Tre calamità in 18 anni, che hanno contato 17 vittime, dalla frana del Monte Vezzi del 2006 all’alluvione di Casamicciola del novembre 2022, passando per quella del 2009, a cui vanno ad aggiungersi tante altre situazioni di dissesto idrogeologico più o meno gravi a cui ancora si sta facendo fronte con interventi mirati. Questo appunto solo per quanto riguarda il rischio idrogeologico, senza contare il terremoto del 2017 che attiene al rischio sismico.
Il territorio dell’isola d’Ischia – come quello del resto d’Italia – è fragile. E dunque proprio a due anni dall’ultima tragedia, oggi e domani l’isola sarà protagonista della prima esercitazione intercomunale di protezione civile sul rischio idrogeologico, che si svolgerà alla presenza del Capo Dipartimento della Protezione Civile.
Una iniziativa per verificare il grado di preparazione delle strutture deputate a fronteggiare le emergenze e ad assistere la popolazione. Infatti l’esercitazione, organizzata dalla Protezione Civile Nazionale e dalla Regione Campania, in collaborazione con la Struttura Commissariale, la Prefettura di Napoli, i Comuni dell’isola, le Strutture Operative e le componenti del Servizio Nazionale e i centri di competenza del Dipartimento, è finalizzata proprio a testare l’efficacia del primo Piano intercomunale di protezione civile dell’isola.
Come ricordato nella presentazione, «si tratta di un Piano elaborato dai sei comuni a seguito dall’aggiornamento dei rispettivi piani comunali di protezione civile, con il supporto della Struttura Commissariale e della Regione Campania, come previsto dall’ordinanza commissariale n.18 del 27 febbraio 2024. Il Piano mira a rafforzare la capacità di risposta e il coordinamento operativo tra tutti gli enti coinvolti in caso di emergenza idrogeologica, e rappresenta il primo strumento unificante di prevenzione valido per tutta l’isola. L’esercitazione, che coinvolgerà tutto il territorio, servirà a testare, in particolar modo, l’operatività dei Centri Operativi Comunali (COC), i flussi di comunicazione tra i Comuni e il Centro Operativo Intercomunale (COI) di Casamicciola Terme e tra questi e il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) della Prefettura, la sussidiarietà fra i Comuni nell’affrontare l’emergenza, l’attivazione dei Presidi Territoriali Comunali (PTC) e la loro capacità di monitorare le zone critiche individuate».
LE DELEGAZIONI
Nell’occasione, domani mattina giungerà sull’isola una delegazione della Protezione Civile nazionale, guidata dal Capo Dipartimento, dott. Fabio Ciciliano, insieme ai Direttori della Protezione Civile francese, Pref. Julien Marion, e di quella tedesca, Mrs. Jessica Däbritz, che assisterà ai tavoli di lavoro e alle attività esercitative. Al loro arrivo, le delegazioni saranno accolte dal Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, al Palazzo Reale di Ischia dove, alle ore 11.30, è previsto un incontro «per illustrare lo scenario esercitativo, per fare una ricognizione sulla gestione della fase emergenziale e sullo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione e di mitigazione del rischio idrogeologico». L’incontro, a cui parteciperanno i sindaci dell’isola, il prefetto di Napoli Michele di Bari e i rappresentanti della Regione, sarà aperto anche alla stampa.
A seguire, dalle ore 14.30, il Capo Dipartimento e i responsabili delle delegazioni straniere, accompagnati dal Commissario, si recheranno sui luoghi individuati per osservare le attività operative, le simulazioni di intervento e le prove di evacuazione.
GAZEBO INFORMATIVI
Particolare attenzione sarà rivolta anche alla campagna di sensibilizzazione rivolta alla popolazione. Infatti nel corso di tutta la giornata di domani, nelle piazze dei Comuni saranno allestiti i gazebo della campagna di comunicazione nazionale “Io non rischio”, in cui i volontari di protezione civile informeranno i cittadini sui rischi che caratterizzano l’Isola e sui comportamenti corretti da adottare per ridurne gli effetti, anche attraverso la distribuzione di materiale divulgativo realizzato per la campagna, fornito dal Dipartimento e dalla Regione Campania.