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Napoli da primato? | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 21 dicembre 2024



Mentre si avvicina ben prima del previsto il rientro di Kvaratskelia, già tornato in gruppo, il Napoli di Antonio Conte si accinge ad affrontare oggi l’ultima gara prima di Natale con la prima vera emergenza della stagione. L’infortunio occorso a Buongiorno nel corso dell’allenamento di lunedì, che lo terrà lontano dai terreni di gioco almeno fino a febbraio, oltre a sancire la necessità indifferibile di sensibili ritocchi di mercato già a gennaio e non solo per il reparto difensivo, porterà ad una scelta importante sotto l’aspetto squisitamente tattico. Non a caso, non si tratterà solo di decidere chi impiegare al posto del granitico centrale ex granata, ma principalmente se restare con un modulo a quattro dietro oppure tornare a giocare al vecchio amore “a tre” del mister azzurro. Pur volendo essere tutti più buoni, visto il periodo festivo in corso, non si può che rabbrividire al pensiero di vedere nuovamente Juan Jesus in campo da titolare. E di certo non è troppo confortante pensar bene di Rafa Marin centrale dal primo minuti insieme a Rrahmani. Ma si sa, questo è il materiale attualmente disponibile!
La posta in palio è molto alta e va ben oltre la conservazione del primato come attuale miglior difesa della stagione condiviso con la Fiorentina di Palladino: bisogna assolutamente tenere il passo della capolista Atalanta che sembra non perdere un colpo con le sue dieci vittorie consecutive. E come se non bastasse, se la stessa viola e la Lazio hanno perso terreno nell’ultima di campionato, l’Inter dopo il sonoro 0-6 inflitto ai biancoazzurri in quel dell’Olimpico resta alle nostre calcagna ad un solo punto di distacco. E quale occasione migliore nell’affrontare, una dopo l’altra, due squadre come Genoa e Venezia, che per quanto talvolta imprevedibili (vedi il pari acciuffato con un rigore in extremis dalla Juventus contro i lagunari domenica scorsa) non potrebbero e non dovrebbero rappresentare un ostacolo al cammino di una squadra da primato.
Ma il dilemma, forse, è proprio questo: quanto il Napoli sia realmente una squadra da primato.
Sapevamo tutti perfettamente che il gioco essenziale ed utilitaristico di Conte, a volte pronto a sfociare nel solido ma rinunciatario andante, non mette quasi mai il tifoso nelle condizioni di divertirsi, anzi, lo costringe spesso a soffrire pur vincendo altrettanto frequentemente. Il calcio-champagne visto con Sarri e il bel gioco nell’anno dello scudetto con Spalletti non appartengono certo al tecnico salentino, che sovente si accontenta di adottare il criterio smithiano del massimo risultato con il minimo sforzo. E fin quando gli va bene, nulla quæstio! Ma quando poi succede il tonfo casalingo contro l’Atalanta e il doppio “paliatone” contro la Lazio, qualcosa comincia inevitabilmente a scricchiolare, a cominciare dalla pazienza e dalla fiducia dei tifosi.
Oggi, intanto, vedremo cosa succederà!#FNS

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