Inizia a concretizzarsi il progetto dell’Amministrazione comunale di Forio di riqualificare la Villa “La Colombaia”.
Dopo l’intesa con il Ministero della Cultura per il finanziamento e l’approvazione del DIP per una prima tranche di interventi, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Napoli ha trasmesso al Comune di Forio il progetto esecutivo curato dal soprintendente arch. Mariano Nuzzo e dal rup arch. Filomena Russo.
L’iter si è completato con il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte del responsabile del Settore VIII Servizio tutela paesaggistica arch. Marco Raia.
Le opere riguardano l’intervento denominato “Villa Colombaia di Luchino Visconti. Intervento di restauro dell’edificio e messa in sicurezza del parco annesso”. Si parte dai lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del parco della Villa Colombaia.
La Soprintendenza aveva autorizzato l’esecuzione delle opere. La Commissione Locale per il Paesaggio, esaminato il progetto, ha rilasciato parere favorevole con prescrizioni generali e analogo via libera è ovviamente pervenuto dalla stessa Soprintendenza.
La relazione paesaggistica sulla cui base è stata rilasciata l’autorizzazione riporta sia lo stato dei luoghi attuale, sia l’intervento e le modalità realizzative.
LO STATO DEI LUOGHI
Lo “stato di fatto” del sito viene così descritto: «Il parco annesso alla villa “La Colombaia”, oggetto di intervento, è un ambiente naturalistico di ca. 500 mq che versa in condizioni fatiscenti. A partire dall’area di ingresso si arriva al parco attraverso diversi accessi: il primo adiacente all’entrata mediante delle scale e il secondo, proseguendo verso la piazza, tramite delle rampe affiancate a delle ulteriori scale in pietra. Arrivati nell‘area del parco, posta ad un dislivello di 2,20 mt (nel punto medio) ci si trova davanti ad un suolo in parte pavimentato e in parte terreno, adagiato su di esso è presente una griglia strutturale costituita da mattoni su cui sono stati fissati dei profili in ferro con sezione 6×6 cm. Nella parte posteriore del giardino vi è lo scheletro di quello che rimane del precedente palco, costituito da blocchi di lapillo sovrapposti su cui sono fissati dei profili in ferro con sezione 6×6 cm.
Il tutto, sia la griglia strutturale che il palco, è quasi completamente avvolto da vegetazione incolta. L’area oggetto del DIP è dotata di balaustre in legno deteriorate e con parti mancanti in alcuni tratti ed è circondata da muri di contenimento in pietra. Attraverso il primo accesso si può arrivare ad un viale che si affaccia direttamente sul parco. Inoltre, nell’area sud del giardino è presente una rampa di scale che collega il parco con entrambi gli accessi. Nell’area alle spalle della villa si trova il sepolcro di Luchino Visconti e sua sorella Uberta Visconti, le due lapidi, che versano in condizioni decadenti, sono difficilmente raggiungibili a causa del percorso diroccato e della scarsa segnaletica per indicare la posizione esatta».
Quanto agli impianti elettrico, idraulico e antincendio, «sono completamente usurati e per lo più non funzionanti».
Le condizioni attuali sono la conseguenza di anni di quasi completo abbandono.
L’INTERVENTO E LE MODALITA’ DI ESECUZIONE
L’intervento da eseguire è suddiviso in cinque parti: 1. Pulitura e messa in sicurezza dei percorsi dissestati 2. Pavimentazione 3. Costruzione seduta 4. Costruzione pergole 5. Costruzione palco.
Quanto al primo punto, «L’intervento inizia con la rimessa in sesto dei sentieri (ca. 1400 mq) che si muovono all’interno del parco de La Colombaia, con lo scopo di rendere il luogo nuovamente fruibile e sicuro per i visitatori. Non è previsto nessun intervento di modifica dei percorsi ma solo un lavoro di pulitura, integrazione e consolidamento delle balaustre di legno incrociato ove necessario. Inoltre, verrà realizzato un sistema di illuminazione che parte dal cancello d’ingresso e prosegue verso la piazza fino al sepolcro del regista».
