mercoledì, Ottobre 16, 2024

Forio 2 dice no a lasciare i ragazzi di Serrara. Gli organi collegiali provano ci provano. Ma…

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il collegio dei docenti e il consiglio di istituto dicono no alla proposta di Irene Iacono. Tanta confusione e una ingiusta accusa di scarsa professionalità al Comprensivo Baldino viene fuori dai documenti di Forio 2. Qualche bugia sul futuro degli alunni e quel senso di "saccenza" che ritorna e che fa male alle istituzioni

Verrebbe da dire chi è causa del suo mal pianga se stesso. La decisione della giunta di Irene Iacono si staccare il cordone con il Comprensivo Forio non è stata accolta favorevolmente dalla comunità scolastica guidata dalla reggenza della Di Guida. Una reggenza, appunto, e una lontananza che ha lasciato in balia dei soliti crocicchi che fanno male alla scuola dell’isola (come accadeva nel Circolo di Barano) e che ha fatto traboccare il bicchiere ormai pieno di sufficienze organizzative, di gestioni approssimative e di ragionamenti volti a singole visioni ed interesse di qualche singolo che non della comunità scolastica. Soprattutto futura. Nella sostanza per gli studenti non cambia nulla. Anzi, forse migliora.

Ma veniamo ai fatti di questo caldo settembre appena passato. La comunità scolastica del circolo Forio 2 è stata scossa, come detto, dalla proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale riguardante la riorganizzazione della rete scolastica. Questa proposta, che prevede l’accorpamento di tre plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo “Don Vincenzo Avallone” all’Istituto Comprensivo “Anna Baldino”, ha suscitato un acceso dibattito tra docenti, genitori e amministratori locali.
Con lo stupore di chi non sa cosa sia successo durante l’estate e con la saccenza di chi crede che la privacy sia un argomento da sventolare alla bisogna, chiudendo la porta in faccia a chi, di fatto, dovrebbe dire l’ultima parola, al Forio 2 si sono riuniti il collegio dei docenti e quello di Istituto e dalle successivi riunione è nato un documento di protesta contro la decisione della giunta di Serrara Fontana che, come accade da anni, non agisce mai sull’impulso del momento, ma valuta, ragiona e prende decisioni e posizioni. Come in questo caso


Le Motivazioni della Proposta
La proposta dell’Amministrazione Comunale di Serrara Fontana è stata motivata principalmente dal calo demografico registrato nel comune. Secondo i dati, il numero di alunni nei plessi scolastici di Fontana, Succhivo e Serrara è diminuito significativamente negli ultimi anni. Tale calo demografico ha portato l’amministrazione a considerare l’accorpamento come una soluzione per ottimizzare le risorse e garantire un’offerta formativa più sostenibile. Tuttavia – secondo gli organi collegiali di Forio 2 – la proposta non sembra tenere conto delle specificità locali e delle esigenze della comunità scolastica. Come se il Sindaco di Serrara Fontana non conoscesse la realtà nella quale in cui vive o come se il vicesindaco Caruso non avesse figli in età scolastica. La Delibera di Giunta del Consiglio Comunale di Serrara Fontana del 23 settembre 2024, pubblicata da “Il Dispari”, ha sottolineato l’importanza di una riorganizzazione, ma non ha adeguatamente consultato le scuole coinvolte nel processo sottolineano i collegi di Forio 2.

Mancanza di Consultazione e Coinvolgimento
Una delle principali criticità della proposta – secondo docenti, personale ATA e genitori – è la mancata consultazione degli organi collegiali delle scuole interessate. Né l’Istituto Comprensivo “Don Vincenzo Avallone” né l’Istituto Comprensivo “Anna Baldino” sono stati preventivamente informati della proposta per le opportune valutazioni. Questo rappresenta una violazione delle “Linee-guida dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa anno scolastico 2025 26” approvate dalla Regione Campania con DGR n. 315 del 24 giugno 2024. Tali linee-guida prevedono, infatti, la preliminare acquisizione delle delibere delle scuole coinvolte nel processo di riorganizzazione (articolo 3, comma 4).

La Posizione dei Dirigenti Scolastici
I dirigenti scolastici dell’Ambito 15, che comprende le scuole di Ischia e Procida, hanno espresso la loro ferma opposizione alla proposta di ulteriori accorpamenti sull’isola. Nella riunione del 20 settembre 2024, hanno richiesto all’Assessore Regionale all’Istruzione, Lucia Fortini, di non procedere con ulteriori accorpamenti, citando le problematiche specifiche dell’isola e gli eventi recenti che hanno messo a dura prova le scuole del territorio, come il terremoto del 2017, l’alluvione del 26 novembre 2022 e gli accorpamenti già realizzati nell’anno scolastico 2023-24. Va sottolineato che la Di Guida è la coordinatrice dell’Ambito. Dettaglio a parte, ci chiediamo perché mai i presidi si lamentino degli accorpamenti. L’isola d’Ischia si dota di comprensivi e lascia i vetusti circoli didattici e questo potrebbe mai essere un dato negativo? Ci si crede poco. Sarebbe opportuno evitare le reggenze e sopprimere tutte queste inutili ramificazioni senza testa di scuola come, appunto, il Forio 2. Questo in via teorica, perché se pensiamo che poi dovremmo trovarci con presidi come la De Vita, beh, allora… Ma si sa, i presidi girano e si cambiano. E nella scuola, per fortuna, non c’è nulla di defintivo.


