venerdì, Gennaio 10, 2025

Procida, il pulmino per persone con disabilità è stato rimesso a posto

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Ass. Lucia Mameli: “È sempre difficile discutere di "fragilità" soprattutto con chi poco conosce, poco sa oppure inventa, dimentica o finge di non sapere”

Il problema della mobilità, in particolare per quanto riguarda il trasporto delle persone con disabilità, rappresenta da sempre un tema centrale e delicato nelle discussioni a livello procidano. Questa questione non si limita a un problema logistico o tecnico, ma coinvolge direttamente il rispetto dei diritti fondamentali, tra cui il diritto alla mobilità, sancito dalla Costituzione Italiana e da normative internazionali come la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

La mobilità, infatti, è un elemento essenziale per garantire pari opportunità e inclusione sociale. Per una persona con disabilità, poter accedere a un servizio di trasporto adeguato significa non solo spostarsi fisicamente da un luogo all’altro, ma anche partecipare attivamente alla vita della comunità: recarsi al lavoro, frequentare la scuola, accedere ai servizi sanitari o culturali, mantenere relazioni sociali. La mancanza di un sistema di trasporto accessibile non solo limita queste possibilità, ma contribuisce ad aumentare l’isolamento e la marginalizzazione sociale.

In molti contesti, il pulmino dedicato al trasporto delle persone con disabilità diventa l’unico strumento che permette di superare le barriere fisiche e organizzative che il territorio può presentare. Tuttavia, la gestione di questo servizio si scontra spesso con difficoltà economiche e organizzative. Le amministrazioni comunali, che sono generalmente responsabili di garantire questo tipo di servizio, devono fare i conti con bilanci sempre più limitati e con la necessità di distribuire risorse su molteplici settori, tutti ugualmente importanti.

Nonostante queste difficoltà, è evidente come molti Comuni abbiano cercato, nel tempo, di porre particolare attenzione a questa problematica, riconoscendo il valore fondamentale del diritto alla mobilità. In molti casi, la priorità è stata quella di trovare soluzioni che, pur con risorse ridotte, potessero garantire un minimo di supporto alle persone con disabilità. Questo impegno testimonia una consapevolezza crescente dell’importanza di considerare la mobilità come un diritto irrinunciabile, che non può essere subordinato a vincoli finanziari o burocratici.

Tuttavia, la questione non può essere affrontata solo come un problema emergenziale. È necessario che il trasporto accessibile venga integrato in una visione più ampia di mobilità inclusiva, che tenga conto delle diverse esigenze della cittadinanza e che punti a superare le disuguaglianze. La mobilità non è un lusso, ma una condizione imprescindibile per la piena partecipazione alla vita sociale, e deve essere garantita a tutti, senza esclusioni.

Ieri in un post l’assessore Lucia Mameli ha rappresentato il lavoro di questi anni:

“È sempre difficile discutere di “fragilità” soprattutto con chi poco conosce, poco sa oppure inventa, dimentica o finge di non sapere. C’ è una storia che mi preme raccontare e risale al 2017 quando una nostra piccola cittadina veniva accompagnata a scuola dal suo papà, con i propri mezzi, perché non c’ era sull’isola un mezzo trasporto per lei. Nonostante le difficoltà dell’ente comunale  –  in quegli anni in predissesto – però abbiamo attivato il trasporto con un pulmino a noleggio.  Lo abbiamo fatto con impegno e dedizione alla causa, consapevoli di ciò che significa “essere fragili” ed aver bisogno di aiuto e supporto.

Sempre nel 2017 la città metropolitana di Napoli ci ha concesso un pulmino in comodato d’uso gratuito e lo abbiamo da subito dedicato al trasporto delle persone “fragili”. Il tutto ci è stato reso possibile grazie a un gruppo di volontarie e volontari che ogni giorno, in questi ultimi 7 anni , hanno dedicato il loro tempo affinché sull’isola  ci fosse un servizio efficiente e puntuale, essendo di supporto a tantissime richieste ,  garantendo alla comunità un servizio ad alto valore sociale ed umano.

E quando il pulmino si è guastato? La storia lo dimostra chiaramente, senza menzogne o meschinità: abbiamo chiesto aiuto alla società Eav che ci ha prontamente supportato. Non cadiamo nella meschina trappola di chi ci vorrebbe far apparire disinteressati e poco sensibili alla problematica, non abbiamo bisogno di miracoli, collette o magie per riportare il pulmino sulle nostre strade, le “stupidaggini” le restituisco a chi non ricorda il passato, oppure fa finta di dimenticare.

Voglio solo ringraziare donne e uomini che ci danno una mano con le “persone fragili”, affinché possano andare al centro di fisioterapia,  al cinema, agli spettacoli teatrali, alle feste scolastiche, in strutture esterne all’isola, giovani infortunati, a scuola e tanto altro. Perché ogni volontaria e volontari   è una luce che illumina il cammino degli altri. Ringrazio il consigliere e amico Carmine Sabia per la preziosa collaborazione”.

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