Nel corso della prima esercitazione intercomunale di protezione civile per il rischio idrogeologico conclusasi ieri sull’isola, presso il Palazzo Reale di Ischia si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato il commissario Legnini, il capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale dott. Fabio Ciciliano, il direttore della protezione civile regionale Italo Giulivo e i sindaci dei sei comuni isolani.
Nel suo intervento Legnini ha spiegato: «L’esercitazione è finalizzata a testare il funzionamento e l’efficacia delle disposizioni contenute in questo Piano intercomunale di protezione civile. È il primo piano che segna un momento unificante tra i Comuni. L’urgenza di individuare soluzioni non predefinite nella gestione di un’emergenza fa sì che alcune misure possano essere pianificate in anticipo. La finalità del piano è proprio questa: individuare ex-ante, in chiave di prevenzione, ciò che è necessario fare, possibile fare e doveroso fare, dove farlo, con quali strumenti e questo è il significato dello strumento che si avvale dei Piani comunali di Protezione civile».
I DATI PRESTO DISPONIBILI
Legnini ha fatto riferimento all’alluvione del 26 novembre 2022: «Quando è accaduto l’ultimo tragico evento catastrofico, il Comune di Casamicciola non era provvisto del piano comunale di protezione civile, ma grazie all’azione prima del commissario Calcaterra e poi dell’amministrazione attuale, si è provveduto rapidamente in questa direzione. Gli altri sindaci hanno aggiornato prontamente i propri piani predisponendo strutture operative utili». Sui risultati dell’iniziativa: «Il clima è stato positivo, con una buona partecipazione generale.
Il capo Dipartimento è stato impegnato in un’altra operazione, causando un lieve ritardo nell’avvio.
L’intento era di utilizzare questa occasione per fare un punto sulla gestione degli ultimi due anni di emergenza. I dati sono racchiusi in un rapporto sintetico e saranno presentati in via conclusiva entro fine anno. Nei rispettivi territori, ciascuno sa perfettamente cosa è stato fatto e cosa rimane da fare in termini di interventi per la messa in sicurezza. La gestione dell’emergenza ha permesso di operare per la prevenzione strutturale, non solo rivolgendosi al passato ma programmando attività future per prevenire potenziali disastri».
DA GENNAIO UNA NUOVA FASE
Il commissario ha concluso con uno sguardo al futuro: «Molti interventi sono stati realizzati, altri sono in corso, in progettazione o programmati. L’ultima rimodulazione approvata dal capo Dipartimento tiene conto anche degli eventi recenti, dimostrando che gli interventi degli ultimi due anni hanno funzionato. Alcuni comuni hanno dovuto integrare o rivedere interventi recenti, come Casamicciola.
Nei prossimi giorni verrà effettuata un’ultima revisione del piano degli interventi emergenziali di Protezione civile per l’ultima rimodulazione. Una volta approvata la legge di bilancio, si entrerà nella nuova fase di ricostruzione, coinvolgendo anche gli altri comuni. Il legislatore sta fornendo risposte complete, estendendo la funzione del commissario straordinario anche ai comuni per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
Da gennaio inizierà una nuova fase, replicando il lavoro di piani d’azione precisi come quello svolto a Casamicciola. Ciò consentirà scelte che devono essere attuate, supportate dalla Banca europea degli investimenti con un miliardo di euro. La decisione della BEI, insieme alle istituzioni finanziarie europee, costituisce un presupposto essenziale per il finanziamento degli stanziamenti di bilancio, ottenuto mediante un accordo stipulato con il Ministero dell’economia.
Gli stanziamenti già in vigore hanno portato all’erogazione della prima tranche di 150 milioni. Questo assicura la copertura finanziaria per la ricostruzione e la messa in sicurezza strutturale. Il Governo, la struttura commissariale e la BEI hanno posto le basi per proseguire il lavoro e completare il programma di messa in sicurezza e rigenerazione del territorio».