La Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate di ieri, è stata celebrata a Procida all’insegna del ricordo dei Caduti e festa delle forze Armate. La celebrazione, iniziata alle ore 10.30 con la deposizione di una corona di alloro al Monumento al Largo Caduti in Guerra, è stata condotta magistralmente dal Generale B.C.C ( ris ) Presidente della sezione procidana dell’ANC Antonio Sarchioni e ha visto la partecipazione del sindaco Dino Ambrosino, del comandante della stazione dei Carabinieri Mar. Antonio Di Francia, del Comandante della Guardia Costiera T.V. Vito Andrea Siciliano, del comandante della Polizia Municipale Ing. Flavio Lucio Rossio, assieme ad altre autorità civili e mondo dell’associazionismo locale. Erano presenti – inoltre – una rappresentanza delle scuole isolane, accompagnate dal corpo docente, dalle due dirigenti Salzano e Longobardo, il parroco Don Marco Meglio e i rappresentanti delle confraternite isolane.
Molto significative le parole del Presidente Antonio Sarchioni: “Siamo qui oggi per celebrare il giorno dell’unità nazionale e celebrare le forze armate. E lo facciamo proprio in questo giorno, perché oggi, 4 novembre è una data scelta in ricordo in memoria del 4/11/1918. Per voi giovanissimi questa data sembrerà quasi preistoria, però comunque bisogna sapere che è una delle date che ha fatto la storia d’Italia. Infatti, in quel lontano 1918 terminava la prima guerra mondiale e l’Italia – con la vittoria sull’impero austro-ungarico – riuscì ad acquisire territori, ad ammettere territori che prima erano dell’impero asburgico e quindi a completare quel processo di unificazione territoriale avviato con le guerre di indipendenza.
Tant’è che la grande guerra, così come poi è stata chiamata la prima guerra mondiale viene definita la quarta guerra d’indipendenza. In questo giorno si festeggiano anche le nostre forze armate, che tanta parte hanno avuto ed hanno nella storia del nostro paese. Le forze armate sono costituite da esercito, marina, aeronautica, arma dei carabinieri e guardia di finanza e sono poste, sotto il comando del capo dello stato.
Il loro motto è una vis, cioè una forza sola, il che sta a significare che, pur operando in ambiti diversi terra, cielo, mare dal momento del bisogno diventano una cosa unica e quindi partecipano coese all’assolvimento dei compiti istituzionali che gli sono attribuiti, primo fra tutti la difesa della patria e la salvaguardia delle libere istituzioni democratiche.
Inoltre, oggi in ogni città e paese d’Italia o quasi di tutti, si depone una corona di alloro al monumento ai caduti per rendere onore, omaggio alla memoria di quanti solo sono caduti per la patria, sacrificando il bene supremo della vita.”
Subito dopo ha preso la parola il Sindaco Dino Ambrosino:
“Questo è un momento molto significativo. Emozionante anche il momento del saluto alla corona, perché è un evento che tutti insieme in Italia stiamo celebrando oggi. E per primo il presidente della Repubblica all’altare della patria dove è sepolto il milite ignoto, cioè il soldato senza identità che è stato appunto sepolto simbolicamente all’altare della patria in nome di tutti i soldati che sono morti nel corso della prima guerra mondiale e che prima il generale Sarchioni ha spiegato bene che genere di significato importante ha per l’Italia.
Quindi innanzitutto oggi, quattro novembre, tutta l’Italia celebra il milite ignoto e anche quindi la giornata dell’unità nazionale. Per quanto ci riguarda, qui a Procida lo facciamo in un luogo fortemente simbolico. Questo luogo si chiama largo caduti sotto la corona c’è anche una targa che è stata messa nel 1954 in memoria di tutti i caduti procidani nelle guerre. Ma questo monumento importante, quello che anche nel nostro parlare comune è il monumento come luogo di appuntamento e di ritrovo, questo monumento è stato fabbricato nel 1925.
Questo monumento rappresenta la vittoria che è quella figura alata e poi il soldato nudo con il pugnale a simbolo appunto di tutti i procidani. Gli italiani o posso dire le persone di tutto il mondo che hanno combattuto per un ideale. Quindi anche questo luogo è per noi fortemente simbolico.
E nella giornata di oggi devo necessariamente ringraziare gli amici dell’associazione nazionale dei carabinieri di Procida, perché si sono adoperati per dare una nuova linfa a questa, a questa celebrazione in memoria del milite ignoto.
Oggi il servizio che si presta per la patria è anche diverso da quello che si prestava in passato, quando appunto si serviva l’esercito quando i ragazzi andavano a fare il militare. Oggi c’è il servizio civile e quindi le forme di cittadinanza attiva per servire la patria sono diverse e diversificate. Quindi quello che i nostri amici dell’associazione nazionale carabinieri prestano per Procida è un servizio per la patria e come tale lo dobbiamo accogliere come dono di generosità di persone che si mettono a disposizione per il proprio territorio.
Devo anche ringraziare tutti gli altri che a Procida prestano servizio per l’isola e per la patria con il volontariato, con l’impegno questo luogo è tenuto così decoroso perché sono delle persone che volontariamente si dedicano, così come ci sono tanti altri luoghi di Procida dove avviene lo stesso. Quindi vorrei dedicare questo momento speciale della celebrazione del quattro novembre a tutti i nostri amici che si dedicano generosamente per la patria e per la nostra isola”.