Foto di Pasquale Gargano | Dopo essere diventato cardinale il 7 dicembre, Don Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli, ha celebrato una messa di ringraziamento nel Duomo di Napoli. La chiesa era piena di fedeli, rappresentanti ecclesiali e istituzionali, che gli hanno fatto gli auguri, tra cui il Sindaco di Procida, Dino Ambrosino e il Vescovo di Ischia e Pozzuoli, Mons. Carlo Villano. Sull’altare erano presenti anche persone in difficoltà, guidate da suor Marisa Pitrella della Caritas, insieme agli operatori sociali e ai medici. Don Mimmo ha usato l’occasione per trasmettere messaggi chiari attraverso la sua omelia.
“La Chiesa è la casa di tutti” ha detto durante l’omelia. “Qualcuno mi accusa di fare politica – prosegue il Cardinale – e quando questo avviene cito sempre un maestro che ho avuto la fortuna di conoscere, Helder Camara. Lui diceva, quando do da mangiare ai poveri mi chiamano Santo, ma quando chiedo perché i poveri non hanno cibo mi chiamano comunista. Ma se noi crediamo davvero nella parola di Cristo, non possiamo accettare che ci sia un mondo dove ci sono oppressi ed oppressori. Il Vangelo è la sola arma che abbiamo ma è magma potente, perché non si piega al compromesso e con la sola forza delle beatitudini, lotta contro ogni oppressore, al fianco dei poveri e degli esclusi, senza mai smettere di credere che la pace e la giustizia sono possibili“.
Il Sindaco di Napoli invece, ha parlato di Don Mimmo Battaglia come una guida necessaria per la città: “La missione di Don Mimmo è molto importante. E’ una guida spirituale che guarda alla concretezza dell’aiuto, dei tanti bisogni inascoltati a cui dare risposte in un grande quadro di unità”
Nessun buffet e nessuno sfarzo alla fine della cerimonia, durata complessivamente oltre due ore. Don Mimmo dall’altare del Duomo racconta che ha voluto regalare a tutti dei biscotti, fatti dalla cooperativa “Dolce Mente”.