Con molti ritardi e con molte difficoltà, la mensa per il comune e l’ora di educazione alimentare per la scuola (lo stratagemma che cambia le carte in tavola e che, di fatto, dovrebbe rendere obbligatorio un servizio che non lo è per la norma e che non lo era all’inizio dell’anno) dovrebbe prendere il via quest’oggi, come annunciato dalla responsabile comunale Schioppa.
Ma i genitori di Forio sono sul piede di guerra. Le “minacce”, usiamo un termine un po’ spinto, della dirigenza iniziano a farsi pressanti e più di un genitore inizia a mostrare segni di intemperanza. Il più grave dei tanti che abbiamo ascoltato e che le mamme ci hanno raccontato e la minaccia che arriva dalla scuola circa l’allertamento degli assistenti sociali se il bambino non partecipa al mensa comunale e, ovviamente, non partecipa all’interesse commerciale di chi, legittimamente per carità, ha partecipato ad un bando pubblico con il Comune di Forio.
La preside, infatti, avrebbe più volte risposto proprio in questo modo a quelle mamme che hanno protestato sia contro il caro prezzo del servizio sia contro l’obbligo imposto in queste ore (lo ricordiamo, solo sabato 11 gennaio, la preside ha convocato un consiglio di istituto per urgenze e necessità al fine di cambiare le regole del gioco). In pratica, stando al racconto dei genitori, se il bambino non mangia alla mensa e se i genitori non si iscrivono sulla piattaforma dedicata, la scuola allerta i servizi sociali per indicare la colpa dei genitori di non aver provveduto al cibo per i propri figli.
Una vera e propria condizione inaccettabile che più di uno al Balsofiore è pronto a non rispettare e a reagire con veemenza. Tanto è vero che questa mattina, alle 12.00 ci dovrebbe essere una manifestazione di protesta contro la mensa e, in particolare, contro la preside. I genitori sarebbero pronti a prelevare i propri figli in massa pur di non accettare il “ricatto” della scuola e la forzatura di cambiare la mensa da volontaria come era ad inizio ad anno in obbligatoria come lo è diventata lo scorso 11 gennaio, l’altro ieri.
La minaccia dell’attivazione dei servizi sociali non piace ai genitori e, di certo, non è una cosa accettabile considerando il modus operandi di chi pensa che la scuola sia una cosa propria e non, invece, una istituzione al servizio della comunità che la partecipa.
Inoltre, stando a quanto comunicato dalla Preside, ci piace immaginare la scena del dopo pasto quando tutti i bambini dovranno recarsi in bagno per lavarsi i dentini con tanto di spazzolino e di dentifricio. Quanto tempo ci vorrà? Quanti bagni ci vorranno? Chi laverà i lavabo deve i ragazzino di prima ha appena sputato il proprio dentifricio prima che arrivi l’altro? Questa è una delle domande alle quali vorremmo sapere come questa scuola pensa di pratica l’ora di educazione alimentare. Ci sembra tanto la scena rivista e non corretta delle evoluzioni annunciate lo scorso anno alle Scuole medie e poi miseramente fallite.
QUALCUNO HA GIA’ DENUNCIATO TUTTO ALL’ASL
Secondo quanto si racconta all’esterno del Balsofiore sembra che la ditta sia andata in difficoltà con l’assunzione di personale specifico che permetta lo scodellamento della mensa nelle singole classi al singolo alunno. E, stando sempre al racconto che fanno a Forio, sembra che alcune mamme si siano dichiarate disponibili a svolgere questo servizio. Un particolare, però, non è sfuggito ai tanti genitori di Forio 1, gente che nella propria vita si trova spesso ad avere a che fare con ASL e controlli vari.
Qualcuno si è chiesto, e facciamo nostro l’interrogativo, ma queste maestranze hanno tutti i titoli per poter maneggiare i cibi? Hanno tutte le certificazioni necessarie per scodellare? Domande. Semplici che domande che rivolgiamo alla sempre attenta ASL.
Così come ci chiediamo se anche il centro cottura sia corrisposto di tutti i requisiti di legge. Anche in questo caso, conoscendo la recente storia dei singoli, più di qualche dubbio ci è venuto in mente. Staremo a vedere cosa accadrà. Oggi e non solo oggi…