad attivarsi per le opportune verifiche e l’eventuale recupero di preziose testimonianze artistiche che andrebbero ad arricchire il nostro patrimonio. Le verifiche saranno eseguite da una esperta del settore e d’intesa con la Soprintendenza. La delibera di Giunta che fornisce indirizzi ai responsabili degli uffici competenti riassume in premessa la storia dell’immobile: «Il Comune di Ischia è proprietario dell’edificio che ospita la Biblioteca Comunale Antoniana, sede della raccolta libraria e di numerose attività culturali durante l’intero arco dell’anno.
La Biblioteca, ubicata nella contrada Mandra, occupa alcuni ambienti che formavano parte del Convento dei francescani, costruito al lato della Chiesa di Sant’Antonio, complesso del XVIII secolo, su una prima edificazione del XIII secolo. La Biblioteca inaugurata nel 1956 è stata aperta al pubblico dopo lavori di adeguamento eseguiti dal Comune nel 2001». Ebbene, quest’anno «è avvenuta la scoperta casuale di frammenti di colore sotto le tinteggiature di una delle sale laterali della Biblioteca, apparsi in seguito ad una infiltrazione di umidità». Di qui la decisione di procedere, «previa intesa con la competente Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio e per il Patrimonio, Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Napoli e Provincia, alla preliminare verifica di preesistenti decorazioni murali di interesse».
Per realizzare tale iniziativa il Comune si avvarrà della disponibilità gratuita della “M.C.M.” di Monica Martelli Castaldi, «esperta di Conservazione e restauro di Beni Culturali- Interventi, progetti, studi e ricerche, in considerazione della sua vasta esperienza di restauro di pitture murali su monumenti nel territorio dell’ isola di Ischia egià incaricata di analoghi interventi nel corso della campagna di restauro condotta tra il 2011 e il 2023 presso la Torre di Sant’Anna detta di Michelangelo di proprietà comunale».
Verrà eseguito un sopralluogo con saggi «sia al dipinto murale della sala conferenze che presenta alcune criticità di conservazione, sia alla sala attigua con indicazione delle tecniche di esecuzione». Il tutto «al fine di verificare la possibilità di condurre interventi volti alla ricerca di preesistenti decorazioni murarie di interesse». L’obiettivo, ribadisce la Giunta, è quello di «verificare o escludere la esistenza di preesistenti decorazioni murali di interesse storico artistico, anche al fine di verificarne la fruibilità da parte del pubblico». Gli ulteriori passaggi sono stati demandati ai responsabili dei Servizi Cultura e Patrimonio.