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E da Casamicciola e Barano si sentenziò… | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 3 novembre 2024



Mentre Enzo Ferrandino a Ischia sta ancora attentamente pensando al suo futuro politico, consapevole che da qui a un mesetto i giochi per lui saranno fatti in un senso o nell’altro, gli ultimissimi rumors da Casamicciola vorrebbero che la sua sentenza senza appello sia già stata promulgata, anche con il placet dei maggiorenti baranesi ormai poco amici del diretto interessato.Secondo i meglio informati, il solito amico-nemico-collega starebbe completando il fossato intorno all’attuale sindaco d’Ischia, per poi procurarsi la spintarella finale decisiva e mandarlo a casa in tempo utile per far votare già in primavera nel Comune capoluogo della nostra Isola. Egli avrebbe dalla sua non solo gli scontenti taciturni che gravitano intorno ad Enzo ma non si azzardano a ribellarsi per evitare di rinunciare anche a quella piccola porzione di potere a cui sono aggrappati, ma anche l’aspirante incoming Gianluca Trani (che intanto, tra un selfie e l’altro, continua a tentare di fare campagna acquisti a trecentosessanta gradi e alla luce del sole) e una parte del suo drappello di fedelissimi con potere di firma. Quest’ultimo, peraltro, incredulo che proprio chi sembra tirargli la volata da buon amico riconoscente, alla fine sarebbe pronto a fargli le scarpe.
E per quanto ne so, mi riferiscono che proprio di recente si sarebbe tenuta una riunione in quel di Ischia Ponte con una serie di personaggi politici tutt’altro che neofiti, con lo scopo di identificare una figura autorevole e super partes in grado di rappresentare un’alternativa seria e credibile a questo sistema e a quanto si profila per la possibile successione di Ferrandino in Via Iasolino.
Queste notizie dovrebbero confortarmi e non solo perché significherebbe che lo strazio di quest’amministrazione in carica ad Ischia starebbe per terminare, ma anche per la dimostrazione che qualcuno ha finalmente capito quel che predico da almeno due anni, ovvero: per tentare di proporre un progetto serio al Paese, è indispensabile arrivare ad armi pari alle elezioni e non gareggiando contro i detentori del potere temporale e della clientela politica locale.
Invece, cari amici Lettori e Concittadini, sono ancora estremamente perplesso. La nostra realtà locale non cresce e, soprattutto, dimostra di non voler crescere più di tanto, restando ancorata alla più strenua difesa dei propri interessi di bottega. E a questo si aggiunge che nonostante l’onda lunghissima del successo nazionale di Giorgia Meloni e del suo governo di centrodestra, i responsabili locali dei partiti proseguono il loro cammino da ignavi senza alcuna voglia, a quanto pare, di radicarsi adeguatamente sul territorio in vista delle competizioni elettorali del prossimo futuro.
Al momento, scommetterei sul fatto che resteremo ancora a lungo così impreparati!

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