venerdì, Gennaio 31, 2025

Procida, mensa scolastica nel caos: pasti scarsi e poco graditi, genitori in rivolta. Oggi incontro al comune

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Leo Pugliese | Pasti monotoni, bambini affamati e genitori esasperati. È questa l’immagine della mensa scolastica dell’Istituto Comprensivo Capraro, diventata negli ultimi giorni il centro di una protesta sempre più accesa. A denunciare la situazione sono le famiglie, che lamentano da tempo una qualità inadeguata del servizio mensa, con porzioni troppo ridotte, piatti poco appetitosi e un menù che non soddisfa le esigenze nutrizionali dei bambini.

La situazione, già critica, è degenerata ieri mattina, quando un gruppo di genitori ha deciso di ritirare i propri figli dalla mensa e portarli a mangiare a casa o all’aperto. Un gesto di protesta forte e simbolico, che testimonia il livello di esasperazione raggiunto dalla comunità scolastica. «Non possiamo più tollerare questa situazione – dichiarano alcuni genitori – I nostri figli tornano a casa affamati, e questo non può essere accettabile in una scuola».

Le principali lamentele, raccolte nel corso delle ultime settimane, riguardano la qualità e la quantità dei pasti serviti. Secondo i genitori, le porzioni fornite sono troppo ridotte per soddisfare l’appetito dei bambini, che spesso tornano a casa lamentandosi della fame. Inoltre, viene criticata la monotonia del menù, che propone pietanze ripetitive e, a detta dei piccoli e delle loro famiglie, poco gradite.
«Mio figlio si rifiuta di mangiare perché dice che il cibo è insapore e sempre uguale», racconta una madre preoccupata. Un’altra aggiunge: «Non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità. Non ci sentiamo tranquilli sapendo che i nostri figli non ricevono un pasto adeguato durante le ore di scuola».

Di fronte alla crescente insoddisfazione e alle proteste delle famiglie, la scuola ha deciso di intervenire. Dopo aver ascoltato le segnalazioni dei genitori e raccolto le osservazioni dei docenti della commissione mensa, è stato richiesto un incontro urgente con il sindaco di Procida, il responsabile della nutrizione dell’ASL e i rappresentanti della ditta fornitrice.

L’obiettivo è fare chiarezza su una situazione che sta rapidamente diventando insostenibile e trovare soluzioni immediate per garantire un servizio mensa all’altezza delle aspettative. La scuola, infatti, sottolinea quanto sia importante fornire ai bambini pasti adeguati sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, anche per garantire il giusto apporto energetico necessario per affrontare le attività scolastiche.
Nel frattempo, il clima tra i genitori resta teso. Molti di loro si sentono abbandonati e lamentano una mancanza di attenzione nei confronti delle esigenze dei bambini. «Siamo costretti a ritirare i nostri figli dalla mensa e a farli mangiare a casa, ma non tutti possono permetterselo – spiega una mamma – Ci sono famiglie che lavorano e non hanno questa possibilità. È una situazione ingiusta che penalizza i più piccoli».
L’incontro con le istituzioni rappresenterà un momento cruciale per capire se e come verranno accolte le richieste avanzate dalla comunità scolastica. Tuttavia, i genitori sembrano disposti a portare avanti la protesta fino a quando non verranno adottate misure concrete. Tra le proposte avanzate, c’è anche quella di monitorare attentamente il servizio mensa attraverso ispezioni periodiche, per garantire che i pasti rispettino gli standard previsti.

La vicenda della mensa scolastica di Procida non è un caso isolato. Situazioni simili si registrano in altre scuole italiane, dove il servizio mensa è spesso motivo di polemiche e scontento. Le famiglie chiedono maggiore trasparenza, un controllo più rigoroso sulla qualità dei pasti e, soprattutto, un’attenzione reale alle esigenze dei bambini.

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