Per quanto riguarda la pavimentazione «Il nuovo rivestimento dell’anfiteatro ricalca in parte la pavimentazione dell’intervento precedente. Infatti, nel corso dei sopralluoghi è stata rilevata la presenza di una struttura in profilati metallici dalla sezione di 6×6 cm poggiata su blocchi di lapillo o mattoni il cui ripristino pone le basi per la realizzazione del nuovo progetto. Gli elementi di supporto preesistenti verranno recuperati ed integrati con nuovi così da poter costituire una maglia regolare, da circa 1×1 m, sulla quale disporre la nuova pavimentazione. Quest’ultima verrà realizzata in tavole da ponte in legno di abete 25x5x400 cm, disposte in maniera sfalsata e tinteggiata con pittura ignifuga».
Per la seduta l’intervento prevede «il disegno di una serie di panche dalla forma irregolare disposte lungo il perimetro “a mandorla” dell’area e tenendo conto delle essenze arboree che verranno conservate. Riguardo quest’ultime, due alberi di classificazione “Olea europaea” verranno espiantati e ricollocati per permettere la realizzazione delle sedute. Le panche, di dimensioni 50 cm di profondità e di 40 cm di altezza, verranno realizzate in legno multistrato resistente all’acqua con spessore 1,8 cm e verranno tinteggiate di bianco con pittura ignifuga. Inoltre, alla base delle panche ci sarà un sistema di illuminazione di tipologia strip LED che correrà lungo tutto il perimetro per illuminare l’area dell’anfiteatro».
Per favorire l’ombreggiamento dell’area «verrà creato un sistema di pergole in listelli di abete 8×8 cm, tinteggiato con pittura ignifuga bianca, che si estende lungo tutte le panche fino al palco. L’ombra viene ottenuta grazie all’utilizzo di cannucce di bambù poste sul telaio. Le pergole sono di tre tipologie: tipologia A (qtà. 30), posizionata sul lato esterno delle panche, è una pergola di forma quadrata 1×1 m montata su un cavalletto di altezza 4 m; tipologia B (qtà. 6), posizionata sul perimetro del palco, è una pergola di forma rettangolare 1×1.2 m montata su un cavalletto di altezza 5 m; tipologia C (qtà. 2) è invece un portale con pergola di forma rettangolare 1×2.2 m montata su un cavalletto di altezza 5 m».
IL NUOVO PALCO
L’intervento sarà completato dalla progettazione di un nuovo palco per spettacoli e proiezioni: «Per permettere la sua realizzazione, un albero di classificazione “Olea europaea” verrà espiantato e ricollocato e un altro della stessa tipologia, invece, verrà abbattuto in quanto presenta criticità palesi. Il palco ha una forma trapezoidale e si estende per una dimensione di circa 9×8 m. Similmente alla pavimentazione, la struttura del palco è realizzata con una serie di profili metallici poggianti su blocchi di lapillo sovrapposti che nel complesso raggiungono un’altezza di circa 1 metro. Lo scheletro in ferro verrà rivestito con le stesse tavole da ponte in legno di abete 25x5x400 cm, sempre tinteggiate con pittura ignifuga. Il perimetro del palco è circondato lateralmente da un parapetto realizzato con listelli in legno di abete 5×5 cm, tinteggiati di bianco con pittura ignifuga, che si integrano a un sistema di tre pergole (tipologia B) per ogni lato. Posteriormente, invece, ci sarà il telo per le proiezioni che sarà sostenuto da una struttura dello stesso materiale e dimensione delle pergole».
Il limite massimo di spesa per l’intervento relativo al parco ammonta a 350.000 euro a valere sui fondi della Programmazione triennale dei lavori pubblici 2024-2026 e il costo stimato per i lavori ammonta a 225.000 euro oltre Iva.