Ad agosto scorso si era registrata una svolta nella “guerra” di Sant’Alessandro, che da anni vede impegnato il dott. Francesco Napoleone per la demolizione delle opere abusive realizzate su suolo demaniale dalla Confraternita della Venerabile Chiesa dello Spirito Santo, occupando un tratto di strada pubblica. Complice la colpevole inerzia del Comune di Ischia. Dopo ben tre sentenze della giustizia amministrativa, di cui l’ultima di marzo scorso, era stato finalmente attivato l’iter per la demolizione degli abusi, in esecuzione dell’ordinanza risalente al 2017 ma appunto mai eseguita. Il Tar, infatti, dinanzi al reiterato inadempimento da parte del Comune, aveva intimato di dare seguito alla diffida del ricorrente e contestualmente nominato commissario ad acta il prefetto di Napoli o suo delegato.
In estate, su sollecitazione del difensore del dott. Napoleone avv. Gino Di Meglio, il prefetto aveva nominato il commissario ad acta nella persona della dott.ssa Raffaella Terrestre, che si è poi insediato. Nel decreto di nomina si ricordava che «con la statuizione in premessa il giudice amministrativo ha assegnato un termine di 60 giorni all’ente per il relativo adempimento, decorsi i quali, in caso di persistete inottemperanza, ha nominato lo scrivente, o suo delegato, Commissario “ad acta” al fine di porre in essere tutte le attività necessarie alla esecuzione della predetta decisione». Quindi si richiamava «l’istanza con la quale l’avvocato della parte ricorrente ha chiesto l’attivazione delle funzioni commissariali in via sostitutiva, perdurando l’inadempimento dell’Ente».
Compito del commissario, provvedere «al compimento degli atti necessari all’esecuzione della suindicata sentenza, in sostituzione dell’Amministrazione resistente e con oneri a carico della stessa nei termini e con le modalità prescritte nella sentenza medesima». Aggiungendo: «Sarà cura del nominato Commissario ad acta riferire direttamente all’Autorità giudiziaria e qui per conoscenza in ordine all’esatto e regolare adempimento del compito demandato». Sta di fatto che lo stesso commissario ha ora consesso una proroga alla demolizione di 40 giorni.
Ne dà notizia nell’avviso pubblicato all’Albo Pretorio del Comune il responsabile del Servizio 5 Sportello Unico per l’Edilizia e rup ing. Francesco Iacono, «in adempimento a quanto disposto dall’ordinanza del commissario ad acta n. 3 dell’8.11.2024». L’ing. Iacono riferisce che «in ottemperanza alla Sentenza Tar Campania – Sezione Sesta n. 2649/2024 Francesco Napoleone c/Comune di Ischia, il Commissario ad Acta dalla Prefettura di Napoli ha concesso proroga di 40 giorni per l’ottemperanza all’ordine di demolizione n. 17902 dell’8.6.2017». Precisa poi che il presente avviso viene pubblicato all’Albo Pretorio con modalità finalizzate a tutelare la riservatezza. La versione integrale dell’ordinanza del commissario ad Acta n. 3 del 08.11.2024 è depositata agli atti dell’Ufficio del Servizio 5». Una tutela della privacy che fa sorridere, essendo ormai il caso della “guerra” di Sant’Alessandro divenuto negli anni “di dominio pubblico”…