martedì, Ottobre 22, 2024

Enrico Buonocore: “Sabato una buona partita. Questi otto mesi sono passati velocemente ma è stata una grande sofferenza”

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Mister, finalmente commentiamo una vittoria. C’è stata la reazione che avevamo visto in un primo tempo o in un altro sprazzo di partita positiva al Calise. Finalmente, però, l’Ischia in qualche modo è uscita da questa parentesi negativa e comincia a mostrarsi per quella che è.
“Ieri abbiamo disputato una buona partita, correndo pochi rischi e avvicinandoci alla vittoria. Anche se, come è stato detto, giocare era complicato a causa del forte vento, i ragazzi sono stati bravi. Hanno spinto fino a segnare il secondo gol, ma dobbiamo fare attenzione a non subire reti”.

Con il recupero di Florio e Mattera anche la scelta del 3-5-2 in qualche modo diventa più efficace
“Adesso, le caratteristiche di questa squadra sono adeguate. Quando torniamo a giocare sul nostro campo, è ovvio che se continuiamo a usare solo questo schema tattico, non ha senso. Attualmente, questo modulo si adatta meglio ai nostri giocatori, quindi utilizziamo questo”.

È un tuo punto di forza perché nel calcio moderno è raro che un allenatore modifichi il modulo. Al contrario, tu stai sperimentando varie soluzioni per esplorare tutte le possibilità.
“Non abbiamo giocato partite straordinarie. Quelle gare, secondo me, sono state positive nonostante gli errori individuali. Avevamo perso qualcosa di essenziale, ma al momento credo fosse più importante garantire maggior copertura, dato che avevamo subito molti gol. Questo non significa che non possiamo continuare a giocare bene; non è assolutamente un modulo difensivo. Avere due attaccanti centrali e un giocatore che si inserisce significa poter seguire questo schema senza problemi. Proseguiremo così, ma non ho nessuna preferenza definitiva per il 4-3-3. Se vedo che le cose non funzionano bene, cerco la migliore soluzione senza fare esperimenti avventati. Non forzo mai niente. Anche l’anno scorso, nelle prime sette partite, avevamo meno punti di adesso ma la squadra mostrava identità e carattere. Quest’anno abbiamo avuto qualche difficoltà in più e abbiamo forse perso parte della nostra qualità; non è sempre necessario andare all’attacco. Abbiamo provato a fare qualcosa di diverso”.

Immagino che anche tu abbia rivisto il gol di D’Anna. Non voglio soffermarmi tanto sulla bella realizzazione, ma sul fatto che un under si prenda la responsabilità e ci creda fa parte di un percorso che si costruisce durante la settimana.
“Lo scorso anno ha disputato un campionato importante con il Gladiator un po’ l’alter ego di Patalano con l’Ischia. È un calciatore molto dinamico, dotato di grande corsa, capace di ribaltare rapidamente l’azione. L’anno scorso, quando la squadra si abbassava, lui era micidiale nelle ripartenze. Ora, però, deve abituarsi a giocare in una nuova squadra dove lo stile di gioco è diverso da quello precedente. Questo adattamento ha creato qualche difficoltà, ma il ragazzo ha molte qualità: è un tiratore preciso, ha resistenza e sa rilanciare l’azione. Dovrà integrarsi nel concetto di squadra che desideriamo costruire. Nonostante le difficoltà iniziali dovute al cambiamento di ruolo, resta un calciatore di buona qualità. Inoltre, è un ragazzo eccezionalmente bravo, forte e simpatico, perfettamente adatto per il gruppo”.

Sabato Battista è andato in rete e questo non può far che far piacere a tutti. Si è sbloccato, ha ritrovato la prima rete cosa che per un attaccante è importante e tu lo sai benissimo.
“Sicuramente, al momento sta attraversando un periodo difficile. Tuttavia, ieri nella mezz’ora in cui ha giocato, si è comportato molto bene. È naturale che, giocando in questo modo, incontri maggiori difficoltà a causa delle scelte tattiche in attacco. Considero che potrebbe funzionare bene come seconda punta grazie alla sua velocità, buona tecnica e grande tiro. È molto forte in area di rigore e credo che possa contribuire con tiri potenti. Spero che riusciremo a vederlo sfruttare le sue qualità durante le partite al Mazzella. Penso sia opportuno isolarlo perché ha bisogno di spazio per esprimere la sua abilità nell’uno contro uno. Lo abbiamo preso anche in considerazione la dimensione del nostro campo, che misura 105 per 65, il quale sarà ampliato a 67. Questa decisione è stata influenzata anche dalle prestazioni positive di Baldassi l’anno scorso. Giocava bene sul nostro grande campo di casa, mentre quest’anno è diventato tutto più complicato. Dobbiamo adattarci alle diverse condizioni del terreno di gioco”.

E veniamo al campo. Mercoledì si incontrano i molossi della Nocerina. Una partita sicuramente difficile, ma sarà una partita che finalmente ti rivede in panchina.
“Sono passati otto mesi velocemente. Le squadre si sono preparate tutta la settimana, ma è stata una sofferenza per tutti, inclusi allenatore e giocatori. La mia assenza prima della partita ci ha fatto perdere molto, e non sembrava quasi calcio in questi mesi a causa delle difficoltà. Già verso la fine del campionato scorso immaginavo problematiche. Lo scorso anno le abbiamo affrontate con una squadra che era entusiasta e salva e i ragazzi hanno mantenuto un’identità forte e coesa. Sapevo che con la mia squalifica sarebbe stato diverso quest’anno, ma ora lo abbiamo superato”.

Mister, in qualche modo, non so se ti può far piacere, sappi che ci sei mancato.
“Grazie”

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