Come annunciato, a 18 anni dalla tragica frana, grazie al lavoro e alle risorse messe a disposizione da Legnini, si inizia a progettare la messa in sicurezza del Monte Vezzi. La Giunta di Ischia ha ora approvato il DIP dei “Primi interventi di messa in sicurezza presso il versante di Monte Vezzi”, ricompresi nella Ordinanza commissariale n. 9, che ha introdotto semplificazioni e accelerazioni nelle procedure propedeutiche alla realizzazione degli interventi. Inoltre ha messo a disposizione dei soggetti attuatori «idonei strumenti ausiliari, di supporto alla acquisizione dei servizi tecnici concernenti la progettazione e di selezione degli operatori privati, anche per la fase di esecuzione dei lavori, nonché la possibilità di avvalersi di centrali di committenza sulla base di specifici accordi».
La delibera ricostruisce la “road map” di questo intervento, che ha preso le mosse dopo l’alluvione di Casamicciola di due anni fa. Richiamando la nota del 19 dicembre 2022 con cui il Comune di Ischia, «preso atto delle condizioni di particolare criticità territoriale ed in considerazione della fragilità geo-morfologica della zona comprendente il Monte Vezzi, in località Arenella, a seguito degli straordinari eventi meteorici, tra cui, quello più drammatico del 30 aprile 2006 che causò 4 vittime civili, diversi feriti e circa 200 famiglie sfollate, nonché quello del 26 Novembre 2022 che costrinse l’ente a reiterare le ordinanze di sgombero previste dal Piano Speditivo di Emergenza del 2006, chiese alla Struttura Commissariale di concentrare l’attenzione sulle criticità emerse e sugli interventi da eseguirsi in località Monte Vezzi».
E appunto con l’Ordinanza n. 9 era stato finanziato l’intervento “Primi interventi di messa in sicurezza presso il versante di Monte Vezzi” per l’importo di 296.000 euro, assegnando al Comune il ruolo di soggetto attuatore. Veniva anche prevista, come detto, la possibilità di avvalersi di attività ausiliarie, «anche in considerazione della assenza di professionalità con specifiche competenze geologiche e geo-morfologiche all’interno degli enti locali interessati».
A settembre 2023 il Comune aveva reiterato alla Struttura Commissariale la richiesta di inserire nel Piano degli interventi la “Pulizia dell’alveo/versante di Monte Vezzi”. A novembre aveva quindi chiesto che venisse individuata la Struttura Commissariale quale soggetto attuatore degli interventi: “Taglio vegetazione, disgaggio, stabilizzazione e trasporto dei materiali litoidi e biomasse ai siti presso il Monte Vezzi” e “Interventi di messa in sicurezza nell’area a valle da via Pendio del Lapillo a Via delle Ginestre fino a Rio Corbore”.
IL COMUNE SOGGETTO ATTUATORE
Il 7 dicembre 2023 era dunque stato sottoscritto l’Accordo «per l’attivazione delle funzioni ausiliarie da parte del Commissario delegato ex OCDPC948/2022 per lo svolgimento delle attività richieste dal Comune di Ischia al fine di dare celere attuazione al piano degli interventi di somma ed estrema urgenza che, tra l’altro, prevedeva l’attribuzione alla Struttura commissariale la funzione di Soggetto attuatore per l’intervento “Taglio vegetazione, disgaggio, stabilizzazione e trasporto dei materiali litoidi e biomasse ai siti presso il Monte Vezzi”, per l’attuazione di tutte le fasi per l’esecuzione dell’intervento».
Nella stessa data l’Ordinanza n. 16 aveva rimodulato il Piano degli interventi urgenti e pertanto l’importo per Monte Vezzi era stato incrementato fino a 1.496.000 euro. A luglio scorso la Struttura Commissariale ha determinato l’affidamento diretto dei servizi di ingegneria ed architettura inerenti alla progettazione di fattibilità tecnica ed economica e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e delle indagini geognostiche/geotecniche e geofisiche per i “Primi interventi di messa in sicurezza presso il versante di Monte Vezzi”. E a settembre Legnini ha nominato il Comune di Ischia soggetto attuatore.
Sta di fatto che si è registrato un “intoppo”. Infatti, come riportato in delibera, a seguito alla richiesta del Comune alla Struttura Commissariale di poter avviare la procedura di attuazione degli interventi e di conoscere lo stato di attuazione degli stessi, il 1 ottobre scorso si è appreso, «all’esito della procedura di affidamento espletata dalla Struttura Commissariale, che la società aggiudicataria del servizio di progettazione dell’intervento in oggetto, avesse espressamente rinunciato all’incarico».
Enzo Ferrandino però non vuole fermarsi. La Giunta infatti ribadisce che il Comune, in qualità di soggetto attuatore, «intende avviare le procedure per l’esecuzione delle opere in oggetto» e pertanto ha dato indirizzo all’Ufficio Tecnico di procedere all’elaborazione del documento preliminare alla progettazione.
Il DIP è stato redatto e come detto ora la Giunta lo ha approvato, in uno con il quadro tecnico economico che presenta ovviamente un importo complessivo di 1.496.000 euro, di cui 1.035.882 per i lavori (1.010.450 soggetti a ribasso).
Con la medesima delibera si è provveduto anche alla variazione al bilancio di previsione 2024/2026, da sottoporre alla ratifica del Consiglio comunale, come anche all’integrazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2024/2026. Rup è stato nominato l’ing. Francesco Iacono, che dovrà curare le fasi successive.