Il Comune d’Ischia, coinvolto in un contenzioso dinanzi alla giustizia amministrativa, latita completamente. Una prima sentenza del Tar Campania ha dato ragione all’Ente, ma è stata impugnata dal cittadino interessato con ricorso in appello al Consiglio di Stato.
Sta di fatto che la decisione dei giudici di secondo grado viene in qualche modo ostacolata proprio dalla latitanza del Comune, che non si è nemmeno costituito in giudizio. Una circostanza non nuova, per la verità. Sono diversi i casi in cui gli uffici comunali non ottemperano a quanto loro ordinato nel corso dei giudizi e vengono puntualmente “bacchettati”.
Per fare luce sulla questione, il collegio della Seconda Sezione aveva già con propria precedente ordinanza disposto una attività istruttoria a carico dell’Ente, a tale scopo rinviando la trattazione del ricorso all’udienza fissata per il 22 ottobre. Era evidentemente necessario esaminare la documentazione sul caso da dirimere. A quella data, però, non solo non si sono presentate in udienza le parti in causa, ma nemmeno è pervenuto alcun riscontro da parte del Comune d’Ischia in relazione all’incombente istruttorio. Silenzio assoluto.
Il collegio a questo punto ha emanato una nuova ordinanza, «ritenuto necessario reiterare l’ordine istruttorio, onerando il Comune di Ischia di depositare – entro ulteriori 60 giorni dalla notificazione della presente ordinanza ovvero dalla sua comunicazione in via amministrativa se anteriore – i documentati chiarimenti richiesti con la richiamata ordinanza collegiale istruttoria, con riserva, in caso di persistente inottemperanza, di nomina di un Commissario ad acta per l’esatto espletamento delle incombenze indicate nel provvedimento collegiale sopra richiamato, a spese dell’Amministrazione inottemperante».
Il Consiglio di Stato cerca di “scuotere” l’Ente. Chissà se nei termini ulteriormente concessi verrà svolta l’attività istruttoria o sarà necessario l’intervento del commissario ad acta.
Intanto, in attesa di sciogliere il nodo, l’ulteriore trattazione del ricorso è stata rinviata ad una udienza che verrà individuata nel secondo trimestre 2025 dal presidente della Sezione.