I sindaci isolani non ci stanno, e con nota pro. N° 46224 (in allegato) del 14/11/24, ribattono alla nota regionale del 15/10/24 con la quale la regione aveva risposto negativamente alla richiesta dei primi cittadini ischitani. Nella missiva, indirizzata al presidente De Luca ed a Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura, si legge: “Pregiatissimo Presidente, illustrissimo Assessore, facendo seguito alle pregresse interlocuzioni, gli scriventi Sindaci, nell’esclusivo interesse di garantire la parità di trattamento ai cittadini ed in particolare gli sportivi appassionati dell’attività venatoria, appresentano quanto segue.Con nota prot. N. 40457 del 04 Ottobre u.s., gli scriventi inoltravano alle autorità in indirizzo apposita istanza al fine di ottenere la sospensione in deroga del lunedì quale giorno di silenzio venatorio all’interno dei SIC per la sola Isola d’Ischia, limitatamente ai periodi di ottobre, novembre, dicembre e gennaio.
Con la nota in oggetto, le SS.VV. riscontravano tale istanza con una determinazione di natura negativa, motivando il diniego in quanto sarebbe pendente innanzi alla III Sezione del di TAR Campania Napoli un ricorso avente esito analogo riguardo quanto chiesto con riferimento al territorio isolano.A tal fine, nella pregiata nota di diniego si legge che con ordinanza datata 25.09.2024 il TAR avrebbe sospeso la caccia per l’intera annata con riferimento a questioni che “’possono ritenersi analoghe”.
Ebbene, l’esame del provvedimento da Voi menzionato, reso dal TAR in esito alla fase cautelare della controversia, invero attiene a fattispecie e circostanze specifiche, che nulla hanno a che vedere con la concreta e peculiare situazione che concerne l’isola d’Ischia.Ed infatti, non possono essere messe a paragone, né tampoco le condizioni che caratterizzano l’attività venatoria svolta in terraferma (cui si riferisce la citata pronuncia giudiziale), con quella esercitata su di una superficie limitata, quale è necessariamente quella isolana. In questa ottica, dunque, deve nuovamente e con forza chiedersi un riesame dell’istanza presentata in data 04.10.2024, affinché le SS.VV. vogliano nuovamente considerare la richiesta di sospendere il silenzio venatorio, limitatamente all’isola d’Ischia, per il periodo intercorrente tra ottobre 2024 e la fine di gennaio 2025.A tal fine, si evidenzia che: “l’inibizione dell’attività venatoria nell’area SIC il lunedì comporta un notevole incremento dei rischi connessi al prevedibile incremento della concentrazione di attività nelle zone franche dell’isola che costituiscono una porzione assai limitata se comparata al numero di cacciatori presenti sull’isola. Ciò comporterebbe un pericolo per la pubblica e privata incolumità degli sportivi e dei passanti;
”Il provvedimento de quo, non tenendo conto dell’oggettiva penalizzazione per i cacciatori isolani che non possono facilmente spostarsi in aree franche così come avviene per gli appassionati residenti in terraferma, costituisce un’evidente discriminazione ingiustificata ai danni di sportivi che, benché soggetti ai medesimi obblighi di natura contributiva rispetto all’intera comunità di appassionati risultano di fatto penalizzati; l’ordinanza del TAR n° 1853/2024, spiega i suoi effetti limitatamente alle circostanze ed alle posizioni giuridiche oggetto di causa, non potendosene estendere gli effetti per analogia (neppure in questo caso ravvisata) a situazioni del tutto inconferenti con quelle oggetto di causa. Ciò rappresentato, si rinnova con forza la richiesta di una sospensione in deroga del lunedì come giorno di silenzio venatorio all’interno dei SIC per la sola isola d’Ischia e limitatamente ai periodi di ottobre, novembre, dicembre e gennaio p.v.