Le scelte che Giuliano Antonicelli prenderà in queste ore scriveranno il destino dell’Ischia Calcio. Certo, sarà poi il campo a dare l’ultima parola con un verdetto inappellabile, ma dopo le dimissioni di Simone Corino, il lavoro del nuovo direttore sportivo diventa il più delicato.
Le dimissioni di Corino e la ricerca del nuovo allenatore
“Ho fatto di tutto per trattenerlo, ma le dimissioni di Mister Simone Corino sono state irrevocabili. Non ha voluto neanche traghettare la squadra fino alla gara di domenica contro il Matera perché non se l’è sentita. Ora stiamo lavorando per individuare il nuovo allenatore e, mentre parliamo, sono in partenza per Napoli per alcuni appuntamenti.”
Al momento la squadra è affidata a Mister Alberga, ma sull’isola si parla molto del possibile ruolo di Mister Franco “Taratà” Impagliazzo.
“Mister Impagliazzo entrerà nell’organigramma della società. Valuteremo attentamente il suo ruolo, ma è chiaro che rappresenta una risorsa preziosa per noi. Potrà essere d’aiuto sotto diversi aspetti: tecnico, organizzativo e anche come consigliere per affrontare le varie situazioni che si presenteranno. È una bandiera storica del calcio a Ischia e per noi è sicuramente un valore aggiunto.”
L’identikit del nuovo allenatore
Su quale profilo di allenatore state lavorando?
“Lavoriamo su due profili. Da un lato, un allenatore con molta esperienza in questa categoria; dall’altro, una soluzione più giovane con meno campionati alle spalle. Sono due alternative diverse e le valuteremo attentamente sotto ogni aspetto. Abbiamo bisogno di un allenatore che sia bravo tecnicamente ma anche capace di entrare subito in sintonia con lo spogliatoio. Questa è la cosa più importante: deve conquistarsi immediatamente la fiducia dei giocatori, perché non c’è molto tempo per incidere. Nel nostro caso, probabilmente, è più importante l’aspetto mentale che quello tecnico. Certo, le competenze tattiche sono fondamentali, ma subentrare a campionato in corso è sempre una sfida difficile.”
Il commento su Ischia-Angri
Qual è il suo commento sulla gara?
“Quando non si vince, hai sempre torto. Questo è il mio commento. Servono i risultati e i gol. Non credo alle giustificazioni dopo una sconfitta, perché quello che si dice può sempre risultare poco vero. Quando non vinci, hai sbagliato. Prendiamo l’episodio di Piszczek: se la palla fosse entrata in rete, sarebbe stato il miglior attaccante della Serie D. Invece ha sbagliato e allora fioccano le critiche. Questo è il calcio: quando un attaccante segna è un bomber, quando non lo fa diventa un brocco. Lo stesso vale per Talamo: ha segnato otto gol, ma se rimane due partite senza segnare si dice che non vale nulla. Dal calcio ho imparato che esistono solo due strade: la vittoria e la sconfitta. Se vinci, sei il più bravo, se perdi non vali nulla.”
La prestazione di Mario Vrdoljak e dei nuovi arrivati
“Ho sentito dire che contro il Francavilla è stato il migliore in campo, mentre con l’Angri i commenti erano tutt’altro che positivi. Io, però, sono soddisfatto di tutti i ragazzi che ho preso. Sono contento di Colella, di Errico, ma anche di Onda e di Rizzuto. Al Mazzella ho visto Onda, un 2006 arrivato venerdì, che ha giocato con grande personalità. È riuscito a mettere diversi cross, non giudico la finalizzazione, ma valuto la prestazione. Ha dimostrato di che pasta è fatto. Nonostante dovesse marcare Giannini, uno dei giocatori più promettenti del girone, ha mostrato tutta la sua ‘cazzimma’.”
L’impatto delle dimissioni di Corino sulla squadra
“In certi momenti, un cambio di rotta può creare nuove motivazioni, e forse è proprio ciò di cui questa squadra ha bisogno. Nuovi stimoli, nuove motivazioni, un nuovo allenatore: sono tutti aspetti emotivi ed empatici che, anche nel calcio moderno, contano moltissimo. Gli stessi giocatori possono trarre sicurezze e stimoli diversi da un cambiamento come questo.”
Modulo e strategia
“Si lavora sempre sui principi, come dice il vostro Mister Serappo. Possiamo giocare con un 4-2-3-1 o un 3-5-2, ma tutto dipende dal lavoro svolto in settimana e da ciò che vogliamo mettere in atto. Non sono i giocatori a determinare il modulo, ma il modo in cui si lavora e si interpreta il gioco. Abbiamo adottato il 3-5-2 perché eravamo la terzultima difesa del campionato e dovevamo rimediare. Il primo obiettivo è smettere di prendere gol, poi pensiamo a segnarli. Se le prossime 11 partite finiscono 0-0, siamo salvi. Ora conta solo vincere, non essere belli. L’anno prossimo penseremo all’estetica.”
La scelta del nuovo allenatore e l’obiettivo salvezza
“Chiunque venga a Ischia sa che il nostro obiettivo primario è la salvezza a tutti i costi. Un direttore sportivo mette a disposizione 26 giocatori, poi è l’allenatore a decidere come schierarli in base al lavoro settimanale. Per me può giocare con qualsiasi modulo, purché ottenga i risultati. Corino ha scelto in autonomia e il prossimo mister farà lo stesso. A noi interessa solo salvarci.”
Il caso Ballirano
Proviamo a fare chiarezza sul caso Ballirano.
“Caro direttore Di Meglio, avete detto una cosa errata. Voglio chiarire che Giovanni Vito Ballirano prima di essere ceduto al Real Forio era un calciatore dell’Ischia. Una scelta assunta in pieno accordo con il Real Forio e il suo procuratore e, insieme, abbiamo deciso di farlo giocare a Forio. Non lo abbiamo cacciato, ma abbiamo scelto di dargli l’opportunità di giocare vicino casa invece di mandarlo in destinazioni più lontane. Mi piace pensare che questa collaborazione possa crescere e rappresentare un’opportunità per entrambe le società e per i ragazzi coinvolti. Abbiamo anche valutato altri profili di giocatori, ma Forio ha fatto la sua scelta. Mi dispiace sentire i tifosi dire che ‘abbiamo cacciato Ballirano’. Oggi Ballirano gioca con il Real Forio dove sta disputando un campionato di vertice e, assolutamente, ripeto noi non abbiamo cacciato nessuno”.
Migliorare la comunicazione societaria
“Ammetto che, come società, dobbiamo migliorare nella comunicazione. Ad esempio, quando abbiamo usato la formula ‘tutti convocati’ abbiamo commesso un errore, come ho detto anche a Mister Corino. Questo ci ha impedito di comunicare che avevamo sette infortunati. Non dicendolo, è normale che qualcuno si chieda perché certi giocatori non abbiano giocato, alimentando voci che non fanno bene all’ambiente.”
Novità su Padulano e Tuninetti
“Entrambi fanno parte a pieno titolo della squadra e del nostro progetto. Dovranno conquistarsi la fiducia del nuovo allenatore per essere convocati, come accade ovunque. Avevamo messo Padulano sul mercato, ma ora che il mercato è chiuso, da oggi tornerà ad allenarsi con il gruppo, così come Rodrigo Tuninetti, che ha recuperato dall’infortunio. Poi sarà il mister a decidere il loro impiego.”