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Enrico | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 13 dicembre 2024



Erano più o meno le 7.20 del mattino di sabato 26 aprile 1994 e mi accingevo a parcheggiare l’auto nei pressi del mio ufficio, che all’epoca si trovava in Via Leonardo Mazzella. Normalmente di sabato non lavoravo, ma quella mattina la giornata incominciò insolitamente presto: ero il fondatore di Forza Italia ad Ischia e, in quanto tale, avevo la responsabilità con tanto di delega per la presentazione della prima lista elettorale azzurra alle comunali. Il candidato alla carica di Sindaco era stato designato in Gianni Buono, poi vincitore contro Luigi Osterini, ma i giochi non erano del tutto fatti. Anzi…A confermarmelo fu la prima sorpresa della giornata: Enrico Scotti. Era seduto sulla soglia del mio ufficio con lo sguardo basso, forse anche stanco più che preoccupato. Come facesse a sapere che sarei arrivato così presto, quella mattina, posso attribuirlo solo al suo intuito nettamente superiore alla media. E conoscendolo meglio in futuro, ho poi compreso che pur di affrontare il problema non si fece alcuno scrupolo di legittimare con la sua visita e la sua attesa l’autorità che un prischello politico alle prime armi come me detenesse in quel preciso momento.
Il mio “E tu che ci fai qui?” fu a dir poco spontaneo, proprio come il suo “Entriamo e parliamo, prima che sia troppo tardi. Ok?”. Chiusi la porta a chiave alle mie spalle e, una volta accomodati, mi sentii dire: “Stanno tramando alle nostre spalle, Davide. Ieri sera c’è stato un incontro: il candidato sindaco ha stretto un accordo con gli ex democristiani per ottenere il loro appoggio in cambio di cinque posti in lista con Forza Italia. Ne sai qualcosa?”. La mia sorpresa fu grande, perché fino a quel momento il diktat del coordinamento nazionale berlusconiano era stato perentorio: nessun ex amministratore nelle liste elettorali! E io l’avevo rispettato in pieno, negando fino ad allora l’ingresso in lista a molti “notabili” intenzionati a tornare in campo. Ma di questa riunione carbonara e del suo esito nottetempo io non sapevo assolutamente nulla.
“E’ tutto nelle tue mani!” -proseguì Enrico con la consueta accoratezza ma sincero come non l’ho mai più visto- “Il rientro di quelli là oggi sarebbe l’inizio della fine, renderebbe inutile tutto quello che stiamo provando a fare”. Impiegai poco a rassicurarlo che non sarebbe accaduto. Più tardi, con la lista ormai chiusa, l’andirivieni degli esclusi e dei loro portavoce più o meno illustri fu continuo e con tanto di minacce, ma io non mollai. Ed Enrico me ne ha sempre attribuito il merito, salvo, secondo il più classico dei corsi e ricorsi storici, trovarmelo contro nel 2002 allorquando scelsi Peppino Brandi come candidato Sindaco vincente e accolsi in Forza Italia i vari Giovanni Sorrentino, Paolo Ferrandino e compagni in quella lista da 2323 voti, senza cedere agli aut-aut degli ex liberali e lasciandoli fuori dalla lista.Vero, Enrico?

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