Il dramma demolizioni non trova soluzione e dunque Rosa Iacono rivolge un nuovo, accorato appello al presidente del Consiglio Giorgia Meloni affinché blocchi le ruspe che stanno per abbattere anche l’abitazione dove dimora una bimba gravemente disabile. La lettera aperta, indirizzata per conoscenza anche al Presidente della Repubblica, al presidente della Regione Campania, al prefetto di Napoli, ai sindaci dell’isola d’Ischia, al Commissariato Polizia di Stato, al Comando Carabinieri, al Comando Guardia di Finanza, al Comando Circomare e al Vescovo di Ischia, ha come sempre ad oggetto: «Fermare gli abbattimenti per l’abusivismo di necessità».
Scrive la presidente dell’Associazione Disabili e della Croce Rosa Ischia Soccorso: «Gentile presidente Meloni, ti chiedo scusa se ancora una volta ti distolgo dati tuoi grandi impegni ed oneri, essere stata invitata alla cerimonia di insediamento del presidente Trump è stato un grande onore per te ma anche per tutti noi facendoci sentire orgogliosi di essere italiani.
Sono Rosa Iacono e torno a scriverti del problema degli abbattimenti per abusivismo di necessità che, in questo momento, incombe su tante famiglie dell’isola d’Ischia, bisognose di un tuo aiuto, con vecchi e bambini tra cui anche disabili gravi. Si parla di quasi 500 abitazioni a rischio abbattimento.
Come già ti ho scritto, la casa è un diritto di tutti i cittadini e a ciò ci dovrebbe pensare per prima lo Stato. Certamente la colpa di questa delicata problematica non è del tuo governo, ma di tutti i governi precedenti che non hanno avuto la capacità di difendere i diritti soprattutto dei più deboli, che non avevano né la forza né i mezzi per dare un tetto alle proprie famiglie.
Ora sembra che i comuni della Campania, compresi quelli isolani, abbiano firmato un accordo con la Regione Campania che dovrebbe finanziare l’operazione di abbattimento visto che i Comuni non ne avrebbero i fondi. Non capisco perché i sindaci non si sono assunte le proprie responsabilità, difendendo i propri cittadini, soprattutto la povera gente, provvedendo a mettere al sicuro queste famiglie anziché far correre loro il rischio di trovarsi, da un momento all’altro, in mezzo alla strada.
GLI ERRORI COMMESSI
Indubbiamente, in questa vicenda sono stati commessi degli errori da parte di tutti: da parte dei Governi precedenti che non hanno vigilato sull’operato dei Comuni; da parte delle Prefetture che non hanno commissariato gli amministratori non all’altezza del ruolo; da parte delle Amministrazioni Comunali che non hanno adottato né i Piani Regolatori Generali né quelli Particolareggiati che avrebbero messo in grado le famiglie di costruirsi la loro casa e che, forse, per non inimicarsi i propri elettori, credendo di fare loro un favore, non hanno esaminato le varie pratiche di condono facendo precipitare il tutto alla attuale situazione resasi ormai difficile e cancrenosa; ma anche da parte di noi cittadini che abbiamo sbagliato a votare, mandando al potere, nei posti di comando, dei veri e propri incapaci di risolvere i bisogni primari delle persone. A questo punto, però, bisogna trovare delle soluzioni che servano a salvaguardare tutto e tutti. Per prima cosa, FERMARE LE RUSPE.
Prossimamente si dovrebbe abbattere un’abitazione nella quale abita una bambina disabile. Io sarò lì, in prima fila, ad oppormi, nella mia qualità di presidente dell’Associazione Disabili Ischia, dovranno passare sul mio corpo!
Cara Giorgia, sono stata rimproverata da più persone che hanno lamentato il fatto che ti ho dato del tu chiamandoti con il tuo nome e non quello di presidente, ma io non conosco tante formalità e sono portata a parlare più con il cuore e non con il codice in mano, perciò ti invito a non trascurare questa “patata bollente”.
Con fiducia, con rispetto e con ansia, aspetto una tua risposta puntuale e precisa così come hai brillantemente avviato a soluzione tante problematiche tra cui quella non facile di Caivano nella nostra regione.
Che il Signore ti protegga sempre e ti illumini».