domenica, Ottobre 20, 2024

Il Comune di Serrara Fontana alle prese con il nodo Demanio. PAD, anche Irene ricorre al supporto tecnico

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La redazione del Piano in tema concessioni demaniali marittime presenta aspetti troppo complessi che rendono necessario avvalersi di un professionista esterno

Anche il Comune di Serrara Fontana ricorrerà a un supporto tecnico nella “tormentata” materia delle concessioni demaniali marittime, per procedere alla redazione del PAD.

La delibera di Giunta, prendendo atto di quanto proposto dall’assessore al Demanio, ricorda che il preliminare del Piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo – PUAD con finalità turistico-ricreative approvato dalla Giunta nel 2019 prevede, come è ormai noto, che «i Comuni costieri competenti per territorio, nella predisposizione dei propri Piani Attuativi di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo (PAD) e nell’esercizio delle funzioni gestorie sul demanio marittimo non portuale, sono tenuti a conformarsi alle norme regolamentari stabilite dalla Regione con il PUAD».

Gli Enti, «nel rispetto della Normativa regionale e statale e dei piani vigenti ed in conformità alle disposizioni contenute nel PUAD, individuano “ambiti omogenei di intervento e stabiliscono per ciascuna di esse le tipologie di insediamento nonché il relativo standard sui servizi con particolare riferimento alle aree da destinare alla balneazione ed ai servizi e alle attrezzature connesse all’attività degli stabilimenti balneari. Le strutture turistiche esistenti sono da ritenersi elementi costitutivi del PAD” secondo i contenuti previsti nell’art. 6 del preliminare di PUAD».

Il PUAD è stato approvato dalla Giunta regionale a dicembre 2022 e dal Consiglio il 23 aprile 2024. E da allora i Comuni si sono attivati per la redazione del PAD.

La delibera approvata dalla Giunta presieduta da Irene Iacono ricorda infatti che i Comuni, «I Comuni, in conformità alle disposizioni contenute nel PUAD, attraverso un processo partecipativo che vede coinvolte le associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, associazioni professionali, terzo settore e cittadini, redigono o adeguano i rispettivi PAD, entro 240 giorni dall’entrata in vigore della presente disciplina d’intesa con gli Enti Gestori delle Aree Marine Protette».

E che «le fasi preordinate all’adozione e all’approvazione del piano sono accompagnate da idonee forme di pubblicità, di consultazione e di partecipazione dei cittadini».

Dovendo avviare le procedure per la redazione del PAD, come già verificatosi in altri comuni, si è dato atto che è necessario un “aiuto” esterno, decidendo, «alla luce della complessità delle varie componenti che intervengono nella materia ed a salvaguardia di possibili azioni di sviluppo sostenibile che faccia leva sugli aspetti naturalistici, paesaggistici del territorio da integrare con gli aspetti demaniali, avvalersi di una consulenza esterna di professionista di comprovata esperienza in materia, che garantisca supporto tecnico per la redazione del Piano Attuativo di settore relativo all’uso della fascia costiera da un punto di vista normativo, urbanistico ed ambientale, definendo, nel contempo, una fruizione turistica che, partendo dallo stato di fatto attuale, sia compatibile con i vincoli di natura paesaggistica-ambientale e con le norme di utilizzo delle aree demaniali marittime con la produzione di elaborati tecnico-grafici da piano di settore, Piano spiaggia, nonché dei relativi regolamenti attuativi conformati al codice della navigazione».

Ribadita la complessità della materia a livello tecnico, è stato incaricato il responsabile del Settore IV di avviare il procedimento per l’individuazione del supporto tecnico per la completa redazione del PAD (Fase operativa per la redazione, acquisizione pareri ed approvazione) destinando a tale iniziativa un budget massimo di 15.000 euro oltre Iva e Cassa.

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