Il 3 ottobre 2024 alle ore 17,30 presso la Biblioteca Antoniana di Ischia sarà presentato il saggio Ladri di persone. Storie di plagiari e di plagiati di Marco Provera (Meltemi editore, 2024). Con l’autore – giurista di formazione ma con interesse per la storia sociale e delle istituzioni politiche – dialogheranno lo storico Pierluigi Totaro, l’antropologo Ugo Vuoso e la psichiatra e psicoterapeuta Emilia Cece.
L’incontro, introdotto dalla direttrice della biblioteca Lucia Iannicelli, sarà moderato dal giornalista e divulgatore Ciro Cenatiempo, presenze familiari al pubblico isolano e referenti di numerose iniziative culturali.
Il volume, rigorosamente documentato ma accessibile anche al lettore non specialista, racconta la storia del reato di plagio nell’Italia contemporanea, ricostruita attraverso sentenze, cronache giudiziarie, atti parlamentari e documenti d’archivio, dalle codificazioni preunitarie sino ai disegni di legge sulla manipolazione mentale degli inizi del nostro secolo, con spunti di diritto comparato.
Al di là delle storie di vita che emergono dai documenti processuali e dalle sentenze, l’autore si propone di indagare il contesto più propriamente politico di quelle vicende e, in controluce, le trasformazioni che la cultura giuridica, le istituzioni ed il costume attraversano nell’Italia repubblicana. Sullo sfondo, il tentativo di attraversare il confine fra storia sociale e dimensione giuridica, descrivendo la complessa interazione fra norma giuridica, esegesi dottrinale ed applicazione giudiziaria che dà luogo al c.d. “diritto vivente”.
Marco Provera (Torino 1957), dopo gli studi di giurisprudenza ha esercitato l’avvocatura, occupandosi anche, pro bono, di migranti e protezione internazionale. Laureato in relazioni internazionali e storia contemporanea, ha compiuto diversi viaggi e soggiorni di studio in America Latina. Ha pubblicato in volume Opus incertum. Il diritto possibile (1998). Curatore (con Maria Abbruzzese) degli atti del convegno su La riforma del processo amministrativo, di cui ha tenuto la relazione introduttiva (1999). Suoi il contributo “Michele Coppino e José Pedro Varela: vite parallele di due padri della scuola moderna”, in Tempi e luoghi di (de)formazione. Atti del XXXIV Convegno Internazionale di Americanistica (2012) e la ricerca sulle periferie di Montevideo dal titolo Istantanee di un quartiere: le maestre del Borro (2013).
