martedì, Ottobre 1, 2024

Procida presenta “Ecosistema Palazzo d’Avalos”: al via progetto di valorizzazione dell’ex carcere

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Sabato 26 ottobre alle 16.00 nella sala consiliare del Comune riflettori accesi, con una conferenza rivolta alla cittadinanza, sul percorso sostenuto da Fondazione CDP: previsti il ripensamento del piano terra, un lavoro di catalogazione, la realizzazione di un corto, performance teatrali e formazione per le guide turistiche

Da contenitore di storia a generatore di cultura: il complesso di Palazzo d’Avalos, simbolo ultrasecolare dell’isola di Procida, accoglie un nuovo progetto di valorizzazione, con una serie di azioni volte a dare nuova linfa a uno dei principali attrattori del territorio, già affascinante edificio rinascimentale, poi sito reale dei Borbone e infine carcere, è racchiusa l’ultrasecolare storia del borgo di Terra Murata.  

Sarà presentato alla cittadinanza sabato 26 ottobre, alle 16.00, nella sala consiliare del Comune di Procida, “Ecosistema Palazzo d’Avalos”, il progetto con il quale Cooperativa onlus Immaginaria, aggiudicataria del bando Ecosistemi Culturali, sostenuto da Fondazione CDP – ente non profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti e la cui direzione è affidata a Marco Lauro e Valentina Schiano Lo Moriello.
Ai saluti istituzionali di Dino Ambrosino, sindaco di Procida, e Rosanna Romano, dirigente per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania, faranno seguito gli interventi di Claudio Quaternato, project manager “Ecosistemi culturali” per Fondazione CDP, Antonio Carannante, assessore alla valorizzazione di Terra Murata, Claudio D’Agostino, presidente di Immaginaria cooperativa sociale onlus, e Marco Lauro, project manager di “Ecosistema Palazzo d’Avalos”.

Saranno cinque le azioni previste del progetto.
La prima riguarda la catalogazione del patrimonio materiale del Palazzo: scarpe, divise, letti, materassi e scaffali, registri e documenti che raccontano la storia dell’ex penitenziario, la vita e le storie delle persone che per quasi due secoli l’hanno vissuto, ad oggi sistemati lungo il percorso di visita, saranno oggetto, per la prima volta, di una catalogazione che restituisca un inventario utile per successive attività di ricerca storica e demo-etnoantropologica.
Sono inoltre previsti: la creazione di un cortometraggio che racconti le aree inaccessibili del Palazzo, favorendo una fruibilità virtuale; la creazione di un allestimento storico definitivo del piano terra, con un percorso di visita chiaro, leggibile ed intuitivo; una serie di laboratori di storytelling e public speaking espressamente rivolto alle figure volontarie dell’associazione Palazzo d’Avalos, partner del progetto, che si occupa oggi della gestione delle visite guidate e degli ingressi dei visitatori al Palazzo. 

Non ultimo, il progetto prevede un ciclo di performance teatrali che trasformeranno il Palazzo in un palcoscenico ed arricchiranno il percorso di visita, con il coinvolgimento di attrici ed attori dell’isola. L’iniziativa è stata selezionata da Fondazione CDP attraverso il bando “Ecosistemi culturali”, ideato per promuovere progetti capaci di arricchire il patrimonio artistico e paesaggistico di territori dove l’offerta è carente, promuovendo la creazione di ecosistemi culturali resilienti e sostenibili in Comuni con meno di centomila abitanti e in zone rurali. Al progetto “Ecosistema Palazzo d’Avalos”, che si svilupperà in un periodo di 18 mesi, sono state assegnate risorse per 125.000 euro.

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