mercoledì, Dicembre 18, 2024

Ischia, ordinanza per lo specchio acqueo occupato abusivamente

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Una concessionaria a San Pietro si è “allargata”. La Guardia di Finanza aveva accertato l’illecito e provveduto al sequestro. I corpi morti non sono stati rimossi ed è stato intimato il ripristino dello stato dei luoghi. Scattano anche le sanzioni

La titolare di una concessione demaniale marittima a San Pietro si è “allargata” occupando senza titolo un ulteriore specchio acqueo di circa 10.000 metri quadri, sequestrato dalla Guardia di Finanza. Ora, dopo la comunicazione al Comune d’Ischia, è arrivata l’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi, con relative sanzioni.

Nel provvedimento adottato la responsabile del Servizio 10 S.U.A.P – Demanio dott.ssa Paola Mazzella riferisce che la signora è titolare di concessione demaniale rilasciata nel 2008 e poi prorogata, relativa appunto allo specchio acqueo alla località San Pietro.

Sta di fatto che il 13 agosto scorso il comandante della Compagnia di Ischia della Guardia di Finanza capitano Giovanni Maria De Giorgio aveva comunicato «di aver eseguito un controllo in materia di demanio marittimo presso lo specchio acqueo antistante la spiaggia di San Pietro in concessione alla ditta, e di aver constatato che la stessa occupava abusivamente uno specchio acqueo di circa 10.000 mq e di aver conseguentemente proceduto a porre sotto sequestro l’area occupata abusivamente».

Il 19 novembre il comandante De Giorgio ha informato il Comune «di aver disposto ulteriore accertamento e sopralluogo al fine di verificare se l’area occupata abusivamente (specchio acqueo antistante la spiaggia di San Pietro) risultasse sgombera da natanti /imbarcazioni da diporto ivi ormeggiati, nonché se si fosse provveduto alla rimozione dei corpi morti dal fondale marino interessato». Le verifiche hanno accertato che i corpi morti su cui erano collocati i gavitelli non sono stati rimossi.

Richiamando il Codice della Navigazione, la responsabile del Demanio ha dunque adottato l’ordinanza per la rimessa in pristino dell’area. Ma non è finita. Il provvedimento evidenzia che «l’occupazione del demanio marittimo dalla data del 30.07.2024 fino alla data di ripresa in consegna dell’area da parte del Comune di Ischia risulta sine titulo e, conseguentemente soggetta al pagamento degli indennizzi stabiliti», che prevedono una maggiorazione di quello che sarebbe stato il canone fino al 200%. Ed infatti con successivo atto si procederà «al recupero delle somme dovute a titolo di indennità per abusiva occupazione fino alla data dell’effettivo rilascio dell’area occupata sine titulo con rimessa in pristino a regola d’arte».

L’ordinanza intima alla concessionaria «di provvedere a propria cura e spese nel pristino stato l’area di cui in premessa e a riconsegnare la predetta al Comune di Ischia entro 30 giorni dalla data della presente ai sensi dell’art 31 del Regolamento del Codice della Navigazione alla rimozione dei corpi morti nell’area abusivamente occupata».

L’ottemperanza ovviamente è subordinata «all’ottenimento dall’Autorità giudiziaria dell’autorizzazione alla rimozione dei corpi morti dall’area oggetto di sequestro». Il Comune si riserva «l’adozione di ogni ulteriore provvedimento sanzionatorio previsto per legge». In caso di mancata esecuzione entro il termine di 30 giorni, si provvederà d’ufficio in danno.

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