Continuità Territoriale e Didattica
Sempre secondo quelli di Forio 2 “La proposta di accorpamento viola il criterio della continuità territoriale, poiché i tre plessi di Serrara Fontana sono territorialmente e orograficamente più vicini al Comune di Forio rispetto a quello di Barano, dove sono ubicati i plessi dell’Istituto “Anna Baldino”.
Questo potrebbe comportare difficoltà logistiche e un aumento del dispendio di tempo e risorse per gli spostamenti degli alunni e del personale”. In verità non si capisce quale sia il problema logistico. Invece di chiamare Panza, chiamano Barano.
Nulla di diverso da quello che accade per la maggior parte dei ragazzi delle Scuole Medie che, da sempre, scelgono Barano.
“Inoltre, la proposta mette a rischio la continuità didattica e la qualità dell’offerta formativa. L’Istituto Comprensivo “Don Vincenzo Avallone” ha una lunga tradizione di eccellenza educativa, con oltre quarant’anni di attività didattiche svolte con spirito di collaborazione e scambio reciproco di esperienze e competenze tra docenti e personale ATA. L’accorpamento proposto potrebbe compromettere questa qualità, con possibili ricadute negative sulla formazione degli alunni”: una la follia tutta panzese. Come se a Barano non ci lavorassero docenti all’altezza e capaci di garantire la stessa “eccellenza educativa” di Panza. Assurdo!

Gestione delle Risorse Umane
“Un’altra criticità riguarda la gestione delle risorse umane. L’Istituto Comprensivo “Anna Baldino” attualmente si articola in dieci plessi e accoglie complessivamente 659 alunni. L’accorpamento dei tre plessi di Serrara Fontana porterebbe a un istituto con tredici plessi, la cui gestione risulterebbe estremamente problematica. Le distanze tra i plessi, la composizione dell’organico di docenti e personale ATA, in gran parte precario e pendolare, e i lavori di edilizia scolastica in corso sull’isola d’Ischia rappresentano ulteriori sfide per la gestione efficace dell’istituto”. Non si capisce cosa cambia ai pendolari se il dirigente sia a Barano o Panza. Basta cambiare il bus o, tuttalpiù, scendere due o tre fermate dopo. Davvero motivazioni di lana caprina. Peggio ancora la fine del paragrafo che si riferisce ai lavori di edilizia scolastica. Tutto questo non cambia proprio nulla. I plessi restano gli stessi e sono del Comune di Serrara Fontana. Solo inutile confusione.

Preoccupazioni dei Docenti e dei Genitori
Sempre secondo i collegi di Forio 2: “La proposta ha suscitato preoccupazioni tra i docenti, il personale ATA e i genitori dell’I.C. “Don Vincenzo Avallone. La comunità educante ha espresso valutazioni positive sulla qualità dell’offerta formativa dell’istituto, ottenuta grazie a un impegno costante e alla collaborazione tra tutte le componenti scolastiche.
La mancanza di consultazione nella fase di elaborazione della proposta ha alimentato il sentimento di sfiducia nei confronti dell’amministrazione comunale”. Una riflessione politica e non tecnica? La comunità educante di Forio 2 dice di essere “buona e brava” e, come fa l’acquaiuolo, si vende come migliore di quella di Barano?

Impatto sugli Alunni
Sempre secondo i collegi di Forio, gli alunni sono tra i più colpiti dalla proposta di accorpamento. Il cambiamento improvviso e la prospettiva di dover frequentare scuole lontane dal loro territorio di origine hanno generato ansia e incertezza. La continuità didattica, fondamentale per il loro percorso formativo, potrebbe essere compromessa, con possibili ripercussioni sul loro rendimento scolastico e benessere psicologico. La verità è che non cambia nulla per gli alunni. Quelli di Serrara andranno sempre a Serrara, quelli di Succhivo andranno sempre a Succhivo e quelli di Fontana andranno sempre a Fontana. L’accorpamento non prevede nessuno distacco dal “loro territorio di origine”. In conclusione, la proposta di riorganizzazione della rete scolastica avanzata dall’Amministrazione Comunale di Serrara Fontana presenta numerose criticità e rischi per la qualità dell’istruzione e il benessere della comunità scolastica, come raccontano, ovviamente, i colleghi di Forio 2.
Poi il documento affronta temi da sesso degli angeli che non trattiamo come la modifica dell’articolo 119 della Costituzione. Come se Barano non stesse su una piccola isola come Panza.

1 COMMENT

  1. Questioni di lana caprina solo per non ammettere l’ennesima brutta figura di chi persegue esclusivamente i propri interessi e pensa di essere circondata solo da yesman…per fortuna i sindaci fanno i sindaci nelle frazioni alte.

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