venerdì, Novembre 8, 2024

Disagi al Telese non presi in considerazione, l’appello degli studenti

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Alessandra Sangermano, Cristiana D’Abundo Cristiana e tutto il Comitato Studentesco del Telese protestano contro lo stato di oblio in cui è abbandonato il nostro istituto alberghiero. Una condizione di precarietà che va avanti da anni e che, oggi, è figlia di una parziale programmazione e, forse, anche di una protesta studentesca che viene soffocata da adulti che hanno dimenticato i loro trascorsi scolastici e non riescono a consigliare i giovani studenti ad adottare proteste più efficaci, più mediatiche e più di impatto.

“In qualità di assemblea d’istituto degli  studenti dell’IPS Vincenzo Telese di Ischia – scrivono i rappresentanti – ci sentiamo in dovere di sollecitare un intervento urgente e risolutivo riguardo la persistente e annosa questione dei doppi turni scolastici, che affligge la nostra istituzione ormai da due decenni. Nonostante i reiterati appelli e le numerose richieste inviate in passato, ci troviamo costretti a constatare che tale problematica non ha ancora trovato una soluzione soddisfacente, e gli studenti continuano a subire le inevitabili ripercussioni di una gestione inadeguata degli spazi”.

“Le carenze strutturali – evidenziano gli studenti – che determinano l’impossibilità di •offrire aule sufficienti e adeguatamente attrezzate per tutti gli studenti hanno ormai raggiunto un livello di insostenibilità che compromette gravemente la qualità dell’offerta formativa, incidendo in modo diretto sul nostro percorso di studi e sul benessere psicofisico degli studenti. Il sistema dei doppi turni, oltre a generare disagi orari e organizzativi, pregiudica in maniera tangibile l’efficacia della didattica e il pieno sviluppo delle nostre potenzialità”.

“Con il presente appello – si conclude la breve nota diffusa dal preside Sironi -, rinnoviamo la richiesta di un intervento tempestivo da parte della Città Metropolitana e di tutte le istituzioni, affinché vengano messe in atto soluzioni concrete e definitive per risolvere una problematica che, da troppo tempo, continua a danneggiare la nostra comunità scolastica. Certi della vostra sensibilità e attenzione verso il diritto all’istruzione e al benessere degli studenti, restiamo in attesa di un sollecito riscontro”.

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