Che l’amministrazione di Enzo Ferrandino sia sempre più sotto scacco del suo collega casamicciolese lo sappiamo tutti e lo dimostrano le dichiarazioni di questo o quel consigliere comunale giosidipendente, pronti a far apparire quella di Gianluca Trani come una futura candidatura ormai ampiamente condivisa e consolidata, quando tutti sono perfettamente consapevoli di come il nome dell’attuale presidente del consiglio comunale risulti tutt’altro che gradito a buona parte della maggioranza/minoranza di Via Iasolino. Quel che più dispiace, però, è che Enzo Ferrandino continua a dimostrarsi tutt’altro che all’altezza di affrontare obiettivi di indiscutibile interesse pubblico e, soprattutto, che toccano da vicino un futuro non più tanto remoto per la nostra realtà locale. E non lo dico certo per la mera quanto legittima contestazione dei tifosi dell’Ischia che, con il loro ultimo striscione, hanno ricordato al sindaco d’Ischia che l’incapacità di gestire per tempo i lavori per il manto erboso del “Mazzella” coincide con lo stesso e identico modus operandi adottato per la ormai “fu” piscina comunale.
In questi giorni abbiamo avuto modo di apprendere da più di una fonte giornalistica dei lavori che da qui a un mesetto interesseranno l’ex liceo Scotti di Via Michele Mazzella, oggi sede dell’Istituto “Mennella”. Un progetto anche interessante e oneroso (circa sei milioni di euro), che prevede, a quanto pare, la demolizione e la ricostruzione pressoché totale dei vecchi fabbricati ormai fatiscenti. Vien da sé che l’attuale sede del “turistico” locata in quel di Forio, naturalmente, trasferirà in futuro le sue attività ad Ischia. Così come, nel corso degli ormai imminenti lavori alla scuola-mercato di Lacco Ameno, i nuovi spazi acquisiti al Polifunzionale di Ischia saranno impegnati dalle classi di quel plesso ormai fatiscente.
Naturalmente né a Enzo Ferrandino né al suo predecessore Giosi, primo attuatore della vendita dell’ormai snaturato Polifunzionale all’allora Provincia di Napoli, è mai passato per la mente di analizzare con criterio quello che conseguirà a questo tipo di -per così dire- programmazione: per essere sintetici, escludendo il “Mattei” di Casamicciola, tutte le scuole superiori dell’isola d’Ischia si concentreranno nel Comune capoluogo, con tutto quello che ne conseguirà in termini di sovraffollamento e aumento del traffico veicolare. E come se non bastasse, su Via Michele Mazzella il “casino” derivante dall’imbuto ai Pilastri, dalle due nuove rotonde e dal restringimento della carreggiata alla Piripissa dopo la costruzione dei marciapiedi, completeranno il trasferimento sulle nostre strade di un manicomio a cielo aperto ancora peggiore di quello a cui quotidianamente già assistiamo e su cui, come sempre, nessuno apre bocca.
