giovedì, Gennaio 30, 2025

Ischia si stringe all’Ucraina: una catena umana per la libertà e la pace

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Domenica 19 gennaio 2025, subito dopo la messa presso la Basilica di Portosalvo a Ischia Porto, la comunità ucraina dell’isola ha dato vita alla “Catena dell’Unità”. L’iniziativa, carica di significato, ha voluto rappresentare l’indissolubile legame del popolo ucraino, la sua unità territoriale, culturale, etica e politica. Un richiamo diretto all’atto firmato nel 1918 per l’unificazione di tutte le terre ucraine in un unico Stato.L’evento assume un valore ancora più profondo nel contesto attuale, mentre l’Ucraina entra nel terzo anno della brutale invasione russa e della sua eroica resistenza.

Con questo gesto, la comunità ha ribadito le aspirazioni di Kyiv: libertà, democrazia e pace, gli stessi principi su cui si fondano gli Stati europei e che oggi vengono dati per scontati da chi vive al sicuro, protetto dall’ombrello atlantico e occidentale. “Al sicuro nelle nostre tiepide case”, come ricordava Primo Levi nel suo capolavoro Se questo è un uomo.

Per il popolo ucraino, invece, ogni giorno è una battaglia, sia al fronte sia nelle città e nei villaggi sottoposti a costanti bombardamenti. Dopo tre anni di guerra, la lotta per la democrazia continua, con un costo altissimo. La catena umana realizzata a Ischia non è stata solo un atto di solidarietà, ma anche un momento di riflessione sull’Ucraina, sull’Europa e sul futuro del mondo.

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