Esordio per la prima bottiglia celebrativa di una capitale della cultura a Salerno: oggi 30 ottobre, verso le 19:30 il Mosaico per Procida approderà ad Uvenude. Dopo la degustazione ufficiale di alcuni anni fa presso la delegazione salernitana dell’Associazione Italiana Sommelier, l’iconica bottiglia verrà stavolta presentata in maniera inedita nel locale del centro storico della città al grande pubblico. Sarà appunto Uvenude, enoteca iperbolica al civico 21 di via Masuccio Salernitano, ad accogliere la prima bottiglia che abbia mai celebrato fino ad ora una capitale italiana della cultura.
Mosaico per Procida rappresenta un po’ il vino dei primati; è infatti il primo vinaggio mai realizzato in precedenza al mondo, coniugando 26 masse di vino compiuto, e che poi è diventato quell’arazzo liquido, tanto riconosciuto e apprezzato dagli esperti di settore, perfettamente aderente al profilo sensoriale della Campania ed ai valori grazie ai quali è stato realizzato: amore per il territorio, creatività ed intelligenza imprenditoriale collettiva.
Creato dall’estro visionario di Gaetano Cataldo e Roberto Cipresso, deus ex machina enologico e celebre winemaker internazionale, Mosaico per Procida è stato prodotto per un totale di 6.000 bottiglie, grandi formati inclusi, bottiglie che sono state donate ad alte cariche politiche e religiose, esponenti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo, in segno di ospitalità ed inclusione.
Inoltre costituisce il primo vino di sintesi di un intero territorio regionale, contenendo in sé tutta l’ampelografia campana a bacca bianca.
A raccontare questo viaggio enoico, perché è certo che di eroismo si tratta, sarà proprio Gaetano Cataldo, fondatore di Identità Mediterranea e miglior sommelier dell’anno al Merano Wine Festival, guidando gli ospiti, con l’ausilio del resident sommelier Gianluca Greci, attraverso la genesi del progetto e l’analisi sensoriale del vino dei primati, un vino che non voleva essere altro che l’abbraccio enologico della Campania verso Procida, in segno di riconoscenza per la sua nomina a Capitale della Cultura 2022.
A precedere l’attesa degustazione ci saranno alcuni dei vini che sono diventati frammenti significativi del Mosaico per Procida: il blend di Falanghina, Fiano e Coda di Volpe di Fulvio Cautiero nel beneventano, il Caiatì di Michele Alois a base di Pallagrello Bianco, in provincia di Caserta, e il Quartara di Lunarossa Vini & Passione di Mario Mazzitelli. Ad accompagnare il nettare dionisiaco, ci saranno le tapas con i sapori del territorio pensate dallo chef Michele Laudato.
Insomma, come sostiene il fondatore della piccola associazione che ha realizzato questo fantastico progetto, è proprio vero: la cultura disseta, non isola. Dunque grande attesa ad Uvenude per questa degustazione narrata e davvero esclusiva.