A Barano si aggira un killer dei gatti, o forse più di uno. Un assassino seriale, un soggetto dalla mente malata che non esita a torturare e poi uccidere i malcapitati mici che appartengono alla colonia felina di via Nino Bixio, peraltro riconosciuta ufficialmente dal Comune. A prendersi cura dei gattini sono volontari ed è proprio da loro che è stato lanciato l’allarme per questa orribile e vergognosa strage che va avanti ormai da due anni.
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La volontaria che insieme al compagno ha adottato questi micetti, denuncia infatti che molti di essi sono spariti e alcuni sono stati ritrovati morti. Un’azione premeditata, dunque, tanto più che la nostra interlocutrice riferisce di aver anche trovato più volte del veleno. «Alcuni gatti li teniamo a casa – prosegue – perché abbandonati da piccoli. Ce li siamo tenuti e cresciuti proprio come figli». E qui arriva l’episodio più crudo e drammatico. «Uno di questi gattini, “Briciolo”, era stato preso di mira già da tempo per sopprimerlo, perché molte volte era tornato mostrando i segni di percosse. Era l’unico che usciva per i bisogni e nella notte tra il 23 e il 24 gennaio è stato martoriato e ucciso».
A conferma del preciso disegno criminale che muove il misterioso killer, la volontaria riferisce che l’uccisione è avvenuta in un punto ben preciso e studiato, dove le telecamere dei sistemi di videosorveglianza non avrebbero potuto riprendere l’accaduto e consentire di identificare il responsabile.
«Briciolo era un figlio per me, come lo sono tutti i gatti – prosegue disperata la nostra interlocutrice -. Non dormo più e piango sempre, tanto che mi sono dovuta far prescrivere dei farmaci. Mi sento morire. Non è giusto tutto questo e chiedo giustizia. Voglio che i killer dei gatti paghino per queste azioni orribili. Briciolo è stato ucciso in modo crudele e senza pietà».
L’episodio è stato denunciato e il povero gatto sottoposto dai veterinari ad autopsia forense che chiarirà ulteriori aspetti delle sevizie a cui è stato sottoposto. Al momento però già non ci sono dubbi sul fatto che sia stato vittima di una mano assassina. E l’uccisione di animali, come è noto, è un reato penale, punibile con la reclusione da quattro mesi a due anni. Resta solo da assicurare alla giustizia i responsabili e si spera che questo possa avvenire al più presto.
I volontari non si arrendono e anche i cittadini baranesi dovrebbero mobilitarsi per dare una mano a scoprire chi sta decimando la colonia felina di via Nino Bixio, perché azioni così crudeli gettano discredito sulla intera comunità.
Che dire. A questo misero e ignobile essere schifoso augurargli una fine piena di metastasi a lui e famiglia. Infame è bello prendersela con chi non si può difendere. Figlio di grande
puttana.